3. Gli occhi e le lacrime.

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Sono caduta dal letto! Non ci posso credere, ci mancava solo questo! Mi precipito in cucina e acchiappo qualcosa nel freezer e lo posiziono sulla nuca. Ho bisogno di aria, così esco in giardino e sul marciapiede trovo una bottiglia vuota di vodka. Noto che la vicina è fuori e mentre la saluto lei mi guarda con una faccia strana prima di ricambiare. Quando rientro vado in bagno e appena arrivo di fronte lo specchio capisco perché la vicina mi guardava in quel modo. La mia faccia assomiglia a un di quelle maschere che si usano ad Halloween, quelle con l'urlo sanguinante, gli occhi tutti neri e la faccia bianca come il latte, ci manca solo il sangue che scende dalle orbite. Provvedo immediatamente al restauro di questo viso con una bella doccia.

Sono le quindici e sono spaparanzata sul divano con un bel po' di gelato, quando mi arriva un messaggio di Chelsea.

Chels: "....."

Io: " ??"

Chels: " :'("

Io: " -.-"

Mi sto facendo campassione da sola con questa conversazione e penso che da ora in poi parlerò solo a voce con lei.

Chels: "...."

Chels: "...."

Chels: "...."

Chele: "...."

Io: " MI DICI CHE CAZZO C'È?!"

Chels: "Avevi detto che oggi mi avresti parlato riguardo al fatto che c'è qualcosa che non va..."

Io: " Avevo detto forse. Comunque... va bene, se ci tieni tanto..."

Chels: " Dove? Quando?"

Io: "Facciamo alle 15:30 al parco?"

Chels: " Okay"

Io: "Okay"

Chels: " Ehy, smettila di flirtare con me"

Io:" A dopo"

Chels: " Ciao"

Sono al parco e di Chelsea non c'è traccia, così decido di girare un po' tra questo verde. Cammino a testa bassa fino a quando non mi scontro con qualcosa. Ma questo qualcosa parla.
"Scusami. Non stavo guardando dove andavo."
" Neanche io, siamo pari." Faccio per andarmene quando lui ricomincia a parlare.

"Piacere, io sono Edward, Ed per gli amici, anzi, per tutti. Tu sei?"

Fu in quel momento che alzai lo sguardo e mi persi nell'azzurro dei suoi occhi, azzurri, ma un azzurro mai visto prima, un azzurro che solo lui poteva avere, nessun altro, e questo lo ho capito fin da subito. E nessun altro poteva avere quel'ammasso di capelli rossi, i più spettinati che io abbia mai visto.

"Ehi se vuoi ti do una mia foto. " una risata mi risuona nelle orecchie mentre arrossisco visibilmente. Provo a cambiare discorso, ma le parole escono tremanti.
"Katie." Dico solo.
"Piacere Katie, spero di rivederti presto!"

Dalla sua voce si poteva avvertire un leggero odore di alcool. Mentre l'immagine della sera prima si fa spazio nella mia testa Chelsea si avvicina.

Decisi di non raccontarle del mio incontro con Edward, lo sentivo come una cosa personale.

E nel frattempo mi ricordai di cosa dovevo parlare alla mia amica, e quel poco di sorriso che avevo sul viso scomparì all'istante. Provai a iniziare a spiegare ma lei mi precedette centrando subito il punto.

"Come stanno i tuoi? È da un po' che non vedo tuo padre."

" È di questo che dovevo parlarti." Le parole escono sottili, quasi come se una piuma potesse rompere l'equilibrio tra me e la mia voce.

" Cosa è successo ai tuoi?" Aveva capito subito.

"A mia mamma niente."

" Katie mi stai lasciato sulle spine... A tuo padre è capitato qualcosa? È per questo che sei così triste?"

" Oh a mio padre non è capitato qualcosa, gli è capitato qualcuno...."

Sentivo gli occhi inumidirsi è una lacrima era già sul punto di rigare la mia guancia, arrivando sino alla bocca, e Chelsea se ne era accorta.

Lui ha cambiato tutto (suspended)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora