2. È difficile.

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22/05 ore22:30

Sono coricata sul letto, ripenso alla mia vita di questi mesi, niente di che. Un continuo ripetersi degli stessi avvenimenti ogni giorno, del tempo passato con delle amiche che comincio a pensare siano più false che altro, e la scuola. A un certo punto, quando ormai le palpebre si stanno cercando a vicenda, sento vibrare il mio cellulare sul comodino. Scocciata, allungo la mano e faccio cadere la sveglia che inizia a squillare incessantemente, amplificando il mal di testa che già non voleva sembrare andarsene. Finalmente riesco ad acchiappare quell'aggeggio e facendo scorrere un dito sullo schermo, sblocco la schermata principale. Un messaggio: è Chelsea.

-Hey Katie, come va?-

Non si era mai interessata a me, chissà perchè tutto a un tratto si interessa di come sto. Le invio un messaggio fin troppo personale, che mi pento di avere inviato solo pochi secondi dopo.

-Diciamo che va tutto bene, dobbiamo essere positivi e ottimisti, altrimenti questa vita ci rovinerà. A parte il mio monologo, a te come vanno le cose?-

Riappoggio delicatamente il cellulare sul comodino ma pochi secondi dopo mi avverte della preenza di un'altro messaggio.

-Bene... lo sai, mi sono appena fidanzata con Jake e le cose vanno alla grande-

Fortunata, lei. La sua famiglia è al completo, ha un fratello che si è appena laureato e gli hanno offerto posti di lavoro a palate, i suoi genitori guadagnano anche oltre il necessario per tirare avanti ed ha un fidanzato.

La risposta che stavo pensando di darle si dissolve nell'aria per colpa di un'altro suo mesaggio.

- Aspetta un attimo... c'è qualcosa che non va. Che cos'hai?-

Oh, perspicace la ragazza.

Le rispondo in modo scontroso e ne sono consapevole, ma non ce la faccio.

- Ascolta Chels adesso non mi sento di parlarne e non ne ho nemmeno voglia. Se domani la situazione sarà migliorata te ne parlerò, ma non posso prometterti niente. Notte.-

Non arrivò risposta, e ne fui contenta. Per cena non avevo mangiato molto, più che altro mi ero distratta guardando in televisione il TG, sconcertata da tutte quelle orribili notizie che arrivavano da tutto il mondo per poi essere smistate da quelle persone che lavorano in quell'orribile posto e magari anche cambiate, modificate, anche solo leggermente per dare un'impressione diversa sul pubblico. Così uccede anche nel mondo, così è successo anche a me.

Scendo in cucina, trovo mia mamma davanti al computer intenta a svolgere alcune pratiche per il lavoro. Apro il frigo e cerco la bottiglia del latte. Afferro il cartone e me ne verso un bicchiere. Mi volto e attraverso la finestra della cucina intravedo una figura camminare sul marciapiede e l'illuminazione scarsa dei lampioni sui bordi della strada mi permette di vedere solo la parte più alta di questo che mi sembra un ragazzo di vent'anni. Le uniche cose di cui sono certa è che ha una moltitudine di disordinati capelli rossi e una bottiglia in mano, che continua a avvicinare alla bocca.

Non ci faccio caso e mi siedo di fronte a mia mamma.

" Come va?" le chiedo abbassando la testa verso il tavolo.

"Bene" risponde, non prestandomi molta attenzione, lo sguardo fisso sul computer.

"Lo sai che ci sto male anche io" la informo con voce spezzata e il naso che pizzica. "Certo che lo so amore... ma non è facile." Sembra aver capito che stavo parlando sul serio e volevo davvero sapere come stava. Avvicina la sua mano alla mia, intrecciando le nostre dita. " Sta tranquilla mamma, affronteremo questa cosa insieme."

Subito dopo sciolgo la presa e mi alzo, salgo le scale due gradini alla volta, corro nella camera e mi butto sul letto proprio mentre le lacrime iniziano a sgorgare bagnandomi il viso.

Spazio autrice :

Mi dispiace per aver fatto un capitolo cosi corto, ma perdonatemi. Comunque vi ringrazio ancora se siete arrivate fin qui♥

I CAPITOLI SONO SEMPRE PIù LUNGHI MANO A MANO CHE VA AVANTI LA STORIA.

Lui ha cambiato tutto (suspended)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora