CAPITOLO 1

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Mi svegliai accaldata dalla notte appena trascorsa, mi alzai e aprii la finestra. La prima aurora d'estate stava sorgendo, baciando i campi coltivati di granturco che, come oro, ondeggiavano leggere nella brezza marina, mentre l'acqua del mare splendeva, come un'infinità di zaffiri blu.
I profumi degli aranceti e dei limoni si disperdevano nell'aria, così come quello delle piante aromatiche e delle rose.

Chiusi gli occhi beandomi dell'aria fresca che sfiorava la mia pelle e respirai a pieni polmoni godendomi quell'attimo di pace, quando la voce di mia madre ruppe la mia bolla di tranquillità
-Mirea!!! Mirea!!! Ti devi alzare..tardi è!!- andai a guardai il piccolo orologio che tenevo sul comodino e sorrisi scuotendo la testa
-..le 07:00..tardi è..- ripetei, imitando il tono di mia madre; riluttante abbassai le spalline della camicia da notte bianca che indossavo, facendola scorrere sul corpo, e dopo aver versato l'acqua nel lavabo, mi lavai.

Indossai un vestito azzurro lungo sotto il ginocchio, a manica corta, con una lieve scollatura a "V" e delle scarpe nere da bambola. Sistemai i capelli in una lunga treccia laterale e dopo aver preso il cestino, scesi giù in cucina
-Finalmente!! Ti devo chiamare quattro volte per farti svegliare?-
-Mà..ora qua sono..calmati!-
-Calmati?! Ma così si risponde a tua madre?!- intervenne mio padre dandomi uno scappellotto sulla testa
-Ma non è una brutta parola.. è moderno!-
-Moderno..moderno..mio padre a cinghiate mi avrebbe presa se gli avessi risposto accussì..- ribatté mia madre sbraitando; alzai gli occhi al cielo e dopo aver preso una mela, salutai ed uscii.

Girai l'angolo e attraversai la strada principale: arrivata alla piazza due mani mi coprirono gli occhi
-Chi sono?!- sbuffai
-Anna..-
-Ma come fai ogni volta a capirlo?!- sorrisi intenerita dal suo broncio
-Perchè solo tu fai ancora i giochi dei picciriddi..ahahah..-sbuffo incrociando le braccia al petto
-Si si..picciriddi..- si voltò e sospirò sognante
-..ma con lui farei di tutto..altro che giochi dei picciriddi!!-
-Ma di chi parli?!-
-Come chi?! Jeon Jungkook..il ragazzo più bello di Mascalucia!! Che corpo..che occhi ..che labbra...e...che mani!!! Maria Santissima!!-
-Ma va..e che sarà mai..- Anna mi guardò
-Guardalo allora.. è lì..al bar...- mi voltai e sentii il cuore balzarmi in gola.
Il corpo e le spalle larghe evidenziate da una camicia con le maniche arrotolate a 3/4; la vita stretta, le cosce possenti e il fondoschiena sodo, fasciati da un pantalone nero, che calzava aderente; lunghi capelli neri corvino, ricadevano leggeri coprendo a tratti due occhi color pece profondi e ammalianti, incastonati su un viso dolce, dalla pelle candida ma dalla mascella prominente e mascolina, il tutto accompagnato da un sorriso luminoso ed accattivante che mi fece sciogliere all'istante

... prendimi..sono tua!

Scossi la testa a quel pensiero peccaminoso e rimasi a contemplarlo: era come un diamante splendente; brillava sotto il sole caldo e mi resi conto di non aver mai visto nella mia vita niente di così bello.
I nostri occhi si incrociarono e un fremito percorse il mio corpo; il suo sguardo bruciava la mia pelle e quando cercai di deglutire, sul suo viso si formò un ghigno soddisfatto

...madonna mia...

Zittii la vocina nella mia testa e con un poco delicato, afferrai Anna per un braccio e la trascinai via
-Mirea..ma che fai ah?!-
-Amunì..tardi è!!-
-Ma male mi fai..-
-Muoviti!!-.

La giornata a lezione di cucito passò e il tramonto iniziò a dipingere il cielo di un rosso-corallo brillante.
Per tutta la giornata pensai a lui e tutto il mio corpo reagì procurandomi dei brividi costanti e un calore inspiegabile
-BASTA! Devo smetterla!!-.

Appena uscimmo salutai Anna e suo padre e mi incamminai per tornare a casa; arrivai al vicolo dietro casa mia, quando una sagoma nera si fermò poco distante
-Ciao!- inarcai un sopracciglio e con sangue freddo risposi
-Chi sei?!-
-Sei molto più bella da vicino..-
-Non parlo con quelli che non conosco!- fece qualche passo verso di me permettendo alla luce del lampione di illuminarlo e feci un passo indietro
-Hai paura di me?!-
-I-io...cosa..cosa vuoi da me?!- sorrise
-Ti ho vista questa mattina in piazza...-
-Ci passo per andare a scuola!-
-Si lo so...ho visto che mi guardavi..-
-Bé...io...- balbettavi; iniziò ad avanzare ed io ad indietreggiare, quando poggiai la schiena sul muto
-Perchè fai così?! Non voglio farti del male..-
-Tutti lo sanno chi è Jeon Jungkook e cosa vuole se ti mette gli occhi addosso..-
-Lo dici come se avessi costretto quelle ragazze a venire a letto con me..- azzerò i pochi centimetri che ci separavano, poggiando le mani al lato della mia testa e guardandomi negli occhi
-...sono loro che vogliono me..- la sua voce era calda, profonda ed eccitante; le sue labbra si poggiarono sul collo salendo verso l'orecchio e chiusi gli occhi beandomi di quel contatto.
Il suo corpo aderì al mio schiacciandomi al muro, mentre la sua lingua leccava lentamente il lobo dell'orecchio; sentivo la sua mano scorrere lenta dal basso verso l'alto, insinuandosi sotto il vestito, mentre la sua virilità si strusciava prepotente sulla mia intimità.
Il respiro divenne affannato e un gemito poco casto uscì dalle mie labbra
-Mi piaci quando sei così mansueta...-
Jungkook spinse i fianchi verso i miei e gemetti aggrappandomi alla sua camicia
-Andiamo da me?!- la sua voce resa roca dall'eccitazione vibrò sulla mia pelle e lo guardai
-.. be'..direi..- alzai la mano e gli diedi uno schiaffo
-Da nessuna parte!!!- mi guardò e sorrise malizioso
-Sapevo che con te non sarebbe stato facile..se mi avessi detto sì mi avresti deluso!-
-Come ti permetti..-
-Su non fare così..sei più bella quando sorridi e canti guardandoti allo specchio...- sgranai gli occhi
-Tu..tu come...- si avvicinò di nuovo a me
-Io ti ho sempre guardata...-
-Mi spii?? Cosa sei un pervertito?!-
-Ahahah..stai tranquilla! Non ho bisogno di spiarti per guardare un bel paio di cosce..- si leccò le labbra
-..anche se le tue sono così invitanti..- arrossii vistosamente e mi allontanai decisa
-...ti avevo detto che non avrei mai dimenticato i tuoi occhi...- lo guardai accigliata e iniziai a camminare
-Ci vediamo un giro dolcezza...- corsi lasciandomi alle spalle la sua risata ed entrai in casa; corsi in camera mia e con una mano sul petto scivolai sulla porta e chiusi gli occhi.
Stavo fremendo; avevo il cuore a mille e il respiro affannato.
Inspirai profondamente e il profumo di Jungkook mi storditi; era dolce ma allo stesso tempo sensuale, un misto di vaniglia e legno di sandalo con una nota di salsedine e mare in tempesta; tirai le gambe al petto e poggiai la fronte su di esse
-...non puoi piacermi...non puoi..-.





ARMYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY 😍😍😍 ECCOMI CON VOI PER QUESTA NUOVA AVVENTURA!!
È UNA STORIA HA CUI TENGO MOLTO QUINDI SPERO VI PIACCIA E VI APPASSIONI!!
PUBBLICHERÒ IN CAPITOLO OGNI 3-4 GIORNI COSICCHÉ IO ABBIA IL TEMPO DI CORREGGERE!

LASCIATEMI UNA STELLINA 🌟

A PRESTO!!
I PURPLE YOUUUUUUU 💜💜💜💜💜
-V 🌺

RICORDO DI TE [J.JK.] [COMPLETA]- Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora