Parte 2; La prima impressione

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Erano appena usciti dalla villa di Shinobu, quando l'uomo in divisa le parlò:

<< Hanaki, giusto? >> << Si, signor ... >> rispose Hanaki. << Non serve che lei sappia il mio nome, Hanaki-sun >> fece l'uomo. Sembrava avesse paura di Hanaki, come se potesse attaccargli un morso da un momento all'altro. Si fermò un secondo, ed appoggiò la ragazza per terra. Aprì un marsupio che teneva su uno dei due fianchi, e tirò fuori da esso una corda di bambù; << A-adesso, Hanaki-sun, se gentilmente unisce le mani, c-così posso ... >> << Legarmi? >> Indovinò Hanaki.

L'uomo adesso sembrava ancora più spaventato, ed anche se faceva parte della squadra di soccorso, in quel momento sembrava la primissima missione della sua intera carriera. << Unisci subito le mani ho detto !!! >> l'uomo aveva improvvisamente cambiato modo di approcciarsi ad Hanaki, come se la sua vita fosse in pericolo.

" D'accordo che non sono del tutto umano, e quindi potresti provare un po 'di diffidenza o d'inquietudine nello starmi vicino, ma così mi sembra esagerato " pensò Hanaki; " per me questo ha problemi ... ". La ragazza, guardandolo negli occhi, gli diede i suoi polsi senza battere ciglio, e l'uomo la legò in fretta e furia. Se la ricaricò di nuovo in spalla, stavolta con meno accortezza, e proseguì a correre. Dalla sua espressione, sembrava avesse ucciso uno dei demoni più forti al mondo. << Sappi che mi sarei fatta legare anche se non cambiavi tono di voce con me, signore. >> disse Hanaki a quello che la portava sulle spalle. Il signore impallidì improvvisamente.

Corsero per altri dieci minuti, fino ad arrivare in un giardino di una grande casa, anzi, grandissima casa, che si estendeva per larghezza. I passaggi per camminare erano accanto a splendide siepi con dei bonsai ben curati, e le stradine erano coperte da sassolini bianchi. La corsa rallentò progressivamente, fino a diventare una semplice camminata. << Ora mi ascolti, Hanaki-sun, svoltato questo angolo, ci ritroveremo di fronte ai pilastri, quindi non si azzardi a farmi fare brutta figura >> disse scortesemente l'uomo, rivolgendosi alla ragazza. Hanaki era molto in ansia, non solo perché sarebbe stata giudicata da delle persone di così alto rango, ma anche perché avrebbe dovuto raccontare tutta la sua vita fino ad allora, e diciamo che a lei non piaceva parlare dei suoi affari privati.

Girato l'angolo, uno scenario sia ansioso che emozionante si presentò davanti a lei; erano tutti in fila, meno che Shinobu ed uno di loro, il quale era accasciato sopra il ramo di un'albero. Girarono tutti il ​​volto verso Hanaki e l'uomo che la trasportava. Tutti i pilastri avevano l'attenzione concentrata su quella ragazza dai lunghi capelli viola sporco ed i suoi grandi occhi neri.

<< Buon pomeriggio, signori pilastri. Ho portato, come richiesto dalla signora Shinobu, la ragazza che dovrà essere sottoposta al processo. >> fece il membro della squadra di soccorso, appoggiando per terra Hanaki, procurandole una fitta al polmone sinistro: << Inoltre, la vostra collega mi ha chiesto di comunicarvi che sarà qui a breve per decidere le sorti di questa ragazza >>
continuò, puntando il dito alla testa di lei.

<< Grazie mille per il tuo lavoro svolto! Ti puoi ritirare adesso! >> a parlare fu Kyojuro Rengoku, il pilastro al centro della fila. La sua voce era davvero forte e squillante, era impossibile non sentirlo.
<< A-allora me ne vado ... con permesso ... >> disse l'uomo, inchinandosi davanti a tutti i pilastri, per poi correre via da dove era venuto, abbandonando Hanaki per terra davanti a tutti i suoi superiori. Tutto ciò le metteva molta ansia, odiava essere sotto i riflettori.

<< Quindi, tu saresti ... >>
<< Hanaki Uminasa, Rengoku-san ... >> alla risposta della "deputata" il pilastro delle fiamme incrociò le braccia.
<< Voi che ne pensate? >> domandò.

Demon Slayer; lo sono per metà (Zenitsu x you,&quot; personal oc&quot;)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora