5. Debolezza

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17 febbraio 2015

"..I medici mi hanno confermato che ho la malattia che ha portato via la mamma 10 anni fa.
Che senso ha andare avanti adesso?
Vorrei solo morire, non voglio andare avanti.
Ho bisogno di essere salvato. "

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Una debolezza di Seokjin era quella di essere considerato un debole agli occhi degli altri per colpa della sua condizione. Odiava sentire il bisogno di essere aiutato e per questo cercava di combattere da solo. Non ne voleva sapere di condividere con altri il suo dolore, sapeva che avrebbe influenzato l'umore e la vita delle persone vicino a lui, soprattutto della sua famiglia.
Sapeva quali erano i suoi limiti, per questo non lasciva che nessuno si avvicinasse troppo a lui, non poteva sopportarlo.


Erano gli ultimi giorni di ottobre e l'aria era fredda ma il cielo era limpido e il sole picchiava forte, quella era una giornata come un'altra.
Seokjin scriveva sul diario rosa pastello cercando di tanto in tanto di riscaldarsi le mani congelate nelle tasche della giacca.
Come ormai spesso accadeva Namjoon lo raggiunse e si mise a sedere in silenzio a leggere un libro al suo fianco.
Il loro rapporto in quel mese di conoscenza era diventato molto più stretto che due semplici sconosciuti. Non facevano altro che ridere e divertirsi con piccole cose, Seokjin se ne usciva sempre con le sue solite battute e Namjoon gli faceva leggere i testi che scriveva e il più grande lo incoraggiava, sempre. Non si esprimeva molto ed era timido, ma le sue parole sincere andavano sempre dritte al cuore di Namjoon.

"Conosci un certo Hoseok?" La conversazione che aveva avuto con Hoseok e Yoongi ronzava ancora nella sua testa da giorni, era sempre ad un passo dall'iniziare quella conversazione con il ragazzo, ma si bloccava immediatamente.
Incontrava Seokjin quasi tutti i giorni al parco, si sedevano insieme e affrontavano anche conversazioni profonde.
Entrambi si erano incontrati cercando si scappare dalle sofferenze che li legava alla loro vita e in quei momenti in cui stavano insieme sembrava di essere in un altro mondo, anche se per poco.
Ma Namjoon si rese conto di non conoscere davvero Seokjin, era molto più del suo viso carino e delle battute divertenti.
Sapeva che quello poteva essere un argomento delicato, anche perché non aveva mai accennato a parlare della sua malattia, ma Namjoon voleva davvero sapere di più su di lui e finalmente quel giorno trovò il coraggio di parlare.
"Perché me lo chiedi?"
Chiese Seokjin non staccando gli occhi dal diario in cui stava scrivendo.
"È un mio amico e mi ha parlato di te."
"Di me?" questa volta il più grande staccò completamente l'attenzione da quello che stava facendo e si voltò verso Namjoon.
Ci fu silenzio e il freddo penetrò nelle ossa, o forse era solo l'espressione di Seokjin.
Il tono piatto lo fece sembrare un'altra persona, quasi distaccato.
Namjoon percepì che forse c'era qualcosa che non andava, la conversazione prese una piega che non si aspettava.
Seokjin sapeva chi era Hoseok, lo conisceva bene e capì subito perchè Namjoon gli fece quella domanda. Aveva il dubbio di sapere di cosa avessero parlato, e presto quel dubbio si trasformò in realtà.
"S-si ma mi ha parlato di te e anche di... quello."
Namjoon balbettò, non più sicuro se continuare o meno a parlare.
Non aveva bisogno di specificare cosa intendesse, Seokjin lo capì subito ma era calmo, non inveì o si arrabbiò e questo fece preoccupare ulteriolmente Namjoon. Aveva paura di aver ferito l'altro toccando un punto debole, non voleva dare l'impressione di immischiarsi o di voler invadere il suo spazio personale, e probabilmente il suo stato d'animo gli si leggeva in faccia perché Seokjin lo capì.
"Non guardarmi così, non sono arrabbiato." rise, ma non convinse del tutto l'altro.
"Solo- il sorriso scomparì del tutto dal viso -smettila di ficcare il naso in cose che non ti riguardano." continuò
Non era intenzione di Namjoon spaventarlo o altro, ma probabilmente aveva pensato male.
"Mi spiace, speravo solo di, sai, conoscerti un po' di più? Mi sono reso conto di non sapere molto su di te."
Seokjin si allontanò bruscamente quando vide che l'altro cercò di avvicinarsi.
"Te l'ho già detto, smettila di avvicinarti." troncò rabbioso.

Quel Giorno Di Settembre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora