7- rabbia

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Io e Dina ci addormentammo un'altra volta nel mio letto, solo che questa volta eravamo senza indumenti. All'improvviso, bussarono alla porta.
-Ma chi diamine è...
Disse Dina.
-mmhhh..
mi girai dall'altra parte.
Continuavano a bussare.
-D'accordo... vado io...
Disse Dina, mettendosi una mia maglia abbastanza larga dall'armadio. Nell'armadio c'era abbastanza casino, era da un bel po' che non aggiustavo come si deve... così anche la casa..
-Arrivo arrivo.
Dina andò alla porta. L'apri e c'era Maria.
-Dina ?
-Maria?
Si guardarono confuse.
-Che ci fai qui...?
Domandò Maria.
-Ah... ho dormito qui con.. cioè da Ellie.
Maria squadrò dai piedi alla testa Dina. Non gli sembrava convincente.
-Va bene, sono venuta a parlare con Ellie.
-Entra, io la vado a chiamarla.
-Okay.
Maria entrò, si accomodò al mio mini divano e attese. Dina corse in camera a svegliarmi.
-Ellie !! Svegliati presto !
Scattai in piedi
-Che succede ?!
-È venuta Maria !! Ti deve parlare ! Alzati !!
Scattai subito a vestirmi, mi aggiustai a random i capelli e corsi fuori dalla stanza. Dina nel frattempo cercava le sue robe. Appena uscita, vidi che davanti alla porta del bagno c'era una maglia... la maglia di Dina... non sono sicura se ci fossero altri indumenti.. non diedi retta, ero leggermente arrossita, andai da Maria.
-Buongiorno Maria. A cosa devo questa tua visita..?
Mi sedetti su una sedia.
-Ellie, buongiorno anche a te. Volevo informarti sulla salute di Tommy.
-Ah si, oggi sarei andata a trovarlo.
Nel frattempo nell'altra stanza, Dina era alla ricerca della maglia e delle mutande.
-Dove diamine le ha buttate..
Disse sottovoce Dina. Aprì leggermente la porta e, senti me e Maria che parlavamo di Tommy. Girò lo sguardo e vide che davanti al bagno c'erano le sue robe. Non poteva far aspettare Maria con Ellie, doveva essere presente anche lei. Doveva solo passare mezza nuda davanti a Maria... Sisi...
-E Joel ? Sei andata a trovarlo ?
-Si... sta bene
-Oh mi fa piacere, Tommy vuole già iniziare la riabilitazione.
-Capisco...
-Joel avrà sicuramente bisogno di più tempo per riprendersi...
-Quindi... che cosa mi voleva dire?
-Ah si..
Vidi lo sguardo di Maria guardarmi dietro, mi voltai e c'era Dina che passava con la coperta e si copriva. Ci guardava completamente rossa. Si fermò.
-Em... mi vado a fare una doccia...
-Con la mia coperta !?
Gli dissi.
-... vado.
E scappò via. Mi rivoltai verso Maria. Aveva una faccia del tipo "ma che sta succedendo". Ero diventata leggermente rossa. La guardai e gli feci capire con lo sguardo di continuare la frase.
-Em.. va bene, voi giovani oggi siete tutti strani. Stavo dicendo...
Fece una piccola pausa.
-Si?
Domandai insistente.
-Voglio dire... non potrai partecipare ad alcuna ricognizione a tempo indeterminato...
-Cosa !?
Dissi con un alto tono di voce.
-Stai scherzando Maria !?
-No... Ellie.. ti conosciamo.. sappiamo che potresti andare di tes
-Ma siete seri !?
Mi alzai in piedi.
-Voi non mi conoscete affatto !
In realtà si... perché l'avrei fatto...
-Ellie.. calmati...
Si alzò Maria.
-Che diamine sta succedendo ?
Arrivò Dina finalmente vestita.
-Succede che non potrò andare in ricognizione a tempo indeterminato!
Alzai la voce contro Dina. Ero furiosa.
-...
-E sentiamo un po', tu hai deciso che non devo partecipare ?!
-Ellie , calmati..
Si avvicinò Dina.
-Si Ellie. Io.
-...
Non gli dissi nulla, la guardai con disprezzo. Dina mi teneva il braccio destro, come se sapesse che volessi o stessi per tirare un pugno contro Maria.
-Ma Ellie... non sarà per molto tempo... finché non Joel e Tommy si rimetteranno..
-Certo. Tra qualche mese !?
-Ellie...
Dina mi teneva di più. Guardò Maria come a digli di stare zitta.
-È ora che io vada. Sapevo che avresti reagito così.
Disse Maria con tono se ero questa volta.
-Ti informerò quando potrai tornare. Ci vediamo.
Si diresse verso la porta, e, prima di uscire, ci guardò. Io la seguii con lo sguardo e Dina piano piano mollò la presa al mio braccio.
-Ma vedi tu un po' questa!
-Ellie, non dovevi trattarla così..
-Ma cosa ! Entri in casa mia per dirmi che non potrò fare ciò che mi piace !? No !
-Senti, facciamo che non ci vado nemmeno io. E resto qui con te.
-Non devi rinunciare qualcosa per me. Non devi.
-Io lo farò comunque.
La guardai e gli sorrisi.
-Bene, ora posso sapere come mai le mie robe erano di la !?
Arrossii di botto.
-E io che ne so.. sono tue le robe no ?
Scoppiai a ridere. Ma poi vidi Dina venirmi in contro con intento di menarmi ma, poi scoppiò anche lei a ridere.
La giornata la passai con Dina, mangiammo anche assieme, finché, non decise di andare a casa sua, per aggiustare la roba e fare altre robe sue che non ho capito.
-Va bene, ci vediamo dopo allora.
Disse lei. Io annuì. Prima che se ne andasse gli domandai
-Stasera ci sei ?
-Certo mia madame !
Rispose subito Dina, facendo un mini inchino.
Mi venne da ridere.
Nel pomeriggio sarei andata da Tommy per vedere come stesse e poi forse mi sarei fatta un giro. Cosa diamine potevo fare ?
Uscì di casa, erano forse le 15.43, mi stavo dirigendo verso casa di Tommy, speravo di non incontrare Maria, l'avrei fulminata con lo sguardo o meglio menata per il nervoso che mi ha fatto salire, il buon giorno si vede dal mattino, dicevano.
Arrivai a casa di Tommy, questa mattina non faceva molto freddo, si stava abbastanza bene, infatti, indossai solo un maglione e la mia solita giacca, lo zaino l'ho ormai abbandonato a casa, a quanto pare, non mi sarebbe servito più per molto tempo.
Bussai alla porta, e, indovinate un po' che c'era ? Maria e Abby !! Abby? Che diamine ci faceva lì. Da Tommy poi ?!
-Ellie.
Disse Maria poco sorpresa.
-Maria... Abby. Buona giornata.
Dissi il più educatamente possibile senza farmi sentire acida. Ed entrai.
-Buongiorno.
Rispose Abby. Era seduta sul divano e mangiava alcune noccioline. Avrò interrotto una discussione tra le due probabilmente.
-Sono venuta a trovare Tommy
-Si certo, è nella seconda camera al piano superiore.
-Ok grazie.
Andai verso le scale, guardai di sfuggita Abby, diedi le spalle a Maria e, salii le scale.
-Seconda camera.
Dissi tra me e me.
La trovai, bussai e aprii. Mi vidi la figura di Tommy in piedi, davanti alla finestra.
-Tommy !!
Dissi in allerta andandogli contro e prendendolo da sotto il braccio.
-Ellie !?
Rispose.
-Cosa diamine ci fai in piedi!?
Dissi subito ignorandolo.
-Vedevo la strada fuori... per fortuna che sei tu hahaha, fosse stata Maria, mi avrebbe fatto una sgridata mai vista.
Si risedette a letto piano piano.
-Beh te la so fare pure io una sgridata sai.
-Hahahaha
Lo guardai.
-Che ci fai qui ?
Mi chiese.
-Sono venuta a vede come stessi..
-Oh non si vede ? Posso andare a fare persino uno spettacolo.
-Molto divertente.
Dissi in modo sarcastico.
-Hahaha, sto bene dai. Voglio riprendermi presto. Odio queste quattro mura, stare dalla mattina alla... mattina.
-Non devi fare tutto di fretta, è pericoloso e lo sai.
-Tranquilla.
-Che ferite hai avuto ?
Gli chiesi curiosa.
-Colpo si pistola qui.
Indicò lo stomaco.
-Colpo con l'impugnatura della pistola alla spalla, ed una pugnalata alla gamba.
-Ah..
-Perché me lo chiedi ?
-Curiosità. Su cosa può fare l'essere umano.
-Capisco. So che Joel è stato torturato fino alla morte quasi.
Annuì
-Ho capito.. Va bene, mi metto steso a letto, così Maria dopo se viene non me la sento.
-Come mai Maria si preoccupa così tanto ? Non vi eravate lasciati ?
-Ah si... penso che ci sia ancora qualcosa.. da parte sua però
-Ah ho capito..
-Comunque sia, puoi andare giù a prendere qualcosa da mangiare se ti va.
-Grazie comunque, ma ho già mangiato.
Sorrisi.
-D'accordo d'accordo, come vuoi tu.
Mi sorrise anche lui.
-Non potrò partecipare più alle ricognizioni. Te l'ha detto Maria?
-Ah Sisi, me l'ha detto ieri. Non sapeva cosa fare.
Lo guardai
-Ha fatto la scelta giusta. Fidati.
-Non faccio di testa mia ok !?
-Sicura ?
Mi guardi sorridendo.
-Non mi conosci...
-Hahahaha, vedrai, è la scelta giusta per te.
-Invece no, perché posso fare qualcosa e me lo impedite di fare.
-Ah ah! Beccata ! Hai ammesso che avresti fatto di testa tua !
-... merda..
Dissi tra me e me.
-Hahahaha, presto tornerà tutto come prima vedrai. Ci dimenticheremo di tutto ciò è staremo bene.
-D'accordo... per gli allenamenti, me la vedrò un po' io ?
-Ah si, me l'hai ricordato, purtroppo non posso alzarmi. Dietro di te, c'è il mio cecchino. Prendilo e allenati quanto vuoi. Le munizioni sono nel mio zaino. Prendine quante ne vuoi.
-Wow... grazie
Feci come aveva detto, preso tutto quello che mi serviva, cecchino e 4 pacchi di proiettili.
-Perfetto.. ora allora vado a casa e me lo vedo. Domani mi alleno
-Grande ragazza! Ci vediamo presto
-Certo.
Gli sorrisi e uscii dalla stanza. Scesi le scale, sperando che Abby fosse andata via.
-Dove vai ?
Mi domando proprio lei. Maria era andata via a comprare del cibo.
-A casa.
-Col cecchino di Tommy ?
-Ma sempre in mezzo ai miei affari devi stare ?
-Se devo si
-Eh no, non devi.
Gli risposi arrivando alla porta e mentre la stavo per aprire mi domandò.
-Hai capito che volevano solo Joel vero ?
Rimasi immobile, poi mi voltai e la guardai.
-Joel ha più ferite mortali di Tommy. Quindi ti fa capire che volevano solo Joel. Questo spiegherebbe perché Tommy era stato lasciato sotto un albero più lontano da dov'era Joel.
-Lo so.
Risposi. L'avevo già capito questo.
-Ottimo.
La guardai, poi aprii la porta e me ne andai. Tu guarda un po', oggi tutti così si comportano !? Manca solo...
-Hey Ellie !
Jesse.
Mi voltai lentamente e lo guardai annoiata.
-Che cosa c'è Jesse ?
-Perché hai un cecchino !? Dove diamine l'hai preso !?
Cerca di prendermelo via.
Con astuzia, lo allontano.
-Me l'ha prestato Tommy per allenarmi.
-Dammelo immediatamente.
-Ma cos diamine vuoi ora !?
Mi allontanavo leggermente da lui.
-Sappiamo che hai in mente Ellie. Dammi il cecchino.
Mi ordinò.
-Non posso andare in ricognizione. Sei contento ? Non posso uscire dalla città lo sai vero !?
-Lo so benissimo, ma tu hai sempre un asso nella manica ! Quindi dammelo !
-Scordatelo ! Non starò tutto il tempo senza fare nulla!
-... ti terrò d'occhio sappilo.
-Si, come se non lo hai mai fatto. Idiota.
Gli diedi le spalle.
-Ci si vede.
Il tempo di fare un passo e mi blocca dalla spalla.
-Aspetta un attimo..
Mi voltai innervosita.
-Cos'altro !?
-Volevo chiederti.. se stasera ti andava di uscire..
-Che ?
-Di uscire... come amici, tutto qui.
-Da quando mi inviti ad uscire tu ora ?
Lo guardai innervosita e pochissimo sorpresa. Non mi importava di lui nemmeno un po'.
-Boh, così... allora puoi ?
-Ci penserò.
-Mh.. va bene, comunque sia se vuoi, è sempre al nostro posto. Alla panchina.
-Va bene va bene. Ci si vede
Dissi sbuffando leggermente. Gli voltai le spalle e finalmente poté camminare verso casa. Passai davanti a casa di Joel. Non serviva che ci andassi... stava bene. Dalla porta di ingresso uscì Maria. Come al suo solito si deve preoccupare per tutti quando succede qualcosa. Lei andò dall'altra parte della strada, in direzione opposta alla mia. Per fortuna non mi vide, altrimenti mi doveva fare una ramanzina per il cecchino. Aspetta ma non doveva andare a prendere del cibo ? In effetti in mani aveva una busta con qualcosa dentr, ma non ci diedi retta, forse era passata da Joel, per vedere un po' come stesse.
Così, passai davanti a casa di Joel, non volevo entrarci, non guardai la casa, camminai a sguardo poco basso, il giusto per vedere anche davanti a me. Una volta che arrivai a casa, appoggiai il cecchino e le munizioni sul tavolo e, andai in camera. Volevo aggiustare un po' il tutto.
Iniziai dall'armadio. Tirai fuori tutte le maglie e i pantaloni che avevo. Molti di questi erano di quando ero più piccola, non lo ho voluti buttare, mi piacciono ancora. Così dopo molto tempo, mi dedicai a casa. Dopo aver finito di aggiustare camera, tornai in cucina, riempii un bicchiere d'acqua e poi guardai il cecchino. Mi vennero a mente le parole di Jesse qualche tempo prima " hai sempre un asso nella manica ". Ma quale poteva essere questa volta ? Pensai un po', poi pensai che sicuramente hanno realizzato una pattuglia per ricercare queste persone e, sicuramente c'erano dentro Lev e Yara. Potevo affidarmi a loro, a sapere più dettagli su cosa troveranno e così via... così, sarò presente ma di parola nelle loro ricerche.
Si fece sera, mi scordai che Jesse mi aveva invitato ad uscire. In fondo, non mi aveva detto nemmeno l'orario, se andassi a caso, sicuramente non ci sarà e quindi, potrò dirgli che c'ero e lui no. Sono un genio !
Mi caricai in spalla lo zaino, che avevo svuotato per le ricerche, ci misi solo il mio diario, una bandana, una matita e penna e, un cappello. A cosa mi poteva servire un cappello non lo so.
Arrivai al punto, dove ci incontriamo sempre e, ovviamente non c'era nessuno. Ero tentata a tornare indietro ma, a casa non avrei fatto nulla, poi, avrei fatto tutta strada inutilmente e così, decisi di sedersi alla panchina. Non era coperta di neve, qualcuno si era già seduto prima e smosso la neve depositata. Meglio così. Passarono alcuni minuti, era sempre più sera e, Jesse non c'era, ero pronta ad alzarmi, quando dietro di me sentii.
-E quindi sei venuta.
Era Jesse. Si era avvicinato dietro di me.
-MA COS.
Scattai in piedi per lo spavento, facendo cadere lo zaino nulla panchina.
-Ops hahahaha.
Disse addrizzandosi con la schiena.
-Ma sei scemo !?
Lo guardai incazzata.
-Hahahahha scusami madame !
-Ma madame tua sorella !
-Piano piano con le parole ! Hahahaha. Quindi sei venuta a quanto vedo
-Si, cioè no, stavo facendo una passeggiata da sola.
Sottolineai col tono di voce "da sola".
-Ah capisco. E ti sei seduta qui.
-Si. Bene, me ne stavo andando.
-Ma come, non vuoi continuare la passeggiata con me ?
Lo guardai con aria disgustata.
-No.
Risposi secca.
-Allora lascia che ti accompagni a casa.
Disse subito.
-Va bene, come ti pare. Devo passare prima dal negozio a comprare alcune cose.
-Al tuo servizio.
Rispose venendomi accanto.
Non sopporto quando si comporta così con me. Lo detesto.
Iniziammo a camminare fino al negozio. Era leggermente distante da casa.
-Ok, io devo comprare alcune cose. Tu fa quello che vuoi. Basta che non mi stai appiccicato come una cozza.
-D'accordo.
Io me ne andai nel reparto dove vendevano alcuni biscotti e, Jesse, se ne andò altrove. Non vidi di preciso dove andò, ma non mi importava.
Una volta preso quasi tutto il necessario, intravidi Jesse, nel reparto dove vendevano tutte robe mediche. Poi andò alla cassa. Io avevo finito così, mi diressi anche lui.
-35 monete.
Disse la commessa a Jesse.
-Em, ok...
E diede i soldi.
Sembrava un po' nervoso Jesse, non riuscii a vedere cosa avesse comprato, fece tutto abbastanza di fretta. Boh è sempre stato un tipo strano. Arrivò il mio turno e pagai.
-Comprato tutto ?
-Sisi.
Dissi impugnando meglio la busta.
-Tu che hai comprato invece ?
Gli domandai curiosa.
-Ah, nulla, una cosa per.. papà.
-Ah si vero. Va bene andiamo.
Ricominciammo a camminare, poi arrivammo a casa. Aprii la porta e Jesse entrò. Chi gli ha dato il permesso !? Io no.
-Hai intenzione di aggiustarti un po' casa ?
Mi domandò appoggiandosi all'orlo della cucina, mentre sistemavo la presunta mini spesa.
-Certo. Ma perché sei ancora qui ?
Gli domandai.
-Ah, è vero. Beh non fa mai male che ti vengo a trovare a casa no ? Hahaha
-...okay
Dissi con tono stufata.
-Hai già iniziato a siate are qualcosa ?
-Si, la mia camera.
Dissi appoggiando la frutta in una ciotola.
-Uh, posso andare a vedere ?
-D'accordo ma, non toccare nulla. Ti spezzo le dita eh.
-Okok la solita gelosa hahahaha.
Jesse andò in camera mia e iniziò a vedere. Lo raggiunsi subito, non volevo che andasse a cercare qualcosa nelle mie cose.
-Bella ?
-Eccome. Ci sta come l'hai pulita.
-Si, la devo finire. Voglio aggiustare i poster e la scrivania.
-Se hai bisogno di aiuto a spostare qualcosa basta che mi avverti.
Disse sedendosi sul mio letto.
-Wao, comodissimo.
-Eccome.
Risposi mettendo le braccia conserte e appoggiandomi alla porta, ricordandomi la serata prima con Dina, mi scappò un piccolo sorriso.
-Perché sorridi ?
-Eh io? Non sto sorridendo.
-E invece ti dico di sì hahaha.
Ma è possibile che sto tipo deve notare sempre tutto !?
-Non sarebbero come affari tuoi.
-Va bene va bene, come vuoi tu !
Si alzò e venne verso di me.
-C'è una cosa che devo dirti..
-Di cosa si tratta ?
-Em ecco... mi piaci.
-Cosa ?
Lo guardai tipo malissimo.
-Mi piaci... Ellie Miller... mi piaci.
-Stai scherzando !?
-No...
-Io amo Dina.
Risposi secca e dritta al punto.
-...
non rispose. In volto suo si creò un'espressione di dolore e confusione. Chissà cosa gli passava per la testa.
-È semplice da capire. Non mi sei mai piaciuto.
-Va bene, capisco. È meglio se io vada...
Disse dirigendosi verso la porta.
-Ci vediamo...
E Jesse se ne andò. Forse gli ho risposto troppo male.... va beh. Mi stesi sul letto. Dina non sarebbe venuta probabilmente. Sarebbe passata molto prima. Avrà avuto un contrattempo, non fa nulla, la vedrò domani.
In preda dei miei pensieri, mi addormentai, lasciando la finestra aperta....

To be continued...

The Last Of Us - Ellie e Dina -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora