17 - Un errore o...

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È una solita giornata di estate. Sono arrivati delle nuove persone all'accampamento ed io ovviamente li ho dovuti accogliere.
Ellie : prego poggiate tutte le armi che avete qui dentro.
Gli avevo messo avanti una scatola di legno.
I due erano sulla 30.
Il ragazzo aveva dei capelli corti abbastanza rovinati, aveva una maglia blu sporca coperta da una camicia verdastra. I pantaloni erano simili a quelli dei militari, ovviamente erano completamente rovinati.
La ragazza che non sembrava una ragazza, aveva dei muscoli abbastanza evidenti, mi ricorda Abby. Aveva una maglia corta bianca, una collana con un ciondolo particolare. Anche lei aveva gli stessi pantaloni di lui. Probabilmente erano una coppia.. una sorta di Abby e Owen tarocchi.
L'uomo : si ecco...
Estrasse da dietro una Revolver Magnum Phyton 8. Abbastanza pregiata come pistola per un tipo come lui.
Ellie : bella pistola.
L'uomo : grazie.
Rispose a tono.
Ellie : dove l'hai trovata è fighissima.
Dissi guardandola solo. Non potevo assolutamente toccare le armi dei forestieri. Dovevano finire immediatamente all'arteria.
La ragazza invece aveva messo solo una pistola tipica.
Non dissi nulla.
Presi la scatola e la misi dietro un bancone, dove stava un'altro giovane che si occupava di portare le armi all'armeria, quindi la responsabilità ora era tutta la sua.
Ellie : bene dopo questo.. devo chiedervi di compilare questo modulo. Compilate quello che potete grazie.
Donna : perché ?
Ellie : beh è la procedura...
Donna : se non volessi far sapere i fatti miei a voi ?
La situazione si stava leggermente riscaldando.
L'uomo : Eve calmati.. è meglio se facciamo quello che dice..
Donna ( Eve ) : ma sei fuori ?! Non sapev-
L'uomo gli tirò una gomitata.
Io lo stavo fissando con sguardo serio e minaccioso.
Ellie : se non vuoi compilarlo te ne puoi tornare direttamente lì fuori. Sappiamo accogliere ma anche cacciare molto bene.
Dissi.
Donna ( Eve ) : scusa ? Cosa hai detto ?
Si stava incassando.
Ellie : hai sentito bene. Quindi oh firmi.
Gli avvicinai si più il modulo.
Ellie : oh te ne vai.
Dissi tenendo il contatto visivo fisso col suo.
Aveva gli occhi completamente marroni, alla luce diventavano chiarissimi.
L'uomo si intromesse.
L'uomo : d'accordo mi scuso per lei. Lo compiliamo, non vogliamo ritornare lì fuori... mi chiamo Mike...
Ellie : mh bene. Compilate e lasciatelo qui, lo prenderà un ragazzo che vi mostrerà le vostre case.
Mike : grazie.
Eve non disse nulla.

Ellie : ma tu guarda che gente arriva ora...
Dissi mettendo le mani in tasca. Faceva un caldo tremendo, magari avessimo avuto il mare vicino...

Nello stesso tempo ma anche più presto...
Dina : si ecco a lei.
Dina stava a comprare alcune cose per JJ. Stava pagando.
Dina : grazie alla prossima.
Commesso : arrivederci.
Dina uscì dal negozio e si impugnò bene le buste piene.
Aveva comprato anche alcune cose per la casa.
Jesse : yo
Disse dietro di lei.
Dina : AAHH !
Si era spaventata. Era troppo presa dai suoi pensieri.
Jesse : oddio scusami eh. Non sono mica un pedofilo.
Dina : accidenti Jesse mi hai spaventata.
Jesse : scusami tanto.
Dina : cosa ci fai qui ?
Jesse : stavo tornando a caso. Ho finito di tagliere gli ultimi tronchi per l'inverno.
Dina : ah hai ragione... senti visto che ti sei fatto quei muscoli non è che mi puoi aiutare qua !?
Disse ponendo leggermente le buste avanti.
Jesse : si subito.
Le prese.

Si diressero verso la casa di Dina. Non era molto lontana.
Entrarono.
Jesse : dove le appoggio ?
Dina : vieni qui qui, sul tavolo.
Le appoggiò esattamente dove gli aveva indicato Dina.
Dina : bene..
Jesse : ...
Non sapevano più cosa dire.
Questo era uno dei sogni di quando Dina era bambina, aveva una casa con lui, un bambino è una vita felice...
Jesse : JJ ?
Disse rompendo il ghiaccio.
Dina : ah si giusto, l'ho portato da Joel. Mi aveva chiesto se poteva stare un po' con lui uno di questi giorni ed io ne ho approfittato per uscire e comprare tutte queste cose.
Jesse : intelligente.
Affermò sorridendo.
Dina : grazie grazie tante.
Jesse : va bene... qualsiasi cosa.. puoi chiamarmi.
Dina : certo !
Arrossì leggermente.
Jesse : ... okay forse è meglio se vada a casa.
Aveva appena dato le spalle a Dina.
Dina : no aspetta, casa tua è lontana... se vuoi puoi restare qui.. se.. se vuoi...
Disse imbarazzata e con il suo tono da piccola, come faceva una volta.
Jesse si girò guardandola.
Jesse : va bene.
Sorrise.
Dina sorrise a sua volta.
Jesse : però em.. avrei bisogno di una doccia.. non posso restare così. Poi deve tornare anche Ellie immagino.
Dina : si quando finirà alle mura passerà da Joel per JJ.
Jesse : perfetto allora ho ancora tempo.
Dina : si.
Gli sorrise.
Jesse : bene.. dov'è il bagno ? Non ci vengo da un bel po' a casa di Ellie e.. e l'ha aggiustata abbastanza.
Dina : si hai ragione scusami, vieni è di qui.
Gli mostrò le stanze velocemente indicandogli solo quali fossero e poi lo portò al bagno.
Jesse : d'accordo grazie, faccio presto.
Dina : tranquillo tutto il tempo che vuoi.
Jesse : si.
E si chiuse dietro la porta.
Dina diede le spalle alla porta, aveva il cuore che gli batteva come la prima volta che lo vide. Era felice.
Andò nella sua camera ( dove dormiva anche Ellie ) e vide alcune delle maglie di Ellie sulla sedia.
Dina : oh no è vero ! Non ha il cambio !
Si diresse verso il bagno velocemente con una maglia in mano.
Aprì la porta.

The Last Of Us - Ellie e Dina -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora