4.3 Solo un'occhiata

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C'mon, c'mon
no one can see you try
 
{Dai, dai
nessuno può vederti provare}
 
[R.E.M. – Imitation of life]

 
 

3.

Solo un’occhiata

 
 « Ho dovuto parlare a diverse persone prima di riuscire a procurarmi quei fogli », aveva spiegato sottovoce Hermione mentre si dirigevano in biblioteca. « A quanto pare, chi li ha è ben poco disposto a cederli ».
        « Chi te li ha dati? » Domandò Ron.

        Lei fece un cenno che stava a dire: dopo. « Credo sia meglio non parlarne in corridoio ».
        Harry, curioso, sollevò un sopracciglio. « Perché no? »
        « Beh » soffiò la riccia « già mezza Hogwarts è al corrente della questione, non so se sarebbe furbo correre il rischio di informare anche l’altra metà ».

   I due ragazzi le diedero ragione, perciò il gruppo proseguì la sfilata verso la biblioteca praticamente in totale silenzio. Una volta arrivati, scelsero un tavolo un po’ appartato.
        « Allora, chi è la tua fonte? » Tornò a chiedere il rosso, che non vedeva l’ora di sapere quale psicopatico potesse aver avuto per le mani quella robaccia.

    Hermione non rispose subito, accertandosi prima di tutto che nessuno stesse origliando la loro conversazione – non era un argomento estremamente serio, è chiaro, ma rivelare i nomi degli informatori era comunque un’operazione delicata. « Luna », bisbigliò. « Mi ha stupita: nessuno sembrava intenzionato a darmeli, mentre lei me li ha portati prima ancora che le chiedessi se ne sapeva qualcosa ».

     « Uhm, senti » se ne uscì il moro cercando di cambiare discorso « sai chi l’ha scritto? » Era quello ciò che voleva sapere più di ogni altra cosa. « Insomma », proseguì senza dare all’altra la possibilità di parlare, « a chi cavolo è venuta un’idea del genere? »

 
 La castana sospirò. « Non te lo so dire con certezza. C’è un pettegolezzo a riguardo, però― »
        « Quale pettegolezzo? » L’interruppe, interessato.
        « Alcune persone sostengono che sia stata » esitò « Pansy Parkinson a scrivere il racconto ».
        Ron corrucciò la fronte, chiedendo: « Quella di Serpeverde? »
        La ragazza annuì, « Sì. » Poi, prima che potessero intervenire ancora, continuò: « Però, come stavo dicendo, si tratta di un pettegolezzo inattendibile ».

  Harry ci pensò su qualche istante, poi scosse lievemente il capo. « È nella cerchia di Malfoy, perché mai dovrebbe metterlo in ridicolo così? »
        « Appunto », gli fece eco la ragazza, concordando con lui.
        Il rosso alzò le spalle, « Magari ce l’ha con lui », azzardò. « Non è poi così impossibile, i Serpeverde sarebbero capaci di ogni bassezza ».

   « Poniamo che abbia voluto metterlo a disagio scrivendo quella roba », fece a bassa voce la riccia, « per quale motivo, poi, avrebbe dovuto lasciare che anche il proprio nome venisse coinvolto? » Lo invitò a rispondere con lo sguardo.
        Ron rifletté, e: « Non è detto che volesse essere coinvolta », disse, « potrebbe essere stato un incidente, o qualcosa di simile ».
        « È possibile », ammise Hermione, « ma personalmente ritengo sia improbabile che l’autrice sia lei ».
        Intanto, Harry si era passato una mano nei capelli, sbuffando. « Fammi capire bene una cosa », mormorò rivolto all’amica, « la gente sparla di me solo a causa di questa, uhm » tentennò « storiella? »

    Lei fece spallucce, annuendo appena. « Credo di sì », rispose in seguito, « al di là del fatto che è piuttosto spinta » nel dirlo fece una strana smorfia « è, beh, parecchio ridicola, nel suo insieme ».
        « Un momento », borbottò il moro, soffermandosi a ragionare. « Tu l’hai letta? »

DRARRY//Le serpi non miagolanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora