Capitolo II

502 39 14
                                    

Il moro stava andando a lavoro, con un piccolo sorrisino sulle labbra.
Incontrò Atsushi e Kyouka a metà strada.
-«Buongiorno..!»
-«Buongiorno Dazai-san! Dormito bene?» Chiese genuinamente l'albino.
-«Non mi lamento.. non ho dormito molto..»

Una volta entrati in Agenzia si andarono ad accomodare nei loro posti. Kunikida sgridò Dazai per il ritardo, e successivamente andò a riprendere pure gli altri due.

Chuuya terminata la colazione si avviò a lavoro, ripensando alla sera precedente, sospirando.
Non ci credo sia stato lui a farmi esplodere l'auto!” Scosse il capo, ormai era acqua passata.
“Perché quella faccia da sgombro ha disegnato un cuore, tra l'altro storto, alla fine del messaggio? Mh.. forse sto pensando troppo...” Poggiò una mano sulla testa: faceva malissimo, come ogni post sbornia.

Quella giornata sembrava non voler finire; Dazai si stava annoiando a morte, e ogni volta sfogliava le pagine del suo libro, per vedere che metodo utilizzare per suicidarsi.
Venne ripreso da Kunikida. «Oi mettiti a lavorare scansafatiche!!»
«Come vuoi tu, Kunikida-kun..» Aveva sempre la testa in mondi diversi.

Arrivata la sera si fiondò subito a casa; era pieno di stress, così decise di andare a lavarsi.

Chuuya era appena entrato in doccia, tenendo il suo pensiero fisso su Dazai. “Magari potrei andare a trovare quel bastardo...” Sospirò, cercando di rilassarsi.

One soul in two different bodiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora