Товарный вагон

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Товарный вагон
_ Freight car




Sergeant Barnes?

*snap*

*snap*

*snap*

Sergeant Barnes?



*zot*

Товарный вагон

*zot*



Bucky freme sul posto a bordo del binario, la mano di sua madre fermamente arpionata alla propria spalla per impedirgli di scappare ed essere schiacciato dalla calca di persone che affollano la stazione, mentre la voce di Rebecca fa breccia in mezzo alla cacofonia di rumori solo per lamentarsi del frastuono, tappandosi le orecchie seguendo l'esempio di Steve, il quale si schiaccia ancor di più contro la gonna di Winnifred, vagamente spaventato dai giganti che corrono loro affianco urlando al conducente del treno di non partire senza di loro – come se le grida facciano davvero la differenza, invece di venire tranquillamente coperte dai cigolio ed il clangore delle carrozze sui binari.

La carrozza trainante lancia uno stridio di freni allucinante quando entra finalmente in stazione, costringendo Bucky a coprirsi le orecchie con le mani mentre conta i vagoni merci e le carrozze passeggeri, stringendo gli occhi sforzandosi di distinguere i volti delle persone a bordo nella speranza di intravedere il viso di George prima del tempo.

Saltella sulle punte dei piedi sfuggendo alla presa di sua madre, venendo travolto dalla calca di gente che scende dal treno di fretta, carichi di bagagli e sguardi confusi di chi cerca qualcuno tra la folla fino ad aprirsi in un sorriso iniziando a sbracciarsi quando avvistano l'interessato – suo padre non è uno tra questi, non lo è per indole e formazione, prediligendo un approccio più silenzioso per farsi notare, cogliendo di sorpresa loro madre alle spalle facendola piroettare sul posto prima di scoccarle un lungo bacio volto a ripagarla per tutti i mesi di attesa trascorsi in servizio, raccogliendo i versi fintamente disgustati dei figli.

Bucky, a differenza di Steve e Rebecca che si sono attaccati alle gambe di suo padre per salutarlo e farsi prendere in braccio, sbatte i tacchi delle scarpe e si appresta a ricambiare il saluto militare, rispondendo con un cenno del capo secco e convinto quando George si abbassa sui talloni e gli chiede se "l'uomo di casa" ha svolto diligentemente il proprio dovere di fratello maggiore, sciogliendosi in un sorriso e scompigliandogli i capelli prima di trascinarselo contro per un abbraccio stronca-fiato... e Bucky non può fare a meno di mantenere la stretta più del dovuto fino a quando George non si schiarisce la voce, consapevole che la durata della licenza non sia eterna, che due settimane non sono niente in confronto alle sei di separazione.

Rebecca scoppia in lacrime esattamente quattordici giorni dopo, incassando la testa contro la curva del collo di Steve mentre loro madre finisce di sistemare il nodo alla cravatta di loro padre con inguaribile pignoleria ed immancabile rassegnazione, sciorinando in fretta la sequela di raccomandazioni dell'ultimo minuto prima di sollevarsi sulle punte e salutare George con un bacio – ormai è routine, nonostante Bucky continui a chiedersi perché faccia sempre così male vedere suo padre andare via, giurando per l'ennesima volta di badare a Rebecca e di renderlo fiero comportandosi da bravo "uomo di casa".

Cavia n 32557Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora