-Capitolo 9

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Hermione era sul portone di ferro che il guardiano stava aprendo lentamente, quando vide la figura affaticata di sua madre raggiungerla.

Aveva il fiatone e le guance colorate di un rosso acceso per via della corsa.

La castana si allarmò immediatamente.

Poteva essere capitato qualcosa di grave a suo padre, altrimenti sua madre non si sarebbe mai precipitata così a castello.

"Mamma, cosa ci fate qui?" la riccia raggiunse sua madre allarmata, senza conoscerne il motivo preciso aveva cominciato a tremare.

"Ho chiamato il dottore, vostro padre non sta bene! Oh, no! Non sta bene!" la donna scosse la testa, non voleva credere che suo marito si fosse nuovamente ammalato gravemente, come era accaduto mesi prima.

Hermione si morse il labbro, osservò il viso addolorato della madre e una strana morsa le strinse il cuore.

Aveva paura che suo padre se ne sarebbe potuto andare lasciandole sole, non avrebbe potuto reggere un simile dolore.

"Oh, oh caro papà! Come sta? Fortunatamente siete corsa subito qui! Andiamo, andiamo mamma!" Hermione aveva il cuore in gola, quasi aveva paura che le si potesse fermare da un momento all'altro per l'ansia e la paura che stava provando.

Le due donne corsero a perdifiato verso la loro umile dimora, il dottore era giusto in procinto di andarsene quando entrarono in casa trafelate e sudate per la corsa compiuta.

Hermione osservò l'uomo con la sua immancabile valigetta, aggrottò le sopracciglia in attesa di notizie di suo padre.

"È grave... non potete far altro che tenerlo al coperto e non farlo affaticare." Il dottore infilò la giacca, sotto i ringraziamenti della donna più anziana della casa.

"Arrivederci signora Granger, arrivederci signorina." Hermione condusse il dottor Perry alla porta e lo ringraziò calorosamente altre volte prima che uscisse da casa sua.

Quando fu abbastanza lontano, chiuse la porta e si strinse nelle spalle addolorata dalla notizia che aveva appena ricevuto.

Osservò sua madre, con gli occhi pieni di lacrime e le spalle curve come non gliele aveva mai viste.

"Oh, cara siete a casa!" la voce roca e stanca dell'unico uomo di casa raggiunse a fatica le orecchie di Hermione, sia per via del tono basso che per il dolore che la ragazza stava provando in quel momento.

"Papà, come state? Volete un'altra coperta, immagino che sentirete freddo! Vi porto subito una tazza di tè e menta e la mia coperta, vedrete che starete benissimo!" Hermione si affaccendò per fare il più in fretta possibile, la cucina era molto piccola e in confronto a quella in cui aveva finito di lavorare giusto pochi minuti prima, era davvero scomoda.

Sbuffò spesso, con la fronte imperlata di sudore e le mani tremanti per la tristezza che stava provando.

Origliò la conversazione dei suoi genitori nella stanza adiacente, nonostante fosse consapevole che non avrebbe dovuto farlo.

"Cara, non avreste dovuto farla allarmare così. Siete consapevole anche voi che non è che un semplicissimo raffreddore."

"No, tesoro, lo sapete bene che non è così!" la voce della donna era concitata e addolorata, avrebbe tanto voluto che il marito non avesse torto.

"Oh cara, ma non avremmo dovuto tenere al corrente la nostra bambina delle mie condizioni di salute. Non avremmo dovuto. Oh, proprio no!" Hermione riuscì quasi a vederlo scuotere il capo dentro la sua testa, afferrò la coperta e la tazza con il tè e raggiunse i suoi vecchi nella stanza da letto.

"Papà, sapete... sapete che vi voglio molto bene, vero?" Hermione scoppiò in lacrime, abbracciando con tutta la forza che aveva le spalle del padre.

La madre la seguì in silenzio e rimasero tutti e tre abbracciati per molto tempo, con l'amore che alleggiava nell'aria di quella piccola casetta di campagna.

The prince and the servantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora