Otto

4.3K 249 9
                                    

La settimana passa piuttosto tranquilla: Stiles è riuscito a tornare a casa presto quasi ogni pomeriggio ma Emma e Jack sono rimasti da Derek fino all’ora di cena permettendo così a Stiles di portarsi avanti con le faccende di casa.

(Ore 22.25) Quindi Cora arriva domani? SS

(Ore 22.27) Sì, vado a prenderla domani pomeriggio. DH

(Ore 22.28) Domenica siete invitati a pranzo da me. SS

(Ore 22.30) Ne sei sicuro? Poi non rischi di avere troppo da fare? Possiamo anche uscire a pranzo tutti assieme. DH

(Ore 22.31) Der questa settimana mi hai dato davvero una grande mano e sono riuscito a portarmi avanti. Domani i bambini mi aiutano e per domenica sarà tutto perfetto. SS

(Ore 22.32) D’accordo. Però il dolce lo porto io. DH

(Ore 22.33) Andata. SS

Per domenica è davvero tutto pronto ma Stiles si sente agitato, troppo. Non vede Cora da quando ha deciso di andarsene da Beacon Hills. I primi tempi si sentivano spesso ma con il passare del tempo e l’aumentare degli impegni avevano finito per sentirsi solo durante le festività. Eppure Stiles sentiva la sua mancanza esattamente come sente ancora la mancanza di ogni componente del suo branco. Il campanello suona. “Emma apri tu?” domanda certo che si tratti di Cora e Derek.

La bambina trotterella verso la porta, si liscia le pieghe della gonna e apre con un grande sorriso. “Ciao Derek” urla allungando immediatamente le braccia per farsi prendere.

“Ciao, signorina” risponde l’uomo sollevandola.

Emma lo bacia per poi staccarsi e guardare la ragazza che è con lui. “Tu sei Cora, vero?”

“Sì. E tu devi essere Emma.”

“Sei davvero bella, quasi quanto Derek.”

Cora ridacchia. “Grazie. Sei molto bella anche tu.”

“Lo so.”

Ora Cora ride davvero. “Stiles, scommetto che questa signorina ti da del filo da torcere.”

Stiles sorride andandole incontro per abbracciarla. “Non ne hai idea, specialmente quando si coalizza con tuo fratello. Benvenuta.”

Cora ricambia l’abbraccio respirando l’odore di Stiles dalla piega del suo collo. “Mi sei mancato.”

“Anche tu.”

“Sei diventato grande” gli dice scompigliandogli i capelli.

Stiles la prende per mano. “Vieni, ti presento Jack.” 

Cora si inginocchia davanti al bambino. “Ciao, Jack. Io sono Cora, la sorella di Derek.”

Jack sorride timido salutandolo con la mano.

Il pranzo va a gonfie vele tra chiacchiere e risate che coinvolgono anche i bambini durante i racconti dei disastri combinati da Stiles.

Nel pomeriggio decidono di andare sulle giostre: Emma si diverte tantissimo assieme a Cora mentre Jack si limita ad andare sulle attrazioni più tranquille assieme a Stiles.

“Stiles mi vinci l’unicorno?” chiede Emma davanti alla bancarella del tiro a segno.

“Tesoro, sono truccati. È impossibile vincere.”

Derek gli passa davanti. “Vuoi l’unicorno?”

“Siiiiii.”

Derek comincia a sparare senza sbagliare un colpo tra le urla di incoraggiamento di Emma e lo sbalordimento di Stiles. Alla fine del primo turno Emma sta già stringendo tra le braccia il suo unicorno. “C’è qualcosa che ti piace?” chiede Derek a Jack.

Il bambino indica una tigre e Derek vince anche quella lasciando tutti di stucco. “Sei il mio eroe” urla Emma abbracciandolo.

“Ecco, ora lui è l’eroe” borbotta Stiles con il broncio, facendo scoppiare a ridere Cora.

Alla fine Derek e Cora restano a casa di Stiles anche per cena. Emma sembra essersi affezionata immediatamente a Cora e a Stiles la cosa fa estremamente piacere. “Forza, è ora di andare a letto” dice Stiles.

“Cora mi leggi una favola?” le chiede Emma.

“Certo, arrivo subito” risponde sparendo in camera con entrambi i bambini.

Derek si avvicina a Stiles e lo aiuta a sparecchiare. “Grazie.”

“Per cosa?” gli domanda Stiles curioso.

“Per questa giornata. Sei riuscito a farci sentire come una vera famiglia.”

Stiles arrossisce. “Buona parte del lavoro lo avete fatto voi e i bambini. Io ho solo cucinato.”

Derek allunga un piccolo portachiavi di peluches a forma di alpaca dai colori improponibili. “Per te.”

“Perchè?”

“Così sono anche il tuo eroe e non ruberai l’unicorno ad Emma.”

Stiles gli da una spallata ma stringe forte il suo nuovo portachiavi.

“Dovremmo andare.”

“Vado a chiamarti Cora” dice Stiles un po' dispiaciuto.

Stiles va in camera dei bambini e trova Cora addormentata nel letto di Emma, la bambina abbracciata a lei mentre Jack dorme nel suo lettino. Stiles torna in salotto. “Ehm si è addormentata. La sveglio?”

“Ti da fastidio se resta qui?”

“Assolutamente no.”

“Va bene, allora passo domani mattina con la colazione.”

Stiles non sa cosa gli sta passando per la testa, sa solo che non vuole che Derek torni a casa da solo quando sono tutti lì. “Puoi restare anche tu. Il mio letto è abbastanza grande per entrambi. Più di quelli che abbiamo diviso in Messico” butta fuori.

Derek sembra pensarci un momento. “Non voglio disturbare.”

“Non lo fai. E sono certo che i bambini saranno felicissimi di trovarti qui al loro risveglio.”

“Solo loro?”

Stiles arrossisce e abbassa lo sguardo. “No, non solo loro.”

“Allora resto.”

Un'insolita eredità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora