Ben tornato mister!

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I due giorni passarono così in fretta, che in un men che non si dica eravamo di nuovo in sala riunioni a fare l'appello della squadra invincibile. La Chrono Stone del signor Evans iniziò a volarci intorno.

-Riuscite a crederci? Dopo tante peripezie e viaggi nel tempo, siamo riusciti a radunare tutti e undici i migliori giocatori della storia e si trovano in questa stanza.- Ci guardammo gli uni con gli altri. Era davvero strano sentir dire una cosa del genere, eppure era tutto vero. Eccoci qui, ad un passo da quella che sarebbe stata la partita che avrebbe segnato il destino dell'umanità.

-Fermi.- Jade si avvicinò alle ragazze con fare sospettoso, poi continuò: -Siamo sicuri di non aver saltato nessuno? Può capitare.

-Ragazze ci siamo tutti, siamo più che sicuri.- Tentò inutilmente di rassicurarle Ryoma. Ignorando totalmente le parola del centrocampista, cominciarono a contarci:

-Uno, Riccardo Di Rigo, miximizzato con Oda Nobunaga. Due, Gabriel Garcia, miximizzato con Giovanna D'Arco. Tre, Sol Daystar, miximizzato con Zhuge Liang. Quattro, Jean-Pierre Lapin, miximizzato con Liu Bei. Cinque, Ryoma Nishiki, miximizzato con Ryoma Sakamoto. Sei, Victor Blade, miximizzato con Soji Okita. Sette, Sor, miximizzato con quetzalcoatlo. Otto, Fey Rune, miximizzato con Big. Nove, Golide Lemmon, miximizzata con la Regina dei Draghi. Dieci, Arion Sherwind, miximizzato con Re Artù. E per finire, undici, Alexandra Wolf, miximizzata con Peter Pan. Sì, ci sono tutti!- Esultammo tutti insieme, scoppiando a ridere nel mentre. Per quanto fosse strano dai noi era diventata quasi un'abitudine. 

-Ragazzi calma, prima di tutto abbiamo un'altra cosa importante di cui discutere. Il nome della squadra.- Disse Wonderbot prendendo parola. Io risposi prontamente:

-In che senso scusa?

-Non vi chiameremo la Squadra Invincibile, I migliori della storia, per tutto il tempo, perciò avrei in mente ...

-Sarete una squadra che viaggia attraverso il tempo come una tempesta, una Chrono Storm! Ecco il vostro nome.- Ad interrompere l'orso fu il signor Evans, che ovviamente non poteva attendere per prendere parola. L'altro, come c'era d'aspettarsi, ci rimase malissimo. Le nostre risate vennero, però, interrotte dal Presidente Todo e dall'allenatore Guile. Il secondo si avvicinò a noi e porse ad Arion una scatola, contenente degli auricolari.

-Tranne Fey ed Alexandra, dovrete indossarli tutti. Non possiamo permettere che usino nuovamente i loro poteri, ma se dovesse accadere questa volta saremo pronti. Questi oggetti che vedete bloccheranno le onde, impedendo che raggiungano il vostro cervello.

-Non credo che Simeon ricorrerebbe a tali mezzucci, non per la finale.- Intervenne Fey. Ero d'accordo con lui, ma preferivo evitare di esternare eccessivamente le mie opinioni di fronte ai membri dell'El Dorado.

-Può essere, però è meglio evitare sorprese indesiderate. Comunque è arrivato il momento di nominare l'allenatore della Chrono Storm.- Todo salì sul palco, come se dovesse fare un annuncio a tutta la nazione. Si schiarì la gola, ma nel momento in cui stava per prendere parola, il professor Criptix comparve alle nostre spalle dicendo:

-Fey, è tutto pronto per quello che mi avevi chiesto.

-Ottimo professore!

-Di cosa state parlando?- Domandai curiosa. Quando un genio del suo calibro voleva proporci una nuova invenzione, ero sempre ben disposta ad ammirarla.

-Ho progettato una macchina in grado di far tornare le Chrono Stone alla loro forma originaria.

-Forte!- Rispondemmo tutti in coro. Quell'uomo era sempre pieno di sorprese.

Qualche minuto più tardi, l'aggeggio era stato portato dove ci trovavamo, pronto per esser azionato. Mi chiedevo solamente su cosa, o per meglio dire chi, l'avrebbero voluta testare. Il ragazzo dai capelli verde-acqua fece un passo avanti, posizionando una pietra su un piedistallo. Era quella dove era stato intrappolato l'allenatore Evans! Come faceva ad averla Fey? Le ultime notizie la riportavano nelle mani della New Gen.

-Vi devo confessare che andandomene l'ho portata via con me. Non vi ho detto nulla, perché non sapevo se il professore sarebbe riuscito a riportarlo alla sua forma originaria in tempo per la partita.- Dovevo ammettere che stavo iniziando ad apprezzare sempre di più le idee alla Rune, ogni volta risultavano sempre molto interessanti. Lo scienziato attivò la macchina, però dopo alcuni instanti non accadde nulla.

-Siamo sicuri che funzioni questo coso?- Chiese Jade tirando un calcio alle apparecchiature. Comparve sul monitor la scritta allarme, temevo che la nostra manager ne avesse combinata una delle sue come al solito. Era una ragazza davvero impaziente. Esattamente come avevo immaginato, avvenne una sorta d'esplosione, che ci scaraventò a terra. Quando il fumo si diradò, guardammo tutti preoccupati in direzione della macchina oramai distrutta. Una sagoma scura comparve all'orizzonte. Senza rendermene conto, sul mio viso apparve un sorriso. Era tornato, Mark Evans era tornato da noi. 

-Allonatore Evans è tornato appena in tempo per guidarci in questa partita decisiva.- Disse Riccardo. Era da tempo che non lo vedevo così contento. 

-Siete sicuri?- Domandò lui guardando i mister Blaze e Sharp. Fu il primo a rispondere, venendo poi seguito dall'altro.

-Mettiamola così, in questa partita trionferà la squadra che sarà più decisa a vincere.

-Contiamo su di te Mark.

-Ragazzi.- Si rivolse poi a noi. -È da tanto che non giochiamo più insieme e sono molto felice di poter tornare a farlo. Forza vinciamo il torneo!

-Sì!

Angolo Autrice

Questo capitolo è più corto degli altri, ma solo perché voglio tenere il meglio per il finale, che molto probabilmente arriverà domani.

Un amore fuori dal tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora