Il contatto con il corpo di Noah mi incendiò, provocando uno sfarfallio nel mio stomaco.
Oddio, finalmente.
Mi sembrava di aver atteso quel momento per un tempo infinito e quasi stentavo a credere che stesse accadendo davvero.
Allacciai le braccia al suo collo e mi allungai sulle punte dei piedi per approfondire il bacio, mentre la sua mano si spostava dal fianco alla schiena, cingendomi saldamente per farmi aderire al suo petto.
Senza staccarci, ci muovemmo di qualche passo fino a quando i miei fianchi sbatterono contro una superficie in legno. Allontanai le mani dal suo corpo solo per aggrapparmi ad essa e, come se mi avesse letto nella mente, Noah mi sollevò fino a farmi sedere sopra al tavolo, posizionandosi tra le mie gambe.
Successivamente, portò le mani ai lati del mio viso, facendo una leggera pressione con il pollice sulla mia guancia. Schiusi le labbra di riflesso, accogliendo la sua lingua e accarezzandola con la mia.
In quel momento potevo toccare il cielo con un dito. Mai mi era capitato di provare certe emozioni per un bacio e questo mi spaventò.
Il contatto, dapprima cauto e indeciso, sì trasformò in famelico e ciò aumentò quando intrecciai le mani nei suoi capelli, stringendoli e tirandoli appena.
Noah emise un sospiro che annientò qualsiasi mia resistenza e infilò una mano sotto al mio maglioncino, percorrendo con le dita tutta la mia spina dorsale.
Ero totalmente in balia del suo tocco, tanto che dovetti attingere a tutta la mia forza di volontà per interromperlo, non prima di aver mordicchiato il suo labbro inferiore.
Posai la fronte sulla sua, affannata e accaldata, aprendo piano gli occhi.
Quello che lessi nei suoi bruciò gli ultimi rimasugli di buonsenso che mi rimanevano e scatenò una tempesta nel mio basso ventre.
Dovevamo fermarci o sarebbe successo l'irreparabile.
Mi schiarii la voce, imbarazzata, cercando di ricompormi.
Lui sorrise maliziosamente e passò il pollice sulle mie labbra, seguendone il contorno.
Ti prego, smettila.
-Questo è un bacio- sussurrò Noah, lascivo, -Dillo al tuo amico-
Avvampai, sotto il suo sguardo bruciante di desiderio.
-Idiota- borbottai, senza riuscire a trattenere un sorriso divertito.
Non potevo credere a ciò che era appena successo, nonostante sapessi che fosse oramai impossibile mantenere le distanze tra di noi, e il fatto che continuasse a fissarmi con così tanta intensità non mi permetteva di pensare lucidamente.
-Non guardarmi così-
Noah sollevò un sopracciglio, senza smettere di sorridere.
-Va bene- mormorò infine, facendo per allontanarsi.
Lo afferrai per il colletto della camicia, riportandolo ad un palmo dal mio viso, e in uno slancio di sicurezza gli lasciai un altro bacio sulle labbra.
-Meglio se ci fermiamo- sussurrò ad occhi chiusi, per poi arretrare di qualche passo.
Era semplicemente meraviglioso, con la camicia spiegazzata dalle mie mani, i capelli scompigliati e le labbra gonfie per i nostri baci.
Mi chiedevo che aspetto dovessi avere io, accaldata com'ero.
Annuii, poggiando i piedi a terra e scendendo dal tavolo.
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Questione di Chimica
Romansa(COMPLETA) Ariel si è sempre bastata. Per lei l'amore è una cosa in più, può dare colore alla propria vita ma può anche toglierle tutta la luce di cui dispone. E a lei la luce serve davvero tanto, non è disposta a rinunciarvi. Adesso vuole solo pen...