𝒯𝒽𝑒 𝑅𝑒𝓊𝓃𝒾𝑜𝓃 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃

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Rimaniamo seduti a terra accanto al gabinetto per altro tempo. Lui abbracciato a me e io abbracciata alle mie gambe.
Le lacrime continuano a scendere imperterrite lungo il mio viso pallido.

Cerco di non singhiozzare per non farmi sentire da Duncan.
Ma ad un certo punto mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli occhi ancora lucidi e impregnati di lacrime.
Me le asciuga dolcemente con il pollice e l'indice della sua mano.

Il suo tocco è leggero e deciso, mi rassicura e mi fa stare bene.
Mi mancava guardare i suoi bellissimi occhi azzurri poco distanti dai miei.

Mi guarda negli occhi con uno sguardo protettivo e dolce.
Continuo a guardarlo fisso negli occhi fino a quando la mia attenzione non si sposta sulle sue labbra.

Mi avvicino a lui timidamente continuando a fissare le sue labbra e lui fa lo stesso.
Ci avviciniamo fino a quando non sentiamo i nostri respiri uno addosso all'altra.

Duncan: "Gwen..." sibila con un filo di voce guardando le mie labbra.

Non lo lascio continuare e mi avvicino ancora di più a lui baciandolo.
Lui ricambia immediatamente.
Inizialmente le nostre labbra si incontrano timidamente per poi aprirsi per fare spazio alle nostre lingue che si incontrano inizialmente con tocco leggero, poi il tutto si velocizza diventando più passionale.

Senza fiato ci stacchiamo ansimando.
Lui mi mette una mano sulla guancia e mi alza il viso.

Duncan: "Gwen... quanto mi sei mancata" dice tutto d'un fiato guardandomi negli occhi.

Gwen: "anche tu mi sei mancato tanto"

Detto ciò ci abbracciamo felici di esserci ritrovati.
Ma io voglio veramente questo? Non so se sono realmente pronta a ricominciare una relazione, soprattutto con lui...
Il bacio di poco fa è stato grandioso, mi era mancato.
Il cuore mi batte a mille, proprio come quando mi ha baciata in aereo nella terza stagione.
Però come ho già detto non voglio correre, la prima volta non è andata bene... ma sono curiosa di come andrà il nostro rapporto più avanti. Per il momento non voglio illudermi.
Sia io che Duncan abbiamo i nostri "problemi".

Ci stacchiamo con calma e ci alziamo andando in cucina per riempirci lo stomaco. Ho fame.
Mi prepara dei puncake... la mia colazione preferita.
Ci sediamo a magiare.

Dopo interminabili minuti di silenzio decido di prendere io la parola.

Gwen: "Duncan?..."
Duncan:"si?"
Gwen:"io-io non so bene cosa voglio e... non so bene cosa sia stato il bacio di prima ma..."
Duncan: "stai tranquilla lo so... diamoci tempo... non corriamo"

Mi guarda come se mi stesse leggendo nel pensiero.
Da uno che vuole tutto e subito mi ha sorpreso molto quello che ha detto. Fortunatamente ha capito e la pensa come me.

Sorrido senza aggiungere altro.
Dopo colazione Duncan mi riporta a casa e mi saluta lasciandomi un bacio sulla guancia.

Entro e mi butto sul letto.
Ho baciato dopo anni il mio ex... questa cosa me l'aspettavo ma mi ha comunque scosso.
Insomma, mi ero ripromessa di non commettere due volte lo stesso errore. Che poi... errore... ah oddio non so più cosa pensare.

Prendo il telefono e chiamo Bridgette e Leshawna per raccontare loro tutto.

Leshawna:"oddio lo sapevo! Ne ero sicura che sarebbe successo!"
Bridgette:"Gwen come ti senti?"
Leshawna:"siete tornati insieme?"
Gwen:"ragazze a parte il terribile mal di tesa e i dolori allo stomaco sto... stranamente bene... mi sento sollevata. E comunque no. Non siamo tornati insieme e non so se tornarci."
Bridgette:"oddio Gwen non fare la difficile..."
Leshawna:"tu gli piaci ancora! E molto! Glielo si legge in faccia!"
Gwen:"ragazze lo sapete... non lo so... non mi sento pronta a tornare in una relazione movimentata come era la nostra. Voglio solo finire l'università in pace."
Bridgette:"okey tesoro, fai quello che ti senti"
Leshawna:"si, noi ti sosterremo in ogni caso!"
Gwen: "grazie ragazze! Scusate ma adesso vado, mi vedo con Crimson. Ci sentiamo!"

Mi congedo e chiudo la chiamata. Devo distrarmi e pensare ad altro. Ho scritto a Crimson per andare a prendere qualcosa in centro.
Lei ha accettato subito.

Ci dirigiamo verso il nostro caffè in stile goth preferito e prendiamo due cioccolate calde. Siamo solite ordinare la stessa cosa ogni volta che usciamo insieme. Siamo molto simili haha.

Racconto tutto anche a lei. Che mi guarda molto interessata senza neanche dire una parola. Si limita ad osservarmi interessata.

Finisco di raccontare e rimane qualche secondo a pensare.

Crimson: "okey... tutta sta storia me la aspettavo"
Gwen:"ah si?"
Crimson:"si. Da quando ci siamo conosciute ci parli di questo fantomatico Duncan e adesso che lo hai rivisto me lo aspettavo che rinascesse qualcosa tra voi due... semplice"

Crimson parla sempre in modo estremamente tranquillo senza far trasparire nessuna emozione ma sono sicura che è felice per me... in un certo senso.

Cambiamo argomento per farmi distrarre.
Lei se ne salta fuori a parlare di un concerto di una delle nostre band preferite: i Green Day, mi dice che faranno un concerto tra qualche settimana poco fuori città.

Gwen:"oddio certo che voglio venire al concerto! Prendiamo i biglietti!"
Crimson:"vuoi invitare anche il tuo amichetto firz?"

Anche a Duncan piacciono i Green Day... sarà contento se gli chiedo di venire con me a vederli... anni fa ci divertivamo un sacco ai concerti.
Beh è una cosa normale chiedere ad un amico di venire ad un concerto. Cosa c'è di strano? Perché mi faccio tante paranoie?

Gwen:"va bene glielo chiederò"
Crimson:"oh perfetto così finalmente potrò conoscerlo"

Continuiamo a chiacchierare di musica per tutto il pomeriggio non rendendoci conto che il tempo era volato ed era quasi ora di cena.

Crimson:"cazzo ma hai visto che ore sono?"
Gwen:"oh fuck"
Crimson:"andiamo a mangiarci qualcosa? Sushi?"
Gwen:"tu si che sia come rendermi felice haha"

Andiamo a mangiare il sushi nel nostro ristorante preferito e ci raggiunge anche Ennui, il fidanzato di Crimson.
A lui non racconto la mia storia con Duncan, sono sicura che lo farà poi Crimson. Tutto sommato sono più amica di lei che di lui... e di certo non vado da lui a esporre i miei problemi amorosi.
Lui parla ancora meno di Crimson e ha un'aria ancora più inquietante... è uno a posto.