-Capitolo 1

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Quando il portone fu del tutto aperto, una ragazza esile con i capelli castani ramati, gonfi e arruffati, entrò nella Sala del Trono con un grande e imbarazzato inchino.

La ragazza aveva un sorriso appena accennato ad illuminarle il viso magro dalla carnagione abbronzata.

Draco osservò rapito quella ragazza, che lo portò indietro con la mente ad un incontro di diversi anni prima.

Non disse nulla, sia perché incapace di proferire parola, ma soprattutto perché era solo una serva ed il principe non ci avrebbe mai parlato se non fosse per chiederle qualcosa...

"Cosa ci fai qui? Avevo chiaramente ordinato che nessuno avrebbe dovuto disturbarmi questo pomeriggio." nessuna sfumatura nel tono della sua voce, un tono freddo e distaccato.

La ragazza alzò lo sguardo quasi spaventata.

Era nuova nel castello ed era sicura di aver fatto qualcosa di sbagliato, altrimenti il principe non le avrebbe mai rivolto la parola.

"Mi hanno detto di pulire la Sala del Trono per l'arrivo del Re, Vostra Altezza." abbassò immediatamente lo sguardo, incapace di reggere lo sguardo glaciale del principe.

"Allora fallo." Draco si morse la lingua, sentendosi leggermente in colpa per essere stato così duro con la ragazza, che immediatamente afferrò il secchio d'acqua e si inginocchiò sul pavimento con uno straccio in mano.

Il biondo non sapeva esattamente cosa fare, ma era certo di non voler osservare per tutto il giorno la ragazza lucidare il pavimento.

Dopo poco, ormai completamente stufo della situazione, si alzò dal trono, passò di fronte a Philip per ridacchiare sotto ai baffi dell'inchino esagerato e poi, mentre la ragazza aveva quasi finito di pulire la prima zona della sala, tirò un calcio al secchio colmo d'acqua ormai sporca.

La castana sobbalzò, leggermente infastidita da quel gesto, ma decise di non dire nulla per via del suo bisogno di un impiego.

Non poteva perdere uno dei migliori impieghi che avrebbe mai potuto permettersi e sognarsi.

"Ops... ricomincia, serva." il principe scandì bene l'ultima parola, non conoscendone neanche lui bene la motivazione.

Calpestò l'acqua con i sandali e lasciò le impronte per tutto il castello, urlando alla nuova serva di pulire tutto da sola.

Hermione aveva appena finito di lucidare il pavimento e le finestre della Sala del Trono, quando una ragazza dai capelli biondi e lisci, la stessa stralunata che l'aveva accolta quella mattina, la richiamò per farle pulire il resto del palazzo, come da ordine del principe.

La castana non poté fare a meno di sbuffare e alzare gli occhi al cielo, stanca come non mai.

Quella sala era immensa, la stanza più grande che avesse mai visto in vita sua, e di stanze ne aveva pulite assai nel corso della sua vita.

Si alzò dal pavimento indolenzita, le mani già rovinate e la schiena dolorante.

La ragazza, che aveva detto di chiamarsi Luna, le fece cenno di seguirla, con un'aria alquanto sognante e rilassata.

Hermione avrebbe tanto voluto essere come lei, ma purtroppo la sua vita non glielo permetteva.

"Non siete un po' giovane per essere la governante?" Luna non si fermò, guidò Hermione verso il corridoio in cui il principe aveva lasciato le sue impronte, poi rispose.

"Sono la figlia. Mia madre è malata, quindi cerco di fare io." poi lasciò da sola la novellina, facendola perdere nei suoi pensieri.

Si chinò nuovamente sul pavimento, osservandosi intorno per cercare di constatare per quanto tempo ancora avrebbe dovuto lavorare per quel giorno.

Il corridoio era lunghissimo, la prova lampante era la figura della giovane Luna, che ancora lo stava attraversando, nonostante fossero passati diversi minuti.

La serva sbuffò di nuovo, bagnando lo straccio per poter cominciare a pulire.

Dopo appena qualche minuto, in cui era arrivata quasi a metà di quel pavimento in marmo scuro, delle voci concitate la fecero sussultare leggermente.

Si voltò verso la fonte di esse, un gruppo di domestiche poco distanti da lì, ma non smise di lavorare: voleva tornare a casa al più presto.

"Lo avete visto?"

"Una bellezza come poche!"

"Con quei capelli biondissimi!"

"E quegli occhi color mare!Sembrano scrutarti fin dentro l'anima!"

"Ma i suoi lineamenti! Sembra un angelo!"

La riccia aggrottò leggermente le sopracciglia, il gruppo delle ragazze smise di parlare e si diresse di gran leva verso di lei.

Tutte la stavano guardando, chi con invidia e chi con ammirazione.

"Come avete fatto ad attirare l'attenzione del principe su di voi? Neanche a dire che siete bella!" a parlare fu una ragazza dai capelli scuri, lineamenti decisi e occhi scurissimi, le si potevano intravedere le pupille solamente al sole.

Hermione scosse la testa. "Farmi lavorare il doppio per voi è attirare la sua attenzione?" non aggiunse altro e proseguì con il suo lavoro, con la testa piena di tanti nuovi pensieri.

Angolo autrice

ehii!

draco fa il bad boy eh?

posto il prossimo capitolo il prima possibile!

~sun

The prince and the servantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora