《14》

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Lorenzo's pov

Ci siamo addormentati abbracciati che erano quasi le sei.
Non ho mai dormito meglio in vita mia, la notte migliore in quasi 21 anni di vita.

Quando apro gli occhi noto che sono le 12:09 e il mio pistacchio dorme ancora beatamente.

Mi dirigo in cucina con l'intento di preparare la colazione per entrambi ma noto subito il mio amico seduto al tavolo della mia cucina mentre beve il caffè.

-Buongiorno Lore, non mi ricordo come ci sono finito a casa tua, ma grazie per l'ospitalità-.
-Non urlare, Bea sta dormendo.-
-B..bea?- prosegue -ha dormito qui?-
Confermo con un sorriso fin troppo evidente che infatti non sfugge al mio amico.
-Oddio, avete scopato! Grandissimo bomber, com'é?-
Lo fulmino con uno sguardo -non parlare così di lei, e per la cronaca, non ti dirò un cazzo quindi termina pure i tuoi pensieri e le tue domande.-
-Aia, e da quando questo? Abbiamo sempre parlato delle nostre scopate. La piccola torinese ti ha rubato il cuoricino, amico?!- mi prende in giro, ma non ha capito che io sono dannatamente serio e lui non saprà nulla sulla miglior notte della mia vita.
-Tu pensa a te stesso che a noi due ci penso io, anzi quando te ne vai da casa mia?-
-Ahh però, ti prepari al secondo round allora.-

Alzo gli occhi al cielo, ora lo prendo a calci in culo.
-Comunque tranquillo, ora me ne vado e grazie anche per la colazione.-
-Figurati, stronzo. Gli altri sono al mare?- domando.
-Non so, ora vado a casa a farmi una doccia e poi sento Alessandro o Luca.-

_°_°_°_

Andrea é andato via da 10 minuti e io sono con la spalla appoggiato allo stipite della porta di camera mia a fissare la meraviglia che dorme fra le mie lenzuola.
Visto da fuori forse sembro anche inquietante, ma i miei occhi esprimono altro.
Sento che qualcosa sta cambiando fra noi, che il mio piccolo pistacchio si sta insinuando fin sotto le ossa e ho paura.
Ho paura di tutto, perché questa é solo una calma apparente.
Io e lei abbiamo troppi problemi per stare insieme, primo fra tutto la città in cui abitiamo non é la stessa, anzi si trovano agli opposti della nazione.

Non voglio farmi prendere dalla malinconia e mentre lei dorme ancora beata io scendo di casa a prenderle la colazione.

Il bar sotto casa mia fa delle brioche strepitose e sono sicuro che al mio piccolo ghiro piaceranno da matti.

Sono le 14:32 quando finalmente apre gli occhi, temevo dormisse tutta la giornata.

-Se l'attività fisica di ieri sera ti ha stancato così tanto forse non dovremmo più farla, altrimenti ti perdi tutte le giornate qui.- ovviamente scherzo perché è fuori discussione che io e lei non ripeteremo una notte come la scorsa.

-Perché?- domanda ancora addormentata mentre sposta le lenzuola mostrandomi il suo corpo coperto solo dalla mia maglia che le arriva fino a metà coscia.

-É già pomeriggio, saranno tutti al mare.- le comunico.

Lei alza le spalle, scende dal letto e si avvicina a me. Si mette in punta di piede e mi bacia.

Dio, un buongiorno così lo voglio ogni mattina!

Le mie mani raggiungono subito il suo culo e le sue tette contro il mio petto mi fanno capire che non indossa il reggiseno, ma non solo io lo percepisco, anche il mio amico là sotto ne é estremamente felice.

-Torna a letto, guarda che ti porto.- le dico.
Lei fa come le ho detto e la raggiungo con una brioche esageratamente piena di Nutella e una spremuta d'arancia.

-Forse sarebbe più indicato un pranzo a quest'ora ma io pensavo ti alzassi prima dunque..- non mi fa nemmeno terminare la frase che si avventa su di me, che nel frattempo ho raggiunto il mio letto.

Poggia il sacchetto contenente la brioche sul letto e mi riempie di baci.

-Assolutamente il buongiorno migliore della mia vita, ma pistacchio, non prenderci l'abitudine della colazione a letto. Come si dice, donna avvisata mezza salvata!- sussurro scherzosamente sulle sue labbra.

-Allora tu non prenderci l'abitudine a passare le notti come la scorsa.-

-Beh se questo é il compromesso, ti prometto una teglia di brioche fresche ogni mattina.-

Mi piace da matti questa nostra complicità, questo modo di scherzare, perché in fondo il tempo passato con lei é bello a prescindere di quel che si fa. Più mi fa sorridere, più impazzisco per lei.

Si allunga per prendere il sacchetto con la brioche e sempre seduta a cavalcioni su di me inizia a mangiarlo.
Passa la lingua sulle sue labbra quando sente di essersi un pochino macchiata con il ripieno e a me quel gesto fa letteralmente impazzire.

-Attenta a ciò che fai, non mi prendo la responsabilità sulle conseguenze.- la avverto.
Intuisce subito ciò che intendo, e da provocatrice nata, prosegue con quella tortura per me e il mio amico dei piani bassi.

-Andiamo al mare dopo?- mi domanda.
-Se vuoi, certo.-
-Allora passiamo da casa che prendo un costume. Le ragazze e i ragazzi sono già lì?-
-Si, me l'ha detto prima Luca. Manchiamo solo noi e Martina perché oggi andava a trovare una sua cugina fuori paese.-
-Ahh già, ricordo che ieri ci avesse informato.-

Termina la sua brioche e si avvicina lasciva per lasciarmi un bacio, strusciando le nostre intimità.
Da buona stronza qual é, però, si alza lasciandomi con una bella erezione in vista.
-Ma dove vai pistacchio? Prima provochi e poi mi lasci così?- domando fingendomi arrabbiato.
-Muoviti macho, prima andiamo in spiaggia, prima torniamo a casa per replicare la serata di ieri!- urla mentre si dirige in bagno mostrandomi il culo dal momento che ha lasciato la mia maglia sul letto per farsi una doccia.

Se ha come obiettivo farmi impazzire può considerarlo raggiunto.

La mia estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora