Since you became a VIPerson
it's like your problems have all worsened
{Da quando sei diventato famoso
è come se tutti i tuoi problemi fossero peggiorati}
[Just Jack – Starz in their eyes]7.
Quel che non t’aspetti
Il sesso con Ginny l’aveva appesantito.
Non che durante l’amplesso Harry si fosse messo a riflettere; i problemi erano sorti subito dopo, quando si era ritrovato a provarle tutte per scappare dalle grinfie di lei o, alternativamente, per scacciarla dal proprio letto. La rossa però era aveva appigli ovunque, e l’aveva incastrato e trattenuto e messo a tacere, dicendo che « Lo sai che voglio un po’ di coccole, dopo ».
Purtroppo, lui aveva raggiunto il proprio limite per quel giorno. Fu per quel motivo che, a forza di insistere, la convinse a tornare in Sala Comune relativamente presto, e che abbandonò il campo per andare a letto subito dopo cena.
Essendosi ritirato prima del solito, ebbe la possibilità di dormire più a lungo. Eppure, per qualche strana ragione, quelle ore aggiuntive di sonno lo resero ancora più stanco: quando la mattina successiva aprì gli occhi, desiderò ardentemente di poter rimanere a sonnecchiare per l’intera giornata.
Gli amici, comunque, spietati, lo costrinsero ad alzarsi.
Per sua immensa gioia, trovò Ginny intenta ad aspettarlo per scendere in Sala Grande insieme. Si consolò con l’idea che con loro ci sarebbero stati anche Ron e Hermione.
Quello che non sapeva era che, dietro l’angolo, tra le ombre e i mormorii, il destino attendeva di infliggere il colpo finale al suo umore; perché, si sa, può sempre andare peggio di così.
Giunti nei pressi della Sala Grande, i Grifondoro videro Luna Lovegood sostare davanti alla porta guardandosi attorno con fare spaesato, come se cercasse qualcuno e, al contempo, non sapesse dove si trovava. Pareva agitata.
« Ciao, Luna », la salutò per prima Hermione, seguita a ruota dagli altri. « Cosa stai facendo? »
La Corvonero aggrottò la fronte. « Harry », chiamò ignorando la domanda postale, « finalmente sei qui. Volevo dirti che puoi stare tranquillo, non ci crede nessuno ».
« Di cosa parli? » Le chiese spontaneamente il ragazzo, confuso.
« Dell’articolo sul giornale ».
« Quale articolo? » Intervenne Ron.
Luna sospirò. « Mi dispiace. Mi avevano avvertita che stava succedendo, ma non sono riuscita a fare nulla per evitarlo ».
« Non preoccuparti », la tranquillizzò il moro, che credeva di aver capito quale fosse il problema. « Sono abituato agli attacchi della stampa ».
Ginny si voltò verso di lui con fare dispiaciuto, ma non aprì bocca.
« Cosa si sono inventati, questa volta? » Borbottò esasperata la riccia, che, soprattutto dopo la Guerra, durante il periodo dei processi, ne aveva lette di cotte e di crude riguardo l’amico.
Harry fece spallucce e alzò gli occhi al cielo, « Sicuramente qualche cavolata ».
« In effetti, sì », fece Luna, pacata. « Ma se non sai nulla, credo sia meglio che tu vada a vedere ». Indicò la porta della Sala Grande come a spingerli ad entrare.
I quattro si diressero al tavolo senza parlare, mentre qualcuno già seduto li salutava dando loro il buongiorno.
« Harry » lo chiamò Seamus « indovina un po’ cosa c’è qua! »
Il moro non fece neanche in tempo a sedersi che si ritrovò una copia della Gazzetta tra le mani. Sospirò, « Di che si tratta? »
Finnigan sorrise furbescamente. « Non voglio rovinarti la sorpresa » sia lui sia altri parevano essere divertiti dalla situazione « guarda tu stesso. È in basso a destra ».
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DRARRY//Le serpi non miagolano
FanfictionGuerra finita, normalità da ristorare. Cosa accadrebbe se, in un momento tanto delicato, l'equilibrio di Hogwarts venisse fatto vacillare... dalla letteratura? Dal prologo: "[...] non poteva fare a meno di pensare che quelli suoi e di Malfoy non era...