Capitolo quattordici

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ELEONORE

(PICCOLO RECAP visto che non pubblico da 45 anni un capitolo su Eleonore: lei è al lago con i gemelli, a cena è arrivata una circolare del preside che comunica la scomparsa di Julian. Eleonore si spaventa e ripensa alla morte del fratello, poi va in camera sua e si c****** sotto perché sente rumori molesti/sospetti in corridoio, ma poi, come se non bastasse, le arriva un bel messaggino mentre è già in para per possibili ladri/serial killer in corridoio! Buona lettura e bisous❤️)

Julian Denwood scomparso? Questa foto di Amelia Gray suggerisce ben altro...

Oltre alla frase, mi era arrivato anche un ingrandimento della fotografia che, qualche giorno prima, l'intera popolazione della Heinville High aveva ricevuto.

Se avevo sempre creduto che quell'immagine ritraesse la bionda macchiarsi il vestito con un drink, a quel punto cominciai a sospettare che la Gray avesse fatto del male a Julian.

Tutto taceva, sia nel corridoio sia nella mia camera. L'unico suono udibile era il battito del mio cuore che riempiva, con voraci tonfi irregolari, quell'insopportabile silenzio.

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Quella stessa notte non dormii. Percepii un senso d'oppressione crescermi dentro e sfogarsi nel mio stomaco il quale, dal canto suo, aveva come sole armi di ribellione nausea e vomito, e le sfruttò al massimo.

All'alba della domenica mattina, non avendo chiuso occhio tutta la notte, decisi di farmi una doccia per cercare di lavar via la disperazione dal mio corpo, sperando che potesse scivolarmi sulla pelle in tante gocce d'acqua. Tra un bagnoschiuma al lime e alcuni trattamenti per i capelli, sempre rigorosamente al lime, il tempo sotto quel getto caldo trascorse abbastanza in fretta: l'unico modo che conoscevo per affrontare lo stress era prendermi cura di me stessa. Se in quel momento fossi stata a casa non avrei esitato a immergermi nella vasca da bagno con un buon calice di vino, ma purtroppo al lago avevamo solo la doccia; mi sarei dovuta accontentare, sperando che essa fosse sufficiente a farmi rilassare e pensare con la mente più lucida.

Con l'accappatoio addosso, e un asciugamano arrotolato intorno ai capelli, misi sottosopra tutti i cassetti del mobiletto del bagno, in un immancabile legno pregiato come l'intero mobilio della casa, cercando disperatamente una maschera per il viso. Alla fine la mia caccia portò i tanto attesi frutti: stringevo tra le mani una Bioxidea mirale 24,  da me soprannominata "Cinquantanove dollari di cotone e bellezza". Era proprio quello che mi ci voleva per affrontare il fiume in piena di tragedie che si stava abbattendo su di me, perché, come ripeteva sempre quell'arpia di mia madre: "Se investi oggi sul tuo corpo, non avrai bisogno del botulino domani". Data la quantità industriale di rughe che lo stress causa, quel suo mantra calzava a pennello in quella situazione.

Procedevo a rilento, osservavo la figura riflessa sulla specchio del bagno muoversi come se in essa non vi fosse nulla di me; ero un osservatore esterno, di fatto completamente estraneo al corpo che stavo fissando da ormai qualche decina di minuti. Ero l'ologramma di me stessa.

Ero passata alla fase successiva: ogni volta in cui affrontavo stress o traumi cercavo di prendermi cura di me per rilassarmi, ma poi percepivo che quel calderone di emozioni che prima ribolliva nel mio petto da quel momento in poi mi era alieno, non più mio; benvenuta Eleonore stronza e apatica.

Lo straniamento e l'apatia che provavo in quei momenti erano di durata variabile e dipendente dall'intensità del trauma che li aveva causati: Julian era un buon motivo perché mi sentissi così molto a lungo.

Il duro battere di nocche contro il legno mi destò da quel flusso di pensieri, facendomi riprendere coscienza del mio corpo: "Occupato" proferii con tono piatto.

"Tutto bene?" Era mio fratello ovviamente, chi si sarebbe preoccupato della mia salute altrimenti, di sicuro non mia sorella, troppo egocentrica per prestare attenzione ad altri.

"Sì Elio, non preoccuparti" risposi a voce abbastanza alta perché mio fratello mi sentisse al di là della porta.

"Sei sicura?" Aggiunse dopo un attimo di silenzio, e il suo tono mi parve più teso che apprensivo.

"Sì, non fare il paranoico per favore" sbottai a quel punto perché si levasse velocemente dai piedi.

"Volevo solo esserne sicuro: è da ieri sera che sei strana... Dall'avviso del preside" sussurrò impercettibilmente, come indeciso se richiamare alla mia mente quel momento che avevo tanto cercato di scacciare nelle ultime ore.

Una manciata di parole e tutti i tentativi di relax della nottata finirono nel cesso. Insomma: Stress 1, Bioxidea 0.

Quella domanda, però, mi mise sulla difensiva; ero stata molto attenta a fingere che la notizia della scomparsa di Julian non mi avesse minimamente scalfita. A quel punto, dunque, vi erano due sole ragioni possibili a giustificare la domanda di Elio: o ero una pessima attrice oppure il mio amato gemello ne sapeva qualcosa.

Personalmente, ma non per vantarmi, avrei potuto avere la carriera spianata come nuova Elizabeth Taylor, per cui non restava che la seconda opzione. Tuttavia, tutti quegli strani sms che ricevevo da anonimi su Julian e Amelia non potevano aver nulla a che fare con Elio: erano impregnati di una cattiveria che non gli apparteneva.

"Intendi quella su Denwood?" Risposi impugnando il pomello della porta con forza, scaricandovi tutto il nervosismo che non doveva per alcun motivo sgusciare dalle mie labbra.

"Sì, esatto" E si schiarì la voce con un finto colpo di tosse.

A quel punto aprii la porta, decisa a fissarlo negli occhi per cogliere qualsiasi emozione trapelasse dal suo sguardo.

"Non lo conosco nemmeno, perché mai dovrebbe interessarmi se va in giro per i boschi?" E inchiodai le sue pupille.

Lui rimase qualche attimo con le labbra schiuse, come spiazzato dall'eccessiva decisione, poi, irrigidendosi e rendendo il suo sguardo un'impervia fenditura, contrattaccò: "Eppure la scorsa settimana l'ho visto scavalcare la recinzione di casa nostra."

Dritto al punto. Scacco alla regina.

Heyyyy ce l'ho fatta! Sì lo so incredibile eh. Le cose si complicano a casa Lilbloom...

Cosa c'entra Elio secondo voi? Fatemelo sapere nei commenti, cerco di pubblicare il prossimo capitolo al più presto, promesso!💛🌼

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