Due anni erano passati, lenti inesorabili, fatti di crescita per tutti.
Il mondo magico aveva delle nuove guide, una sorta di triunvirato formato dalle più antiche casate e Malfoy sr era uno di loro.
Si era riscoperto animale politico e poi amava il potere.
Si era "riciclato" come leader e molti guardavano a lui con fiducia.
Avevano ricostruito un mondo su delle ceneri, pietra dopo pietra, cercando di rinnovarsi.
Nuove leggi erano state emanate, i mezzosangue riammessi nella comunità magica, i campi di prigionia vennero smantellati, i superstiti risarciti per le loro perdite, anche se era una magra consolazione, ma per molti era la sola possibilità di un nuovo inizio.
In qualche maniera volevano fare ammenda, ripulirsi la coscienza, proprio come aveva fatto Draco nel corso di quegli anni.
Non era stato facile, niente con lei lo era.
Il loro quotidiano era una sorta di altalena, con alti e bassi, anche se giorno dopo giorno avevano fatto passi in avanti, lenti ed inesorabili che settimane dopo settimane li avevano resi una coppia.
Dopo mesi di uno strano corteggiamento, lui si era riuscito ad avvicinare tra le lenzuola, trovando un piccolo punto in comune, il sesso li univa, in fondo tra loro aveva sempre funzionato.
Draco lo utilizzò per gettare un ponte, le loro menti li tenevano separati, ma i loro corpi anelavano l'unione.
Stranamente quello che più appagava Draco era il dopo, quando soddisfatti i sensi, rimanevano uno accanto all'altro, a volte abbracciati, a volte semplicemente vicini a parlare di piccole cose, evitando per una volta di confrontarsi all'arma bianca, quasi che tra loro in quel letto vigesse una tregua.
Per quanto strano fosse, rapportavano le loro ideologie, lui le esponeva dubbi e perplessità e lei spesso gli mostrava l'altra faccia della medaglia.
Il connubio fra i due mondi poteva esistere solo se si conoscevano le basi.
A volte erano discorsi pacati, altri diventavano piccole diatribe ma dai toni pacati, che sfociavano sempre nella stessa maniera, in buon sesso "pacificatore", dimenticando il mondo che li circondava, lasciandosi travolgere dalla passione dei sensi.
Come ogni volta il loro corpi parlavano per loro.
Ma se nel talamo si ritrovavano, dimenticandosi i piccoli problemi quotidiani, fuori gli scontri, specie per l'educazione di Hyperion li mettevano l'uno di fronte all'altro.
Le urla allora riempivano il manor, anche se stavano attenti a non coinvolgere il piccolo nelle loro discussioni.
- Sei solo un testone retrogrado, un ottuso purosangue!- Gli urlò.
- Come osi!! Io sono solo razionale. Tu sei troppo tenera e accondiscendente! – Rimbeccò irato.
- E certo! Alleviamolo alla maniera Malfoy, che affare che hai fatto tu a crescere così! – Ribatté irata.
- Cosa vorresti dire?! – Sbraitò offeso.
- Quello che ho detto. – Rispose incrociando le braccia, con un tono pieno di sottintesi che gli fece salire il sangue alla testa.
Aveva sempre considerato il suo status di purosangue come un onore, un indubbio privilegio, lei lo faceva parere un insulto, una mancanza, un difetto, e lui esplose come ogni volta di fronte a quello che considerava il peggiore degli insulti.- Come osi! Dovresti sentirti fiera di essere maritata ad un Malfoy! La creme dell'elite magica, il sangue più puro! E mio figlio riceverà l'educazione richiesta dal suo status! E non voglio sentire un'altra parola!! – Ululò rabbioso.
STAI LEGGENDO
Serva di un solo padrone || dramione
FanficIn un mondo oscuro fatto di sangue, padroni e asserviti, dopo la morte di Harry Potter, Voldemort gioca a fare dio con il mondo. Ora una nuova contorta idea è balenata nel suo cervello corrotto. A farne le spese sette giovani rampolli di nobile sang...