-Capitolo 7

1.3K 55 5
                                    


Quando la ragazza bussò alla porta, nessuna risposta giunse alle sue orecchie.

Aprì piano la porta, trovando la stanza vuota di fronte a lei.

Il principe era esattamente nella stanza di fronte alla sua, insieme alla principessa Greengrass.

"Scusatemi l'intrusione, le domestiche sono delle imbranate croniche. Non vi dispiace se mangio con voi, vero?" Draco non aveva pensato al fatto che fosse entrato in camera di Astoria con addosso solo una vestaglia verde.

La mora lo osservò attentamente, stampandosi nella testa ogni minimo dettaglio di quel corpo perfetto.

"Assolutamente, entrate pure." il principe, ancora non del tutto in sé, si sedette sul bordo del letto a debita distanza dalla principessa.

"La colazione è giunta giusto pochi minuti fa, se volete potete mangiare con me." Nella testa del principessa Blaise Zabini era già diventato solo un ricordo sbiadito, come se non fosse stato il suo primo amore impossibile.

Non solo l'aveva dimenticato perché il principe la intrigava alquanto, ma soprattutto perché con il nobile Zabini non avrebbe avuto alcuna possibilità di un futuro insieme.

Il sole brillava alto nel cielo ed entrava nella stanza prepotentemente dalle tende in velluto scuro semiaperte.

"Grazie." il biondo afferrò con riluttanza una tazza intatta di pudding, mangiando dopo un momento di imbarazzo, con estrema voracità.

Rimasero entrambi in un silenzio imbarazzante e quasi doloroso per le loro menti, poi finalmente la ragazza spezzò il silenzio.

"Pensate che ci faranno sposare molto presto?" il principe quasi si strozzò con la sua stessa saliva, scosse con vigore la testa.

"Spero proprio di no." lì per lì non pensò che quella risposta avrebbe potuto ferire la principessa, cosa che invece accadde.

Lei si sarebbe perdutamente innamorata di lui, sempre che non fosse già accaduto, e lui invece avrebbe donato il suo cuore solo alla sua "non esattamente" fidanzata.

"Come si chiama la fortunata?" il principe si irrigidì di nuovo nel sentire pronunciare quelle parole.

Spostò i suoi occhi azzurri verso la luce del sole, lasciando a bocca aperta Astoria per la loro bellezza illuminati dal sole.

"Amanda Black." regina del regno di Beauxbâtons, prima donna affascinante che era passata per la testa del biondo.

Ma ovviamente, inizialmente aveva pensato a qualcun'altra... una ragazza a cui non avrebbe mai dovuto pensare.

Astoria rimase per qualche secondo interdetta: contro la principessa Black non avrebbe avuto alcuna possibilità.

Troppo inferiore in tutto, ne era consapevole persino lei che in genere era sempre molto vanitosa e piena di sé.

Sospirò, affranta dalla notizia che aveva appena ricevuto.

"Ci daranno qualche mese, ma avranno già organizzato il matrimonio in sé." la giovane osservò la reazione del ragazzo, notando i suoi occhi chiudersi in un gesto di disperazione.

"Vi dispiace non parlarne?" usò un tono tagliente, quasi con una nota di sadismo al suo interno.

"Vi dispiace andarvene?" le ci volle tutto il coraggio che possedeva in quel momento per poter pronunciare quella domanda, per di più senza far tremare la voce.

Il biondo sbatté con violenza esagerata la tazza di pudding contro il vassoio poggiato sul letto e poi uscì come una furia, con il cuore in gola e le idee sempre più confuse.

Non riusciva più a capire nulla, si sentiva estraniato da tutto e tutti, persino da se stesso.

The prince and the servantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora