hinata

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Pov hinata.
Tendou era sempre disponibile quando c'era bisogno di aiuto, solo che i nostri telefoni erano ben che andati. Li avevano spaccati.
L'unica persona con cui potevo avere contatto era mia madre per rassicurarla.
Era rischioso dirle tutto in chiamata ma ci tengo troppo alla mia vita come anche a quella di kageyama.
Come sempre chiamai mia madre dal telefono di Osamu. Osamu registrava le chiamate, ma a questo ci avremmo pensato dopo. Osamu e atsumu ci lasciavano un po' di privacy quando parlavamo a telefono.

-Ciao mamma, stai bene?-
-Si sto bene. Tu?-
-certo mamma-
-Sicuro? Ti sento un po' giù-
-No mamma. Allora ora ti spiego. Ci hanno rapiti, a me e il mio ragazzo, chiama tendou al numero che già hai, digli che hinata ha un emergenza rossa, ti prego, ne abbiamo bisogno. ora devo attaccare e devo dare il telefono a kageyama che chiamerà la madre e dirà tutto, ti prego mamma fa come ti ho detto, prima che accada il peggio-
-Va bene, lo farò-

Attaccai e cancellai subito la chiamata, registrandone un altra chiamando sempre mia madre al numero di telefono del telefono di casa che però mia madre non aveva. Registrava solo il tempo di chiamata.
Kageyama aveva sacrificato il suo tempo per il mio.

La cosa migliore fu che tendou non si fece attendere. prima che i due pazzi potessero salire, tendou fece qualcosa, forse ha dovuto usare una pistola dotata di silenziatore, che ho visto solo dopo, quando ci ha tolto le manette e ci ha portati via facendoci passare davanti l'ambulanza che portava ormai senza vita i corpi dei due fratelli

-Sayonara, baka-
Disse tendou, con un sorriso alquanto inquietante.

tornammo a casa io e kageyama.
-Hinata...senti io vorrei chiederti una co-
Non gli permisi di dire niente, in quel momento volevo kageyama come non mai.
Lo baciai con foga e lo feci stendere sul letto di casa sua, gli baciai il collo e dissi, per tranquillizzarlo.
-non sono uno di quei due. Ora quelli sono solo cadaveri, fatti toccare da me, che ti amo-
Lui annui.
ricominciai a guardarlo e a baciarlo e piano scesi, gli tolsi le mutande.
Iniziai a fargli quel lavoretto sporco con le labbra, io al suo membro, lui ansiamava, continuai a farlo aiutandomi anche con le mani, poi toccò a kageyama che senza alcun tipo di ripensamento preparò l'unico buco che noi maschi abbiamo con le sue tre dita inumidite dalla mia saliva per poi scambiarle col suo membro.
Lo facemmo ed entrambi perdemmo la verginita.
Fu la cosa migliore.
La mattina dopo mi svegliai di fianco a Kageyama
-Ciao, amore mio-
-Ciao, tesoro-

~𝓬𝓻𝓮𝓭𝓸 𝓭𝓲 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓽𝓲~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora