Capitolo 1 - Mi chiamo Lewis

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Pensavo di avere una vita normale, quasi noiosa per un teenager ma a quanto pare mi sbagliavo. Tutto è iniziato quella mattina d' estate.

Ero uscito con la mia migliore amica, Emma, e stavamo facendo un giro, come nostro solito. Emma aveva la mia stessa età e ci conosciamo da quando ne ho memoria. Le nostre mamme erano amiche e così ci ritrovavano spesso a giocare insieme. Era mia amica e nient'altro però non potevo fare a meno di notare quanto fosse diventata bella negli ultimi anni. Era alta 1,70 cm circa. Aveva i capelli marroni, e gli occhi di un bellissimo verde che mi ricordava sempre le giornate passate insieme al mare. Amava l'arte e molto spesso mi portava a vedere le mostre dei suoi artisti preferiti, questo nonostante io gli dicessi che per me lei era molto più brava di tutti loro messi insieme.
- Ti va di andare a vedere quella mostra nel weekend?- disse lei, indicando un volantino con l'invito all'evento
- No, guarda. Sono stra impegnato, lo sai che quest'inverno devo fare l'ammissione per la Julliard...- risposi io
- Ahhh, ti distruggi a studiare così tanto.
- Lo so, ma è il mio sogno Em...
- Va bene, va bene, però oggi non pensare alla musica e pensiamo a divertirci, okay?
Andammo a sederci nel nostro ormai abituale bar e lei andò a ordinare il solito, cappuccino per me e milkshake per lei. Era tutta la mattina che mi sentivo un pò strano, ma non ci avevo fatto caso, ora però avevo capito il perché. Mi stavo sentendo osservato e, guardandomi attorno, vidi una signora sulla sessantina. Ora voi starete pensando che sono strano a sentirmi intimorito da un'anziana, ma il modo in cui mi stava studiando mi metteva in disagio. Stavo aspettando impazientemente Emma che tornasse per parlargli dei miei dubbi quando vidi l'anziana avvicinarsi. Indossava una camicetta a maniche corte a fiori e ora che si avvicinava, e potevo vederle la faccia, mi resi conto che aveva qualcosa di strano, da lontano mi sembrava di età avanzata, ma più si avvicinava più appariva bella e giovane. Quando mi fu davanti sembrava avere massimo qualche anno in più di me
- Tu dovresti essere Lewis, giusto?- disse lei con voce calda
- Ehm, si... ci conosciamo?- chiesi io, iniziando a notare qualcosa di strano... aveva dei piedi strani e più li guardavo più mi sembravano non essere piedi, ma quasi i terminali delle code dei serpenti...
- No, sciocchino- rispose lei ridendo... anzi sibilando. Sempre più atterrito, iniziai a guardare in giro senza farmi notare. Non c'era nessuno escluso Emma e il barista che comunque non mi avrebbero visto da dentro il bar. L'unica arma che avevo a mia disposizione era il telefono, ma non penso potesse essemi utile in quella situazione. Con tutto il mio coraggio gli feci la fatidica domanda - Allora perché sei qui?- chiesi, con voce tremante.
- Ma per ucciderti, ovviamente - e si buttò su di me cercando di mordermi. Fortunatamente ebbi i riflessi pronti e la scaravantai con le gambe dall'altra parte della strada. Proprio in quel momento uscì Emma che guardò prima me e poi la donna-serpente. Dal suo sguardò capì che stava vedendo ciò che stavo vedendo io. I vestiti della ex-anziana si erano strappati e al posto delle gambe c'erano due code di serpente attaccate al busto di una donna.
Quello che successe dopo me lo ricordo malapena. Con uno scatto la donna-serpente attaccò Emma. Io mi lanciai con tutte le mie forze nel cercare di difenderla ma era troppo lontana e fu lì che urlai. Fu come se una raffica di vento spinse via la donna-serpente che caddè a terra tappandosi le orecchie con le mani. Emma con una rapidità da fare invidia prese un pezzo di ferro lì a terra e trafisse la donna. Al posto del sangue iniziò a scorrere icore dorato (come avevo visto nei film).
Il barista, probabilmente allarmato dal mio urlo, uscì in quel momento, guardò la donna-serpente e poi me con fare interrogativo. Rimase un po in silenzio guardando me e poi Emma
Fu li che disse ciò che cambiò il resto della mia vita
- Ti sei cacciato in un mucchio di guai...- e poi disse una parola che non capì bene -...semidio.
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Questo è il primo libro in assoluto che scrivo quindi suggerimenti e critiche sono ben accetti. Spero vi piaccia perchè ho delle bellissime idee per il continuo. Aspetto vostre recensioni

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