Ci posso provare

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Ancora una volta parole che l'avevano scossa, mettendola davanti a delle scelte, doveva accantonare il suo dolore che straziante le pulsava nel petto.

Ergersi a paladina per proteggere vite umane.

Ma nessuno aveva protetto quelle che lei aveva perso...E che più aveva amato.

Combattere una guerra che pareva infinita, che aveva mietuto vittime da entrambe le parti, ma che a lei ogni volta aveva strappato a "morsi" un pezzo di cuore.

Hermione spalancò gli occhi ansimante, riemergendo bruscamente dal sogno.

Narcissa  che la vegliava, scattò dalla poltrona dove si era seduta e le si accostò preoccupata.

- Hai fatto un brutto sogno? -

Cercando di riprendere fiato, scosse il capo, Merlino le aveva detto di salvare Draco da se stesso.

Ma chi avrebbe salvato lei?

Come moglie l'avrebbe fatto "affogare" volentieri, non meritava il suo perdono e tanto meno la redenzione che ora, annaspando nel mare dell'emozioni, lui sperava, ma come grifona non poteva permettere che lui ponesse fine alla sua vita, almeno non così.
Troppo facile direi addio al mondo per lavarsi la  coscienza.

La sua espiazione sarebbe stato  averla davanti tutti i giorni, guardala in faccia e ricordare cosa aveva fatto.

Le parole e la breve visione le davano indicazioni precise, quell'idiota era sulla scogliera di Dover e lei doveva andare là ed in fretta. 
Ma come?

Facile a parole, ma lei era di fatto una prigioniera.

- Signora Malfoy, c'è una cosa che devo dirle - disse in un soffio. Come poteva crederle? Avrebbe pensato di certo che mentiva.

- Dimmi - rispose decisamente in ansia, vide che lei si stava mordicchiando le labbra indecisa, quasi le costasse parlare.

- So che le sembrerà assurdo, ma le chiedo, si fida di me? – La fissava intensamente, gli occhi ambrati imploranti.

La donna era perplessa, perchè quella domanda, che voleva dire? Fidarsi era una parola grossa, diciamo che le dava il beneficio del dubbio.

Aveva imparato a conoscerla, la rispettava  ed ammirava ciò che rappresentava, ma da qui a fidarsi completamente ne passava di acqua sotto i ponti.

Era pur sempre una mezzosangue, prigioniera a metà perchè priva di bacchetta, sposata a suo figlio contro la sua volontà. Certo una sorta di prigioniera di "lusso", ma allo stesso tempo quasi una schiava. Dentro di lei doveva avere del forte rancore verso tutti loro, dopo quello che aveva subito.
Non osava indagare più a fondo, ma probabilmente era arrivata ad odiare Draco, soprattutto dopo gli ultimi eventi.

Prendendo un respiro disse con sincerità

- Perdona la mia franchezza, mi fido, ma c'è quel uno percento di probabilità contraria che mi tormenta.-

- Lo posso capire – rispose, - ma lei mi deve aiutare portandomi in un posto in fretta. E' molto importante.-

Perplessa dalla richiesta, rispose preoccupata

- Chiamo Lucius. – Di certo non poteva prendere una decisione simile da sola.

- No, ho bisogno di lei. In caso io fallissi... – Insistette trattenendola per un braccio.

- Hermione non posso farlo, lo sai. – Si oppose scuotendo la testa.

- Nemmeno se le dico che suo figlio si vuole togliere la vita? – Le domandò serissima.

Serva di un solo padrone || dramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora