《6》

5 0 0
                                    

Non so esattamente perchè ho fatto quel gesto o quale coraggio io abbia avuto, so solo che mi andava di sentirlo vicino e l'ho fatto, senza pensarci due volte.

La vicinanza in mare ha acceso qualcosa dentro di me, non posso negare che esteticamente mi piace da impazzire. A chi non piacerebbe un tipo come lui?

Voglio sentire la sua pelle sulla mia, le sue dita lunghe che scorrono su di me e se devo fare io il primo passo, sono disposta a farlo.

Sono appoggiata al suo petto, chiudo gli occhi perché la luce del sole é fastidiosa e sposto i capelli sulla spalla sinistra.

Con la mano destra giocherello con il piercing all'ombelico, una pazzia che ho fatto di nascosto dai miei genitori a 15 anni e quando l'hanno scoperto mi é costata due mesi di punizione.

La mano di Lorenzo si appoggia delicatamente sulla mia spalla facendo movimenti circolari che mi mandano in estasi.

Il suo tocco leggero é paradisiaco.

Sposta la sua mano sulla mia guancia destra e mi sfiora le labbra, ma subito le allontana non sapendo come io possa reagire.

Prendo la sua mano e la riavvicino alla mia bocca, su cui poso un bacio sulle sue dita, un leggero tocco ma sono certa che lui l'abbia sentito.

-Che fate stasera?- mi domanda.
-Non lo so, non abbiamo deciso nulla.-ed in effetti é così, ieri sera appena siamo tornate a casa eravamo tutte molto stanche e siamo andate subito a dormire. Stamattina, invece, appena ci siamo svegliate ci siamo preparate per andare al mare senza discutere su ciò che volevamo fare in serata.
-Ti ricordo che tu hai ancora una dormita da scontare a casa mia.- e con la mente torno alla sua proposta di ieri sera.
-Non potrei mai dimenticarmene.- lo prendo in giro ridacchiando.

Improvvisamente mi ricordo di non aver scritto a mamma e immagino già di trovare le sue cento chiamate, dunque mi alzo dal petto di Lorenzo, ma a lui evidentemente questo gesto non piace e delicatamente mi fa riappoggiare su di esso.

-Devo chiamare mia mamma, non mi sono fatta sentire e già immagino le sue sgridate.- mi giustifico.
Lui ride. -Torni qui dopo?-
-Si certo, vado solo a prendere il telefono dalla borsa, arrivo subito.-

Raggiungo il nostro ombrellone e vedo Alessia e Alessandro baciarsi, improvvisamente mi sento di troppo.
Tossicchio per farmi notare e loro si girano verso di me, allontanandosi di scatto.

-Tranquilli continuate pure, ero venuta solo a prendere il telefono.- ridacchio.
Alessandro annuisce mentre Alessia é diventata color pomodoro.

Torno da Lorenzo, ancora sdraiato sul lettino, ma allarga le gambe per farmi sdraiare fra di lui quando mi vede.
Mi faccio una coda alta, un po' disordinata, ma essendoci un leggero venticello mi danno fastidio i capelli che si appoggiano sul viso.
Non mi sdraio ma resto comunque seduta accanto a lui.
Compongo il numero di mamma e dopo tre squilli inizia a strillare, come prevedevo.
-Signorina, io e tuo papà eravamo stati chiari, dovevamo sentirci ogni giorno e tu invece sei sparita da ieri pomeriggio!- urla.

Alzo gli occhi al cielo. -Si mamma, hai ragione, ho sbagliato. Non capiterà più. Scusa.- mi giustifico.

Sento Lorenzo dietro di me ridacchiare, allora mi giro e mi sorride.

É bellissimo.

Mi giro di nuovo e continuo a parlare con mamma quando due labbra si posano sulla mia schiena, fra le scapole.
Il mio corpo si riempie di brividi.

Appoggia la mano sinistra sulla mia coscia, che ora sono intrecciate fra loro.
D'istinto poso la mia mano sulla sua e lui incrocia le nostre dita.

Si avvicina e mi dà un bacio sul collo, non riesco a trattenermi e un sospiro esce dalle mie labbra.

-Mi hai sentito Beatrice?- mi dice mia mamma dall'altra parte del telefono.
-Si, mamma.- mento.
-Bene, allora ricordati di fargli gli auguri domani.- ops a chi?
-Mamma ora vado che Martina mi sta chiamando, ci sentiamo dopo.- mento di nuovo.
-Va bene, salutami tutte e fate le brave.- sorrido e chiudo la chiamata.

Mi riappoggio al petto di Lorenzo, dal momento che anche lui ora si é sdraiato. Poggia la mano sulla mia pancia e la mia raggiunge la sua.

Mi posa un bacio sulla testa.
-Quindi, state facendo le brave come ha detto tua mamma?- avrà sentito la chiamata, dato che mia madre non parla al telefono ma urla.
Ridacchio e mi sdraio meglio su di lui.

Cosa stiamo facendo Lorenzo?

La mia estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora