È passata una settimana e Louis non si è più fatto vivo. So di aver pensato che sicuramente non l'avrei visto così spesso, ma mi aveva promesso che si sarebbe fatto sentire. Mi aveva detto che gli stavo molto simpatico e voleva conoscermi meglio, ma non mi ha nemmeno chiesto il numero.
Esco da lavoro, dopo aver fatto il turno di mattina e vado a casa a preparare il pranzo. Metto a cuocere della salsa e metto a bollire l'acqua, e nel frattempo ne approfitto per chiamare mia sorella<<Pronto?>> chiede rispondendo al telefono
<<Ehy Gemma, sono Harry>>
<<Ciao Tesoro, allora hai trovato il tuo grande amore?>> ride, non so se per prendermi in giro, o per altro.
<<Smettila dai>>
<<Perché mi hai chiamato Harry? Solitamente se vuoi solo sentirci chiami mamma, tu chiami me se hai bisogno di consigli>>
<<Dai lascia stare>>
<<Chi è lui?>>
<<Come fai a sapere che è un lui?>>
<< Se era una lei avresti chiesto a Niall, e poi lo sappiamo tutti che ti piacciono i ragazzi, si vede lontano un miglio>>
<<In realtà preferisco non etichettarmi...>>
<<Vuoi spiegarmi o no?>>
<<Okay... Settimana scorsa Liam ha portato questo suo amico, Louis e l'ho steso a terra>>
<<Grande Harry così si fa.>>
<<Nono, l'ho letteralmente buttato a terra. Gli ho buttato la porta in faccia>> rivelo e lei scoppia a ridere, per poi dirmi di continuare il racconto.
<<Poi mi faceva male la pancia, tipo fastidio alla bocca dello stomaco, quando lui era vicino a me. Ho preso un Oki ma non è cambiato nulla. Poi abbiamo visto un film ma lui ha incominciato a fissarmi, e poi anche io, e abbiamo passato gran parte del film a guardarci>>
<<Harry caro, quando lui ti guardava avvertivi quel fastidio allo stomaco?>>
<< Si ma che centra?>>
<<Hai le farfalle nello stomaco. E no, prima che tu me lo chieda, non è una malattia. È la sensazione che si prova quando ti piace qualcuno>>
<<Pff lo sapevo.>> mento spudoratamente. Ne avevo sentito parlare ma pensavo fosse un modo di dire, non che potesse succedere veramente
<<Certo Harry, e io sono la Regina Elisabetta>> ride, ma so che non vuole prendermi in giro, sa che non sono pratico di queste cose
<<E comunque l'ho appena conosciuto, come può fare a piacermi?>>
<<È stato sicuramente un colpo di fulmine , e poi hai detto che anche lui ti guardava. E poi sarebbe bellissimo se tu e lui vi metteste insieme, spero che lui ti renda felice>>
<<Gemma smetti di farti film mentali. Ci vediamo>> dico per poi staccare senza darle il tempo di replicare.
Mangio velocemente metto da parte un piatto per Niall, che tornerà più tardi, ma sicuramente avrà voglia di cibo, come sempre. Non che sia un mangione, ma ama mangiare e ha un buco nero al posto dello stomaco e il metabolismo che tutti vorrebbero e quindi ogni scusa è buona per mangiare.
Mi stendo nel letto e provo ad usare Twitter ma credo di aver combinato qualche guaio, visto che non sono tanto bravo con la tecnologia, anzi a volte e quasi come se non avessi un telefono, perché sono talmente incapace che preferisco spegnerlo, ma oramai i miei amici e la mia famiglia sono abituati a ciò. Butto per aria quell'oggetto satanico e prendo la mia chitarra e provo a canticchiare una canzone che sto scrivendo<<One day you'll come into my world and say it all
You say we'll be together even when you're lost
One day you'll say these words
I thought you'll never say…>>qualcuno, sicura Niall, bussa alla porta e io sono costretto ad alzarmi visto che mi sono chiuso a chiave.<<Niall, arrivo un attimo>>urlo mentre mi infilo le pantafole. Credo che per tutte queste urla un giorno ci cacceranno davvero.
<<Non sono Niall>> dice una voce con un accento più unico che raro.
Apro la porta e il ragazzo dagli occhi azzurri è difronte a me, e il fastidio allo stomaco è tornato. Solo che non mi sembrano farfalle, ma più...piccioni, probabilmente quelli che ho investito si sono rivoltati contro di me.
<<Ciao Louis>>
<<Harreh, tutto bene?>>
<<Si dai, tu?>> Dico invitandolo a sedersi sul mio letto, invito che il ragazzo accetta subito.
<<Tutto bene, ma sono pieno di lavoro, ecco perché non mi sono fatto sentire, volevo venirti a trovare il giorno dopo il nostro incontro>> spiega. Allora non mi aveva dimenticato. Scacciò via questi pensieri, sarà solamente una scusa. Ma perché penso queste cose? È semplicemente un amico di Liam con cui devo essere carino.
<<Va bene, ma come sei entrato>>
<<Mi ha aperto Niall con un piatto di spaghetti in mano, poi ti ho sentito cantare e sono venuto qui. Che canzone è?>>
<<Beh.. ceh...tipo una che ho scritto io>>dico un po' imbarazzato. Non mi ritengo molto bravo e odio che la gente mi ascolti, perché vedrebbe che non sono capace e spreco solo tempo, ma a me piace sprecare tempo in questo modo.
<<Davvero? Sei stra bravo. Io suono il piano e ogni tanto scrivo qualcosa, ma non sono così belle come le tue>> dice e io arrossisco.
<<Dovresti farmele ascoltare qualche volta, sempre se vuoi>>propongo
<<Mi piacerebbe, ma fanno veramente schifo, comunque un giorno devi farmela sentire tutta>>
<<Perché non ora? Devi andare gia via?>> No, Harry, perché? Non ci siamo, non devi fare il sottone. Ma perché mi sto facendo questi complessi? Lo conosco da una settimana.
<<Dobbiamo andare>> dice alzandosi e prendendomi per mano, trascinandomi fuori. La sua mano è così calda, e ha una stretta molto forte per essere così esile e basso.
<<Ti va se prendiamo un caffè?>>chiede una volta che siamo fuori casa
<<Louis potevi anche chiedermelo prima invece di trascinarmi fuori casa rischiando di farmi cadere>>
<<È un no?>>
<<È un sì,stupido>> rispondo e lui mi porta nella sua macchina.
Arriviamo al bar e parliamo del più e del meno, è bello parlare con Louis perché sa ascoltarti, ma allo stesso tempo ti risponde e ti fa battute. Mi mette davvero di buon'umore stare con lui, non considerando i piccioni che volano nel mio stomaco. Dico io non potreste tornare a dare fastidio alla gente? Che ha di interessante il mio stomaco?
<<Kevin.. ciao Kevin>> urla Louis guardano fuori dal bar
<<chi è Kevin?>> Chiedo incuriosito
<<Il piccione lì>> ecco, solo questa ci mancava ora
<<Tu hai dato un nome a un piccione?>> ora so come chiamare i piccoli esseri che ancora svolazzano nel mio stomaco, ma, dico io, non hanno dove andare?
<<Io ho dato un nome a tutti i piccioni. Si chiamano tutti Kevin, perché, beh, è il primo nome che mi è venuto in mente. Lo faccio da due anni, quando mi sono comprato un peluche di un piccione>>
<<Ho dei seri dubbi riguardo alla sanità mentale>> scherzo io
<<Ma stai zitto>> dice ridendo, e dandomi un pungnetto sul braccio.
E restiamo così tutto il pomeriggio, a ridere e a scherzare, così semplicemente.
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Loved You First// Larry Stylinson
Fanfiction"Il mio sguardo si perse nel suo. Verde nel blu, blu nel verde. " - Harry Styles, è un tipico ragazzo inglese. Lavora in una panetteria, ha una famiglia felice e amorevole, nel tempo libero si diverte con i suoi amici oppure entra nel suo mondo: la...