Don't Wanna Forget

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Courtney's pov
Passammo la serata a chiacchierare e poi venne la parte peggiore: la fine. Sarei dovuta rimanere a casa di Bridgette, come avevo detto a mia madre.

Quello stupido- meglio dire questo perché ciò che mi passa per la mente dovrebbe essere censurato anche per i più grandi- era venuto vicino a me alla fine e continuava a fissarmi bevendo il suo drink.

<Che vuoi?> domandai scocciata.
<Sai cosa voglio> disse sorridendo.
<Pensavo mi odiassi> risposi squadrandolo per bene.
<Ed è così. Ricorda: mai mischiare i sentimenti col piacere> disse sorridendo maliziosamente.
<E così sarei un oggetto? Usa e getta?> chiesi incrociando le braccia al petto e inarcando un sopracciglio.
<Non necessariamente. Charlotte sarà felice di sapere che sua figlia le ha mentito, è venuta a questa festa, conciata in questo modo> disse stringendo la mia gonna.

Gli presi il braccio e glielo lanciai via dal mio vestito, non doveva permettersi di toccarmi.

<Hai vinto. Quando?> domandai cercando di non incrociare il suo sguardo col mio.
<Stasera stessa> disse lasciando cadere il bicchiere a terra.
<Ma io dovrei stare da Bridgette> replicai arrabbiata.
<Sai le condizioni> rispose continuando ad essere freddo e deciso.

Lo presi per un braccio e lo trascinai dietro la casa di Geoff, dove non c'era nessuno.
<Lo sai che se ci beccano, ci fanno fuori?> dissi urlando.
<E allora? Char e Willy non lo sapranno mai> disse abbassandomi la spallina del top nero che mi aveva prestato Gwen.
<Vuoi farlo qui?> domandai nervosa.

Non mi rispose. Cominciò a lasciarmi dei leggeri baci sul collo ed io stavo lì, ferma, sperando che il suo ricatto finisse prima. Mi stava praticamente insegnando a non disubbidire a mia madre. Era una strana sensazione, mai provata prima, ma, in realtà, in fondo, molto in fondo, quasi mi piaceva.

Chiusi gli occhi provando a non pensare a ciò che stavamo facendo e provando a godermi il calore delle sue labbra sulla mia pelle. All'improvviso sentii le sue labbra staccarsi ed aprii gli occhi lentamente vedendo un certo sorriso sul suo volto.
<Vedo che alla fine ti è piaciuto>
Mi allontanai di scatto da lui e strinsi i pugni guardandolo male.
<Ti piacerebbe> dissi arrabbiata andandomene.

Raggiunsi Bridgette e le dissi di andare a casa ma non mi avrebbe lasciata in pace tanto facilmente.
<Allora, che avete fatto?> disse colpendomi col gomito.
<Chi?> domandai guardando fuori al finestrino della sua macchina.
<Tu e Duncan> disse non guardandomi solo perché doveva guardare la strada per guidare.
<Nulla. Cosa ti salta in mente!?> la rimproverai.

La migliore difesa è l'attacco. Dovevo mostrarmi arrabbiata e offesa dalla sua domanda e così la piccola e dolce Bridgette si sarebbe sentita in colpa e mi avrebbe lasciata in pace.

Infatti, non replicò e continuò a guardare la strada. Non viveva tanto distante da Geoff ma a quell'ora era meglio andare in macchina. Non avrei mai lasciato guidare Gwen, lei è una che beve assai, Bri, al contrario, odia bere qualsiasi cosa che non sia acqua.

Ormai eravamo quasi arrivate. Lontane da quella casa, lontane da quei ricordi. Anche se, una parte di me, non voleva dimenticare.

angolo autrice

angolo autrice eliminato per ansia

adiós,
me voy a mexico

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