Tristi ma felici

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Dopo una lunga pausa di riflessione abbiamo deciso di chiamare i genitori di Duncan per dire loro tutto e chiedere un consiglio sul da farsi.

In poco tempo arrivano a casa del punk e si precipitano a vedere come sta la ragazza ancora addormentata nella stanza.
Ha riacquisito un buon colorito e sembra tranquilla.

Charlotte:"dove l'avete trovata?" Chiede facendosi scappare qualche singhiozzo, è così preoccupata per la figlioccia che si è messa a piangere.

Duncan:"a casa di Cristal, erano tutte e due strafatte..."
Edgar:"... qualla ragazza non mi è mai piaciuta... ha sempre portato Ashley sulla brutta strada"
Charlotte:"ma questo non autorizzava Ashley a compiere di nuovo un gesto simile!"

Io ascolto dall'uscio della stanza senza prendere parte al discorso. Dopotutto non faccio parte della loro famiglia...

Duncan:" cosa pensate sia meglio fare?"

Edgar e la moglie si guardano dubbiosi e sconsolati.

Edgar:"rispedirla in un centro di disintossicazione non so se servirebbe... basta vedere come è andata a finire questa volta... e per di più sarebbe una spesa troppo grossa per noi..."
Charlotte:"i soldi li troveremo tranquillo... Ashley ha bisogno di aiuto"
Duncan:"non lo so ma, non mi sembra che l'abbiano aiutata molto..."
Charlotte:"troveremo un altro centro che possa darle una mano"
Edgar:"ma le spese sarebbero estreme cara!"

A Charlotte continuano a scendere delle sottili lacrime dagli occhi che le rigano il viso, mentre il marito la stringe a se per rassicurarla.

Charlotte:"ma dobbiamo darle una mano!"
Duncan:"ma..."

D'un tratto Charlotte alza il viso dalla spalla del marito e si gira verso di me.

Charlotte:"Gwen! Tu cosa proponi?"

Come mai stanno chiedendo un mio parere? Non pensavo di essere parte della discussione... non pensavo che volessero una mia opinione...

Gwen:"beh...io..."
Charlotte:"cara, ormai sei di famiglia e ti vogliamo tutti un bene dell'anima. Non preoccuparti ad esporre le tue idee"

Mi guarda con fare materno e mi si scioglie il cuore. Neanche mia madre mi ha mai guardata con così tanta tenerezza e conforto.

Gwen:"... io penso che sia meglio trovarle un non centro di recupero... così la aiuteranno una volta per tutte... e... spero... non farà più lo stesso errore..."
Charlotte:"sono d'accordo con te"
Edgar:"ma i soldi non..."
Charlotte:"ai soldi poi ci pensiamo" lo interrompe.

Vedo Duncan farmi un segno di approvazione con la testa e mi guarda con affetto.
Per una volta mi sento parte di qualcosa... di una famiglia...

Edgar:"si... va bene, contatterò qualche buon centro che la possa aiutare e domani la faremo internare..."

I genitori di Duncan si congedano e se ne vanno.
Rimaniamo soli con Ashley ancora addormentata al piano di sopra.
Duncan si butta sul divano con la testa tra le mani.
Io mi siedo accanto a lui tenendogli una mano sulla spalla.

Duncan:"credi che Ashley si arrabbierà quando le diremo che dovrà ancora essere internata?"
Gwen:"... probabile. Ma è per il suo bene."
Duncan:"si, sono d'accordo"

Detto ciò si lascia cadere tra le mie braccia, lo cullo più che posso per tranquillizzarlo, è molto scosso.

Dopo qualche ora sentiamo dei rumori al piano di sopra. Ashley si deve essere svegliata.
Duncan sale di sopra e mi dice di aspettare in salotto. Vuole parlarle da solo.

Io mi lascio andare stanca sul divano.
Dopo poco sento delle urla provenire dal piano di sopra.

Ashley:"NO! NON ESISTE!"
Duncan:"MA È PER IL TUO BENE ASHLEY!"
Ashley:"SONO GRANDE E VACCINATA POSSO PENSARE A ME STESSA DA SOLA!"
Duncan:"NON MI SEMBRA!"
Ashley:"VAFFANCULO!"

Dopo ever sentito tutto ciò sento una porta sbattere e dei passi pesanti scendere le scale.
Vedo Duncan sbucare nel salotto con una faccia irata.

Gwen:"hey hey! Che è successo?!"
Duncan:"quella scema non vuole ascoltarmi!"
Gwen:"dalle tempo.. capirà che lo fai per lei"
Duncan:"NO! Non capirà mai! Non capisce!"

Inizia a sbraitarmi addosso cose a caso. È molto stressato ma non vedo nessun buon motivo per prendersela con me!

Gli afferro un polso e lo trascino a me.
Cerco di abbracciarlo e tenerlo buono. Dopo un po' di resistenza da parte sua e qualche carezza da parte mia si rilassa.

Duncan:"scusami... non me la devo prendere con te..."

Gli prendo il viso tra le mani.

Gwen:"tranquillo, è una situazione delicata e siamo tutti stanchi"

Gli lascio un bacio a stampo e lui mi sorride amorevolmente.

Intanto inizia a squillarmi il telefono in tasca. È Leshawna. Avevamo deciso di vederci oggi, me ne ero completamente dimenticata!

Duncan:"dai rispondi e vai dalle tue amiche ... hai fatto già abbastanza per me e mia sorella rilassati un attimo e divertiti" mi dice con un sorriso affettuoso stampato in viso.
Io annuisco.

Gwen:"va bene..."
Duncan:"ci vediamo sta sera" mi dice lasciandomi un bacio in fronte.
Sorrido, gli prendo il viso e gli do un bel bacio. A questo punto lo sento completamente sciolto e rilassato. Penso di essere riuscita a calmarlo e a farlo tornare lucido.
Gwen:"a dopo" dico dopo essermi  staccata da lui.

Esco dalla villetta e corro a casa di Leshawna.

Leshawna:"hey cocca! Ti sei dimenticata della nostra giornata tra donne?"
Gwen:"ciao ragazze, scusatemi. È stata una giornata stancante..."

Brigette mi vede completamente stremata e affranta.

Brigette:"Che è successo cara?"

Mi siedo sul divano insieme a loro sorseggiando del the e racconto tutto alle mie amiche che mi ascoltano con molta attenzione.

Brigette:"oh cavolo!"
Leshawna:"non me lo aspettavo cara! Te come stai?"
Gwen:"... io sto bene, Sono solo un po' preoccupata per Duncan, l'ho visto molto turbato e non è da lui reagire così..."
Brigette:"è sua sorella dopotutto, è normale che stia così"
Leshawna:"avete preso la scelta migliore per lei, dovete solo aspettare che realizzi il tutto e lo accetti"
Gwen:"si avete ragione..."

Detto ciò mettiamo un film per distrarci dalla situazione e rimaniamo fino a tardi a dire cavolate.

Mi ci voleva. Mi sono distratta e adesso mi sento molto meglio.

Fattasi una certa ora saluto le mie amiche e torno a casa del mio ragazzo.
Voglio rivederlo. Vedere come sta... come sta Ashley.

Appena arrivo noto subito qualcosa di strano.

Duncan è seduto sui gradini all'entrata della sua villetta con uno sguardo triste perso nel nulla.
Appena mi vede arrivare cerca di accennare un largo sorriso con scarsi risultati.

Gwen:"hey che è successo?"
Duncan:"Ashley era così agitata... arrabbiata... non riuscivo a tenerla sotto controllo"

Lo ascolto strabuzzando gli occhi.

Gwen:"e..."
Duncan:"e ho dovuto chiamare i miei per farmi aiutare a farla ragionare ma niente... abbiamo chiamato un centro di recupero, uno buono, e sono venuti a prenderla mezz'ora fa..."
Gwen:"cavolo... mi... dispiace... per tutto"

Mi siedo accanto a lui, posso capire come si sente.

Duncan:"tu non ti devi dispiacere di niente... non è colpa tua. Ashley deve guarire e questo penso che sia la cosa giusta per lei... le farà bene"
Gwen:"si lo penso anche io"

Detto ciò mi lascio cadere su una sua spalla e lui mi mette un braccio attorno alle spalle stingendolo a se. Sento il suo cuore battere irregolarmente, un battito accelerato e discontinuo. È stata una dura giornata.

Alzo lo sguardo verso i suoi occhi che si incrociano con i miei.
Lui mi fa un bellissimo sorriso. È così bello...
Nonostante tutto io e lui siamo insieme... felici... e ci sosterremo fino alla fine.

𝒯𝒽𝑒 𝑅𝑒𝓊𝓃𝒾𝑜𝓃 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora