Brave - Ribelle

Alleanza

Concentrati, Zita.

È una parola, ci sono troppe distrazioni, come faccio a concentrarmi?

Ti ho detto di venire qui apposta, non sempre puoi avere il lusso del silenzio.

Sospiro, lanciando un occhiata nei dintorni guardinga, essendo consapevole che non dovrei essere qui. Anakin ha suggerito Lothal, sotto consiglio di Jabba, un pianeta isolato su cui il Primo Ordine ha attecchito poco, pur avendo un posto di guardia ed un istanza di Assaltatori.

È ironico, Jabba arriva sempre al posto giusto nel momento giusto, è come se lo avesse sentito, ho avuto  bisogno di aiuto. E Jabba era lì con la mano tesa, in mio soccorso.

Il mercato è in piena attività, mi fermo a qualche bancarella, sia per curiosare, sia per evitare di guardare direttamente la gente, sia per evitare gli Assaltatori che circolano. Specialmente ora che è di dominio pubblico il fatto che Rey sta con la Resistenza.

Mi concentro per quanto possibile, il cappuccio è calato fin sopra agli occhi, ed in quel momento passano un paio di Assaltatori. Sperando di passare inosservata, afferro il lembo del mantello, per nascondere il viso.

Questi si voltano verso di me,  mostrano un Ologramma, socchiudo gli occhi e mi rendo conto che non è Rey, la cicatrice sulla guancia è un ottimo modo per distinguerci. Ed è cosi che capisco che si tratta  di me.

-Ha visto questa Sith?- mi domanda quello con l'ologramma in mano.

Ah fantastico, ora mi bollano come una Sith? Dannato Palpatine.

Non dovresti sorprenderti, almeno ora sai che ti cerca. Ha ragione, è un buon segno, vuol dire che mi vuole viva.

-Non sembra una Sith, ha un aria così innocua- il fatto che parlo di me stessa in terza persona, mi fa ridere, però mi trattengo, l'istinto mi porta una mano sulla cinta. La presenza del metallo della spada laser, mi tranquillizza.

-È pericolosa, Miss-

I due forse capendo che non so nulla, passano oltre, al prossimo cittadino che gli passa davanti. Il fatto che cercano me e non Rey, è sia un bene che un male. Un bene perché Rey può allenarsi in pace, un male perché vuol dire che Palpatine non ha rinunciato al suo folle piano, di cui io sono la protagonista.

Stai attenta, Zita.

Allora non me lo sono sognata, mi sembrava di essere osservata, ma non ci ho dato peso. Fino ad ora.

Mi sento afferrare per un braccio, celermente afferro una spada laser, quella arancione, e l'aziono pronta a colpire in faccia il mio aggressore, venendo però parata da una lama rossa. Kylo Ren.

Però sembra incognito, non indossa la sua solita divisa nera, ne tanto meno abiti che potrebbero ricollegarlo al Primo Ordine. Se non sapessi chi è, penserei che è innocuo.

-Che vuoi?- sibilo. Non sono esattamente di buon umore, e tra tutti ho incontrato proprio lui.

-Ho sentito la tua presenza lontano un miglio, ho bisogno del tuo aiuto, Zita- Kylo Ren, che chiede aiuto? Ora che mi serve, Anakin non c'è ovviamente, grazie tante.

-Perché dovrei aiutarti?-  vorrei andarmene ma qualcosa nel suo sguardo, mi spinge a restare. Ha gli occhi di chi sembra disperato, con l'acqua alla gola. Un affogato che farebbe di tutto, per non morire.

-Perché ci guadagni pure tu, con quello che voglio fare-

La spada laser, viene messa via, probabilmente non dovrei dargli così tanta fiducia, ma l'ultima cosa che voglio è attirare l'attenzione.

-Ho qualche dubbio, cosa potrei guadagnarci io, da tutto questo?-

Kylo Ren ignora il mio tono ed anche la domanda, andando ad osservare per un attimo il vuoto e poi me.

-Exegol, devo raggiungerlo- si limita a dire, abbassando la voce, quasi temesse di farsi sentire.

Nel sentire il nome del pianeta, mi irrigidisco, ed inizio ad allontanarmi, Exegol è uno di quei luoghi in cui vai, ma non ne torni indietro.  Senza contare che è lì che... blocco il mio passo, volto il capo verso Kylo Ren.

Non farlo, Zita, sento puzza di trappola. 

Lo so, anche io, ma cosa ho da perdere? Avverti Zay, così sa dove sono. So che Anakin è andato, perché non percepisco più la sua presenza, ora mi concentro su Kylo Ren.

-Va bene, ti aiuterò.