hinata

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Pov hinata
Il campus finì come anche il tormento di noya verso Asahi. Non aveva più problemi con lui, anche se avevano deciso di andare con calma. Il che era solo un bene. Kageyama e io andavamo solo con calma, e non lo avevamo deciso, forse perché per kageyama era un campo estremamente nuovo e delicato.
io non ne facevo un problema, anche io all'inizio ero cosi. Come però kageyama aveva pensato, tutte le cose belle hanno una fine.
Atsumu più o meno verso settembre mise su un piano coi fiocchi per un assassinio degno di qualche film d'azione con trama complicata.
Tornati dal campus la nostra vita pareva la stessa di sempre fino a quando io, Kageyama e Tsukki non venimmo convocati a tokio.
Un altra volta, ma non allo stesso campus. Nel campus dove andammo, c'erano solo un paio di persone. Kuroo e bokuto. E basta. Il resto delle persone io non le conoscevo, come kageyama.

Nessuno guardava nessuno, a volte durante quei tre inutili _anche se non completamente_ Kuroo e kageyama scambiarono qualche parola, probabilmente riguardo tendou e la sua strama scenata come la sua strana confessione,pensai, ma non credevo che invece parlassero di me e kenma.
Li beccai due volte che parlavano di un appuntamento e una proposta indecente coi fiocchi, ma kenma aveva deciso di non abboccare e di prendere iniziativa pochi giorni dopo lui stesso. Abbandonai preso il discorso come tutto quello che stavo facendo. Abbandonai per un periodo la pallavolo, un periodo che durò solo 3 giorni, e dissi semplicemente che avevo avuto un raffreddore.
Il motivo? Volevo fare qualcosa di più con kageyama e volevo essere tranquillo, ma non potevo.

Osamu, ovvero il fratello di atsumu, mi aveva ricontattato. Un pomeriggio caldo, proprio mentre ero a casa di kageyama.
"hei"
"osamu, quanto tempo. Come stai?"
"Bene tu?"
"bene."
"dimmi, come te la passi con kageyama?"
"Bene. Invece tu, come ti va la vita?!"
"benissimo anzi. Solo vorrei vederti, insomma è da un po che vorrei vederti. Siamo amici, e gli amici si vedono"
"certo, può venire anche kageyama?"
"Si certo. Ci vediamo domani"
"Si a domani"

Era durata davvero poco, come sempre. Niente emoj o qualcosa che comunicasse emozioni ed ora che ci pensavo bene, le poche volte che lo avevo visto sorridere o ridere di gusto era quando il fratello doveva abbassarsi al suo cospetto. Quindi quando Atsumu perdeva e di brutto, una delle loro discussioni.
Era uno squilibriato anche lui, ma non lo seppi fino a quando non ci incontrammo.

~𝓬𝓻𝓮𝓭𝓸 𝓭𝓲 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓽𝓲~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora