6- Decisione

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Guardai a terra, sul mio volto calò uno sguardo spento, dovevo entrare o no ? Dina continuò a fissarmi e a tenermi la mano sulla spalla. Mi voltai verso di lei e la guardai, feci un piccolo accenno di si con la testa e poi mi voltai verso casa sua.
Ero davanti alla sua porta, dietro c'erano piante ormai morte per il freddo e la neve, una staccionata, tutto era sempre stato tenuto bene, beh è da Joel.
-Andiamo..
Disse Dina, come a intendermi di muovermi ad entrare.
Misi la mano sulla maniglia, la stessa mano con cui aprii la porta che mi ha rivelato il peggio dell'essere umano, mi venne a mente Joel, chiusi gli occhi e scossi leggermente la testa. Un'altra mano, quella di Dina, si appoggiò sulla mia e, aprii gli occhi. Non disse nulla, abbassò la maniglia con la mia mano e la sua; una volta aperta, avanti, vidi il corridoio con le varie stanze. A sinistra il salone, dove sul divano c'era Jesse che pensava con le mani, si teneva la testa a sua volta sulle ginocchia. Appena sentì la porta aprirsi, scattò in piedi, io e Dina entrammo e lui si piantò davanti a noi sorpreso.
-Ellie... Dina...
-Jesse..
-Che ci fate qui ?
Domandò
-Secondo te..
Rispose Dina acida, aveva ragione, era una domanda stupida quella che ha fatto, che idiota.
-Ah... si scusatemi. È in camera sua..
Disse Jesse guardandomi per poi girarsi verso la stanza, come a indicarla con lo sguardo, per poi guardare a terra.
-Ok. Grazie.
Risposi io a sua volta fredda.
-Se vuoi vengo con te...
Disse Dina un po' preoccupata.
-No tranquilla. Ce la faccio.
-Okay...
Iniziai a dirigermi verso la sua stanza, Avevo lasciato Dina e Jesse soli, anche questa volta non mi importava se rimanevano soli. Non sarei riuscita ad arrabbiarmi, per tutto il dolore che ho dentro.
Ero lì davanti alla sua porta socchiusa, feci un respiro profondo e poi bussai, per poi aprire leggermente la porta. Era steso nel suo letto, fasciato, immobile. Volevo tornare indietro ma, Joel, si voltò verso di me. Rimasi immobile per qualche secondo per poi avanzare un'altro po'.
-Ellie...
Disse super sorpreso.
-Hey... come stai ?
Disse entrando e, dopo aver chiuso la porta, mi sedetti vicino.
-Ellie... tutto.. ok
Sorrise e continuava a guardarmi.
Non risposi, mi sedetti vicino e lo guardai e lui guardava me.
-Pensavo... non venissi...
-Già... anche io.
Dissi ammettendo. E guardando la coperta.
D'un tratto cercò di alzarsi dal letto. Scattai in piedi per fermarlo.
-Che fai ?! Resta steso ! Sei pieno di ferite !
Gli ordinai.
-Hahahaha.... lo so.
Si distese.
-Senti... pensavo che tu fossi morto.. Pensavo che non ti avrei mai più parlato... pensavo... non lo so più.. io sono confusa, non capisco più nulla...
-Calmati.
Mi prese la mano.
-Io sono ancora qui. Ci sarò sempre.
-... stavi per morie cazzo !
Mi arrivarono gli occhi lucidi.
-lo so.. pensavo saresti morta anche tu... non riuscivo ad alzarmi, sentivo tutto male, vedevo offuscato. Non capivo nulla ma... ti vedevo e ti sentivo... io sono ancora qui.
-Joel... cazzo, non gli permetterò di farla franca.
Dissi alzandomi e abbracciandolo, non troppo forte. Mi cadde qualche lacrima.
-Ellie.. non farlo. Io ci sono ancora. Lascia che mi riprenda... andremo assieme..
-No... voglio ucciderli io. Uno a uno.
Dissi guardandolo poi.
Mi asciugò la lacrima che mi cadeva sulla guancia.
-Non farlo...
Rimasi a guardare la coperta. Poi guardai lui, e mi diressi verso la porta.
-Ellie!
Mi girai, Joel si stava sedendo a letto.
-Ti ho detto che devi stenderti..
Dissi subito.
-Promettimi che non ti caccerai in qualche guaio....
Si sedette a letto.
-Non posso prometterlo.
Sorrise, io feci altrettanto e uscii dalla stanza, chiudendo la porta. Il cuore mi si era fermato, stava bene, era vivo... ero più tranquilla ma, se sono tranquilla.. perché mi sedetti davanti alla sua porta, con gli occhi lucidi...
-Ellie!
Disse Dina venendo verso di me. Mi voltai e la guardai, mi tirai su e andai verso di lei.
-Ellie...
Disse Jesse molto preoccupato.
-Sto bene.
-Forza, vieni, siediti..
Disse Jesse andando verso il divano.
-No... voglio andare a casa di Tommy, voglio vedere come sta.
-Ma non è meglio se torni a casa... ?
Domandò Dina.
-No no. Ci vado dopo. Ora vado. Ci vediamo, ah... grazie Dina.
Dissi prima di uscire dalla porta.
-Ellie...
Sussurrò Dina, guardandomi andare via.
-Andrà tutto bene vedrai..
Disse Jesse avvicinandosi a lei e toccandogli la spalla.
-Lasciami...
-Possiamo... parlare ..?
Gli domandò.
-No. Non abbiamo più nulla di cui parlare noi. Ora devo andare. Devo trovare Mel e Owen. Ci vediamo.
-Va bene...
Io nel frattempo mi misi alla ricerca di Lev. Dopo aver visto Joel, avevo le idee più chiare, stavo meglio. Si, avevo mentito a Dina che sarei andata da Tommy. Sicuramente era nelle stesse condizioni di Joel, non mi andava di andare a trovarlo, ciò che mi premeva di più, era scovare quei maledetti. Yara mi aveva detto che Lev sapeva varie cose riguardo essi. Così mi misi a cercarlo.
-Dove vai ?
Una voce familiare, che non sopportavo, era Abby. Era dietro di me. Mi voltai.
-Non sono affari tuoi Abby.
Gli risposi incazzata.
-Va bene, non mi importa, non mi è mai importato di te, volevo solo dirti di non prendere decisioni affrettate..
-E a te che ti importa ? Io decido quello che voglio.
-Ellie.
Disse avvicinandosi.
-Non devi andare a cercarlo.
-Cercare chi ?
-Isaac.
Quel nome mi rimbombò in testa.
-Non so chi sia.
Risposi indifferente.
-So che lo sai! Non andare a cercarlo !
-Ma che ne sai tu ora di ciò che devo fare!
-Io lo so!....
-Cosa sai !? Eh !?
Attaccai.
-...
-Che eri dei lupi? Sei anche tu nel suo mirino eh ? L'hai tradito ?!
-Questi non sono affari tuoi Ellie ! Zitta non urlarlo.
-E perché !?
Abby mi prese da un braccio e mi sussurrò.
-Quell'uomo è un uomo malvagio, ha ucciso la popolazione di Yara e Lev, io li ho salvati e lui mi odia per questo. Non devi assolutamente stargli dietro. Hai capito?!
Mi disse con decisione e, con tono molto serio.
-Ho capito. Sai dov'è Lev?
-pff.. che cosa vuoi da Lev ?
-Ancora con queste domande ?!
-È da Yara. A casa loro, è quella lì in fondo.
Me la indicò.
Mi voltai e con la mano gli feci cenno di saluto.
-Che ragazzina...
Mi diressi verso casa di Yara e Lev. Non era molto grande, più piccola della mia se non voglio esagerare. Arrivai davanti alla loro porta e bussai.
