RICORDO DI TE [J.JK.] [COMPLETA]- Wattys 2021

CAPITOLO 17

Mirea Pov.:
Era arrivato.
Il giorno del matrimonio era sorto ed io non chiudevo occhio da settimane ormai.

Casa mia si era riempita di parenti vicini e lontani e di cugine che non avevo mai frequentato né visto prima.
Erano tutti entusiasti di questo matrimonio e mia madre aveva passato la sera precedente a rivedere ogni minimo dettaglio con le mie zie.
Tutti erano rimasti senza parole alla notizia, che si propagò per tutto il paese: mia madre si era data molto da fare per spargere la voce del mio matrimonio con il figlio di una delle famiglie "per bene" del paese e ovviamente non mancarono i pettegolezzi e le malelingue.
Molti iniziarono a dire che i miei genitori erano diventati poveri in canna e perciò mi avevano "venduta"; altri dicevano che mi ero inguagliata, che avevo fatto la frittata e che questo era un matrimonio riparatore. Ma quelle che preferivo, venivano direttamente dalle figlie delle presunte amiche di mia madre che, per invidia, dicevano che Andrea era stato "deviato", che gli avevo fatto qualche sortilegio e che era costretto.

Aprii gli occhi e rimasi sdraiata, mentre i raggi del sole filtravano timidi dalle persiane.
Stavo lì, ferma, ormai inerme; la mia mente era vuota, il mio corpo stanco e rifiutava qualsiasi movimento.

Iniziai a pensare a tutto quello che mi era capitato nei mesi passati: l'incontro con Jungkook, le nostre passeggiate, i pomeriggi insieme, i nostri momenti di carnale intimità, la sua passione, i suoi baci, le parole dette, sussurrate all'apice del piacere e poi come tutto ciò fosse crollato come un castello di sabbia, come io ero crollata e come ormai non avevo più nulla che mi aiutasse a risollevarmi e andare avanti.

Mi alzai e guardai l'orologio da polso

Le 06:00...

Come un'automa andai al lavabo e mi lavai la faccia; mi lavai alla bene e meglio e indossai la vestaglia.
Scesi in cucina e trovai tutti in preda ai preparativi: chi cucinava, chi sistemava i confetti, chi i dolci del rinfresco e chi si acconciava i capelli e si truccava
-Buongiorno..- dissi atona
-Gioia mia! La sposa si è svegliata!!- urlò mia madre con un gran sorriso
-Veni Ca' bedda ra zia..mangia qualche cosa! Sei tutta sciupata!- venni fatta sedere a tavola, che venne riempita di qualsiasi tipo di piatto; guardai quelle pietanze squisite, che un tempo avrei divorato, ma lo stomaco si chiuse e mi sforzai di sorridere
-Ehm..no..grazie lo stesso zia..non voglio appesantirmi!-
-Ehm voi ragazze moderne..che cercate di mantenere la linea..io, la mattina del mio matrimonio, mi mangiai due porzioni di pasta cu sucu e milinciani..per il troppo nervoso! Ahahah...- risi leggermente e mi alzai
- Dove vai?!- mi chiese mia madre
-Vado a fare un bagno..ho bisogno di rilassarmi! Perché devo chiedere il permesso a qualcuno?!- ribattei sarcastica
-Va bene..ma non stare tanto! Noi ti aspettiamo in chiesa.. papà ti verrà a prendere alle 10:00.. Rosalia verrà dopo ad aiutarti con l'abito..- rispose
-Ciao..- salii di sopra, riempii la tinozza, tolsi i vestiti e mi immersi, beandomi del silenzio che regnava in casa.

Uscii dalla tinozza e mi avvolsi in un panno di lino, quando dalla specchio vidi una figura dietro di me e mi voltai
-Chi c'è?? Chi sei??- la figura uscì dall'ombra e si palesò
-Tranquilla..non voglio farti del male!-
-Chi-chi sei?!-
-Mi chiamo Clarissa..sono..-
-Sei la sorella di Namjoon.. l'amico di Jungkook!- mi guardò sorpresa e sorrise
-Mio fratello ti ha parlato di me...- disse dolcemente
-Si...ma..ma come mai sei arrivata qui?! È.. è successo qualcosa?!-
-Mirea ho poco tempo, perciò ti prego ascoltami! La tua amica Anna e Caterina hanno sentito, qualche giorno fa, Gennaro, uno degli uomini di Jungkook, raccontare ad Andrea che i ragazzi avevano un piano per fargliela pagare e salvarti! Solo che..Andrea non ha perso tempo ed è andato alla villa in campagna ad uccidere Jungkook! Lì ha attaccati sparando come un pazzo! Gli altri sono salvi,sono riusciti a scappare, ma di Jungkook non c'è più traccia...lo stanno cercando da due giorni..- sentii il mondo crollarmi addosso.
Il cuore smise di battere e il respiro si bloccò