kageyama

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pov Kageyama
Non sapevo bene perché, ma in quel momento avrei abbracciato forte quel fagiolo gay e disperato. provai anche a chiedergli se gli piaceva qualche ragazzo della scuola. Mi ha risposto che uno c'era, ma che essendo etero, non lo avrebbe mai considerato. Nonostantr questo, non mi ha voluto dire il nome...ed io che stavo iniziando ad interessarmi.
Mi disse di non farne parola in giro. Ero contrario a non dirlo alla squadra, ed infatti lo convinsi almeno in questo, ma la madre era la persona che non avrebbe mai dovuto sapere.
Quando lo disse alla squadra ci fu solo un gran fracasso di complimenti e auguri e per un attimo mi parve di vedere hinata sorridere per davvero. Ma mi sbagliavo.
Quella sera non poteva ancora rimanere, e a me non andava giù. Volevo passare la serata con lui ora che la mia ex mi ha lasciato per non so bene quale motivo,fattosta che non mi dispiace essere libero dalla presa.

Prima di andarmene vidi Asahi e nishinoya assieme ad hinata, e non so bene perché,ma qualcosa dentro di me mi spinse ad andare da loro e aggiungermi alla conversazione, ma appena si accorsero della mia presenza, cambiarono discorso.
Non ho mai davvero provato una sensazione dentro di me, ma credo sia gelosia.
Insomma, perché a me determinate cose non le dice nonostante io sia il suo migliore amico...

Gelosia o no, decisi di prendere la borsa e correre verso casa.
Nessuno mi rincorse, come se ci sperassi.
Dentro di me un desiderio era sepolto sotto gli altri, il desiderio di avere hinata tutto per me. Ero così attratto da quel carattere che certe volte mi capitava di pensare a quanto fosse bello nel suo genere. Anche se lo pensavo io non avrei mai ammesso che quei sentimenti che io ritenevo amicizia non erano tali.
Nonostante i miei pensieri, nonostante il cuore a pezzi nel petto riesco a stare in piedi e arrivo a casa.

Poi, quello che trovo, è davvero lo spettacolo migliore della giornata. Mia sorella stava con le sue amiche in salotto quindi non mi avrebbe disturbato come al solito, mentre mia madre era fuori. In pratica avrei fatto quello che volevo.
Così chiamo un amico...Kuroo

-oi kuroo-
-oya oya oya! Kageyama! allora, come mai questa strana chiamata?-
-vorrei che venissi a casa mia. Se vuoi porta anche kenma-
-va bene! tranquillo arriviamo-

Arrivarono e li feci entrare. Non volevo altro che la presenza di due innamorati per capire che cosa dovevo accettare di me, che cosa significava esprimere sentimenti per una persona del proprio sesso...

-allora, non me lo hai mai detto kuroo, ma come vi siete messi assieme?-
-non è poi una grande storia. A me piaceva kenma ormai da un po', diciamo che gli ho chiesto di uscire, lui mi ha detto di si, abbiamo stranamente fatto conversazione e poi gli ho detto il motivo per cui lo avevo invitato, lui mi ha detto che il mio valore era pari a quello di un gioco per lui, e li ho capito di essere davvero importante, così l'ho baciato e ha ricambiato e ora siamo qui-

Chissà se io valgo per hinata

-e...la vostra prima volta?-
-beh, bella.-
-kuroo magari per te! la prima volta eri inesperto e mi hai fatto un po male.-

Ma come? un po'? quanto un po'?
E perché mi faccio questo stupidi problemi! io non sono gay!

ma il problema non è essere gay o no, il problema è hinata. Cazzo, spero che non mi abbia fregato.

-ma alla fine questa relazione funziona?-
-certo, ti pare? Facciamo l'amore spesso, ci baciamo e ci facciamo regali-
-bello...-
-e a te? la tua manager?-
-fottuto in pieno! ci siamo lasciati-
-scusa e perché sei felice?-si intromette kenma

Io? felice? ma dove! Il mio cuore era a pezzi

-ma dove?! Sto malissimo-
-a me non sembra, kageyama! -
-Kuroo non ti ci mettere pure te! sai bene che io sto male-
-mi aspettavo comunque qualche fazzoletto con le lacrime sparso in giro-
-non sono il tipo.-

Kenma aveva preso a giocare, kuroo aveva chiuso la bocca.

-beh...noi andiamo-
-come? già?-
-si diciamo che devo fare una cosa-
- ah, capito. a un bel giorno allora-

E saluto la coppietta. Vorrei tanto che io e hinata fossimo così. Nemmeno mi rendo conto di averlo pensato che mi do due ceffoni in testa
-hinata non è per te-
ripeto e ripeto, ma non c'è una volta in cui poi mi correggo e penso "hinata è un gay single, ci puoi provare".
Questo ultimo pensiero si fa strada tra i miei altri pensieri per poi non permettere ai miei occhi di chiudersi, e la mattina dopo mi sveglio intontito, ma so bene che nella mia testa e nel mio cuore rimbomba un nome che conosco:Hinata.
perché?
Nemmeno io lo so di per certo, fattosta che nel caso, è solo amicizia.

~𝓬𝓻𝓮𝓭𝓸 𝓭𝓲 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓽𝓲~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora