VIII

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PAST



09/07/19
h. 11.00

«Mamma, sono arrivato» urlai appena entrato in casa, non udii alcuna risposta e cominciai a cercarla per le stanze, il suono di una canzone richiamò la mia attenzione, era in bagno.
«Mamma sono a casa, ti aspetto in camera mia» dissi bussando alla porta, «Okay Ander ho quasi finito, avevo bisogno di fare una doccia » mi rispose dall'altra parte.
Mi avviai verso la mia camera, mi lanciai sul letto e con un piede riuscii ad accostare la porta.
"Chissà se mi chiamerà la ragazza di poco fa, spero che abbia trovato il mio numero", chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi.
Sulla strada del ritorno controllai il cellulare e notai che Omàr aveva ignorato il mio messaggio di risposta, "Sicuramente immagina che sto scherzando, ma non ho voglia di uscire questa sera", sentii aprire la porta ed un volto familiare entrare, era mia madre.
Mi alzai e ci stringemmo forte, " Mamma un pochino meno, sono cresciuto e voglio mantenere un pochino di virilità", «Mi sei mancato moltissimo Ander» mi disse mentre iniziava ad accarezzarmi il viso ed i capelli, « Mi sei mancata anche tu mamma», rimanemmo abbracciati per qualche minuto, dopodiché mi stampò un bacio sulla guancia ed uscì dalla mia camera.
Non avevo un grande dialogo con mia madre per una questione di carattere, ero riservato, ma sapevo che nel momento del bisogno ci sarebbe stata.
Corsi davanti allo specchio per controllare com'erano messi i capelli, " non si toglierà mai questo vizio di toccarmi i capelli", cominciai a riordinarli con le mani quando un suono proveniente dal letto mi fece sobbalzare, era il cellulare.
Scattai immediatamente in direzione del letto per vedere chi fosse, " spero sia lei, speriamo sia lei" nel frattempo presi il cellulare ed incrociando le dita di una mano controllai chi mi stava cercando.


From: Numero Sconosciuto
" Ei ciao! Sono Lucrezia la ragazza del Bar"
" Ho trovato il tuo numero su un bigliettino"


Rimasi qualche secondo a rileggere i messaggi per cercare la risposta più adatta ma un dubbio continuava a torturarmi, " Ma avrà capito chi sono? Oppure pensa che sia stato qualcun'altro? Sai che figuraccia se non immagina che sia io ", così decisi di risponderle in modo informale.



To: Numero Sconosciuto
" Ei ciao, una piccola domanda, ma hai capito chi sono?"


La sua risposta non tardò ad arrivare proprio mentre stavo tentando di salvare il suo numero.



From: Lucrezia
" Non sono mica stupida, l'ho capito che sei Ander"


Sbarrai gli occhi e il cuore cominciò a battere più velocemente, si ricordava di me.
" Oddio come le rispondo ora per non sembrare un ragazzino?", passò qualche minuto e non riuscivo a trovare una risposta adatta così decisi di buttarmi, mal che vada avrebbe declinato il mio invito.


To: Lucrezia
"Devo reputarmi fortunato che ti ricordi il mio nome? Pensavo te lo fossi già dimenticato, comunque perdona la mia sfacciataggine ma avrei piacere di mangiare qualcosa insieme questa sera."



Inviai senza pensare troppo altrimenti avrei modificato altre mille volte il messaggio, " e se non volesse uscire con me?, perché le ho inviato quel messaggio".
Rimasi seduto sul letto a controllare i minuti che scorrevano sul cellulare in attesa della sua risposta che tardava ad arrivare, " l'ho spaventata lo sapevo, dovevo chiedere ad Omàr prima di inviare il messaggio perché lui è l'esperto in donne, io quello in materie scolastiche", proprio mentre mi stavo per rassegnare si accese lo schermo del cellulare, era la sua risposta.

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