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PAST


15/09/19
H. 17:51

...« Ander come stai? » disse entrando nella mia camera, « Com'è stato il weekend? Vi siete divertiti? Raccontami » continuò stringendomi a se, « Calma, calma Mamma! » le dissi cercando di divincolarmi dal suo abbraccio, «Siamo stati molto bene e ci siamo divertiti, ora sono un pochino stanco e... abbastanza pensieroso » le risposi, si allontanò leggermente per prendere il mio viso fra le sue mani in modo da stabilire un contatto visivo, «Cos'hai Ander? Che succede? » sussurrò accennando un piccolo sorriso, « Ho paura Mamma! ».
« Ho paura di non riuscire ad adattarmi, ho paura di perdere i miei amici...» continuai iniziando ad abbassare lo sguardo, « Ander guardami! Non perderai nulla di quello che hai già perché se mai dovesse succedere una cosa del genere significa che non ti apparteneva del tutto » disse alzandomi di nuovo la testa, « Non devi aver paura di nulla, stai crescendo e queste esperienze ti cambieranno, ti formeranno e ti faranno diventare l'uomo che per quanto mi riguarda sei sempre stato sin da piccolo » continuò abbracciandomi forte a se iniziando ad accarezzarmi i capelli, « Adesso cerca di riposarti nel frattempo che preparo la cena, ti voglio bene non lo dimenticare mai!» disse poco prima di alzarsi ed avviarsi verso il salone chiudendo la porta della mia stanza alle sue spalle.
" Devo farcela, riuscirò ad adattarmi, conoscere nuove persone e mantenere ottimi i rapporti con i miei attuali amici, devo farlo per me stesso e per mia madre, devo ripagarla per tutti i sacrifici che ha fatto.", iniziai a ripetermi nella testa.

Provai a seguire il consiglio di mia madre sdraiandomi sul letto infilando la testa sotto al cuscino per evitare che entrasse qualche spicchio di luce, dopo qualche minuto iniziai a muovermi smanioso nel letto sia per il caldo afoso che c'era quella giornata che per le paranoie che continuavano a tormentarmi, mi alzai di scatto e presi un foglio dal quaderno che era sulla scrivania, avevo bisogno di sfogarmi così iniziai a scrivere una lettera per mia madre.



H. 18:25


"Cara mamma,
Ti sto scrivendo questa lettera perché molto spesso non ho la forza di dirti le cose, per paura di un tuo possibile pianto, o risata.
Ringrazio di aver te come madre, che ci sei sempre con il tuo sorriso anche quando non c'è nulla per cui sorridere, che ci sei sempre per tutti e mai abbastanza per te stessa.
Perché nonostante tutto, ringrazio di aver avuto sempre te al mio fianco nonostante i nostri litigi e le incomprensioni.
Perché non puoi capire quanto io ti voglia bene e quanto tu sia necessaria per me, sempre.
Mi hai sempre insegnato la fiducia nel genere umano e la forza di rialzarsi sempre, anche se io cerco di non crollare più, e non mi fido più facilmente , i tuoi insegnamenti me li porto tatuati dentro.
Tu non lo sai mamma, ma in realtà io sorrido per non piangere.
Ogni notte rivivo quasi gli stessi incubi, gli stessi traumi, come dei flashback.
Ma almeno provo a passare una giornata in tranquillità, senza pensare che la notte quei mostri dell'armadio, o sotto il letto potrebbero venire a trovarmi, l'importante è questo no? Provarci, non costa nulla.
Ti invidio tanto sai?
Io non sarei mai riuscito a passare quello che hai vissuto, tu hai combattuto, hai rischiato di perdere la guerra ma alla fine l'hai vinta, io avrei mollato alla prima pugnalata, al primo pianto, al primo pensiero di non svegliarmi la mattina.
Sai mamma, mi manca davvero tanto l'aria di Natale, di quando mi bastava avere i regali sotto l'albero e tu accanto a me per essere felice.
Sai mi piacerebbe troppo tornare a quando per calmare i miei demoni mi bastava dormire nel lettone con te, perché il buio inizia a fare più paura di prima, e il silenzio è troppo rumoroso.
Ti voglio bene Mamma. "



Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2020 ⏰

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