-Chi è?
-Non lo so, vado a vedere.
Da dentro si sentivano le voci dei due. La porta si aprì, era Yara.
-Ellie..! Che sorpresa.
-Ciao Yara. C'è Lev?
Domandai sbirciando dentro.
-Chi mi cerca ?
Rispose il ragazzino sbucando da dietro il muro.
-Hey Lev. Ho bisogno che mi dica tutto ciò che sai riguardo i lupi e soprattutto su Isaac.
Dissi decisa. Mi guardò con aria tipo da sfida. Yara era rimasta stupita.
-Forza entra..
Disse la ragazzina.
Io e Lev ci accomodammo in una stanza ancora vuota ma con alcune sedie.
-Questa sarà camera di Lev.
Disse Yara.
-Allora, cosa vuoi sapere.
Disse il ragazzino, appoggiando il suo arco a terra e sedendosi su una sedia.
-Tutto ciò che sai.
Gli risposi decisa.
-Isaac è un uomo di mezza età, ha fondato i lupi, all'inizio dell'epidemia era lui che la guidava, al tempo e tutt'ora ci sono vari conflitti, ma questo non interessa. I lupi hanno un accampamento abbastanza vasto.
-In che direzione ?
-Al nord.
Disse Yara.
-In quanti sono ?
-Parecchi. Ha molti seguaci, tutti lottano per la "pace". Ma non portano pace. Tutti sono contro di loro.
-Nello stadio !
-Cosa?
Domandai confusa.
-Sono allo stadio.
Disse Yara.
Così rimasi con Lev e Yara per avere altre informazioni riguardo i lupi. Non erano molto precise anche perché loro avevano iniziato da qualche mese ma, mi bastavano comunque. Si fece sera e decisi di andare a casa mia per risposare un po'.
-Sicura di non voler rimanere ?
Mi domandò Yara.
-Nono, è meglio se vado, anche perché dovete finire di aggiustare casa e non voglio essere di intralcio.
-Ah va bene , ci vediamo
-Si, buona notte.
Dissi chiudendomi la porta alle spalle. E, dopo essermi allontanata, mi diressi finalmente a casa mia, volevo mettere un po' a posto tutti miei pensieri. Misi le mani in tasca, alzai di più il colletto del giubbotto blu scuro che avevo, faceva abbastanza freddo, mentre camminavo scalciavo leggermente la neve. Mi mancava solo un isolato per arrivare a casa e, sarei passata davanti a casa di Jesse. Da non molto lontano, vidi uscire dalla porta Jesse e Dina.
-Ma che cos...
Dissi tra me e me. Mi diressi verso di loro a passo più accelerato.
-Hey Ellie.
Disse Jesse voltandosi verso di me.
Dina si gira sorpresa.
-Ellie. Che ci fai qui.. ?
-Stavo tornando a casa. E tu con Jesse?
Questa volta mi interessava se stessero assieme o no.
-È venuta a prendere delle su cose.
Disse Jesse subito. Fortunatamente aveva in mano una scatola che conteneva degli oggetti.
-Ah si. Grazie, non c'è bisogno che me li porti tu.
Disse Dina prendendo la scatola.
-Ah ok...
Dissi un po' confusa.
-Vengo con te.
Disse facendo un passo verso di me e sorridendomi. Io annui e feci leggermente spallucce.
-Okay.. allora.. ci vediamo domani.
Disse Jesse.
-Si, ci vediamo. Ciao ciao.
Disse Dina, mettendo il suo braccio a braccetto col mio. Con l'altro braccio teneva la scatola. Dina mi tirò via, non salutai Jesse. Ci dirigemmo verso casa senza dire una parola. Una volta arrivate ed entrate, Dina appoggiò la sua scatola all'entrata.
-Io mi vado a fare una doccia.
Gli dissi, appoggiando la giacca su una sedia.
-Okay, io ti aspetto qui.
Lasciai Dina in stanza, presi il necessario e andai in bagno. Entrai in doccia e iniziai a lavarmi.
Dina nel frattempo si mise a vedere attorno, girò per le stanza, non aveva mai avuto tempo per vedere come fosse casa mia. La mia stanza l'aveva già vista, in fondo era vicino all'entrata. La cucina non era molto ampia, ma giusta per me. Poi ha visto il mini terrazzo, dove ero stamattina. Si è saputa orientare bene da sola.
Uscii dalla doccia, presi l'asciugamano che avevo preso prima e, mi asciugai. Iniziai a vestirmi. Dopo aver finito il tutto, aprii la porta del bagno e vidi Dina che era seduta a terra che mi aspettava. Rimasi immobile.
-Che ci fai qui ?..
Gli domandai.
-Ti aspettavo.
Disse alzandosi e avvicinandosi.
-E perché mi aspettavi ?
Dissi abbassando la voce è avvicinandomi anche io.
-Non si fanno aspettare gli ospiti. Lo sai..?
Rispose. Ormai eravamo abbastanza vicine da poterci baciare.
-Perché... tu sei un ospite ?
Disse sempre a tono più basso.
-Non lo so...
Si avvicinava di più.
-Dimmelo tu...
Disse quasi sussurrando.
-No.
Iniziammo a baciarci, andammo in camera, e... sapete voi il continuo, non c'è bisogno che vi racconti tutto...
Più tardi, eravamo stese entrambe sul letto, come due pazze.
-Perché eri da Jesse..?
Dina mi guardò seria
-Sono andata a prendere quelle cose.
-Solo ?
-Certo!
Non dissi più nulla.
-Non mi credi..?
-Si che ti credo!
La guardai.
-Allora sei gelosa !!
Arrossì di botto
-Cosa !? Ma che diamine dici ?!
-Ti ho beccato Ellie Miller hahahaha !!
Scoppiammo in una lunga risata, finché l'atmosfera divenne più seria.
-Hey Ellie..
-Dimmi.
Dissi continuando a guardarla e lei guardare me.
-Com'è andata con Joel...
Domandò Dina. Una domanda molto azzardata.
All'inizio non dissi nulla, poi parlai.
-Tutto bene... sta bene..
-Meglio così.
Mi sorrise.
Sul mio volto l'espressione era leggermente triste.
-Hai qualcosa a mente...? Vero?
-Si.
Dissi subito e sicura.
-Ellie...
Si sedette sul letto Dina, coprendosi con la coperta.
-Cosa
La guardai.
-Non devi andarci da sola.
Continuai a guardarla.
-Non fare finta che io non sappia il tuo piano.
-Io non ho un piano.
-Si che lo hai !
-Voglio solo vendicare Joel e Tommy.
Risposi
-Non devi farlo. Non serve !
-A me serve invece ! Potevo perdere Joel. L'ho visto morire davanti ai miei occhi. Non gli permetterò di spargere altra morte!
-Ellie....Joel non è morto. Sta bene !
-Lo so.
-Quindi non serve farlo !
-Tu non puoi capire.
-... lo so..
Disse prendo poi la mia mano.
-So che non posso capirlo. Per questo qualsiasi sia la tua scelta io non ti lascerò mai. Però...
-Però cosa?
La guardai.
-Tu non devi morire...
-Io non morirò mai.
Sorrise e io ricambiai.
-Mi prometti che ci penserai... almeno finché non si rimette Joel... dagli due o tre settimane massimo....
Disse stringendomi la mano e guardandomi negli occhi.
-Non posso prometterti nulla... non l'ho promesso nemmeno a Joel. Ma ci penserò.
-Grazie.
Mi abbracciò.
Non sapevo se aspettare o no, se rimanere ad aspettare e sperare che quei maledetti la facciano ancora franca, se dovevo scappare e cerarlo. Sapevo tutto di loro...

To be continued

The Last Of Us - Ellie e Dina -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora