Sorry

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Busso delicatamente alla porta. Non voglio fare troppo casino.
Ho ancora le lacrime agli occhi che cerco di asciugare il più velocemente possibile appena sento dei passi correre verso la porta.

Dopo qualche secondo la porta si apre.
Mi ritrovo davanti Duncan con gli occhi rossi. Molto probabilmente ha pianto... che tenero...

Mi guarda fisso negli occhi senza dire niente. Gli tremano ancora le labbra e lo stesso fanno le mie.

Senza dire niente faccio un passo verso di lui e mi butto tra le sue braccia ricominciando a piangere silenziosamente e stringendolo più forte che posso.

Gwen:"scusa..." riesco a dire con un filo di voce.

Lui non mi dice niente mi abbraccia e basta scaldandomi dal freddo che ho preso fuori.
Facciamo un passo indietro e chiudiamo la porta a chiave. Io mi stacco da lui e mi siedo sul letto con occhi lucidi. Lui non ha ancora detto una parola.

Mi guarda non sapendo bene da dove iniziare a parlare.
Gli faccio segno di sedersi accanto a me vedendolo in difficoltà.

Non mi sembra di averlo mai visto così insicuro. È sempre stato di animo forte e deciso. Non ha mai abbassato la guardia o l'orgoglio.

Si siede di fianco a me e io mi giro verso di lui guardandolo. Lui fa lo stesso.

Fa un grande respiro.

Duncan:"Gwen... scusami... davvero" dai suoi occhi rossi ricominciano ad uscire delle sottili lacrime che gli bagnano il viso.
Vedendolo così non posso fare altro che sorridere. Gli metto una mano sulla spalla per tranquillizzarlo e gli do un bacio sulla guancia sentendo il sapore salato delle sue lacrime.

Gwen:"tranquillo... abbiamo fatto un casino entrambi... io non dovevo correre via cosí senza dire niente... ma mi sono arrabbiata e non sono stata molto lucida... scusami..."

Duncan mi guarda e sorride asciugandosi le lacrime mettendomi un braccio attorno alla vita.

Duncan:"siamo due bambini" mi scappa una risata e mi stringo ancora di più a lui.

Gwen:"due bambini molto stupidi" lo sento ridere.

Sembra tornato tutto tranquillo. Grazie a dio riusciamo sempre a chiarirci in un secondo senza fare strani discorsi. Ci basta solo guardarci e leggiamo tutto dai nostri occhi... è un altro dei motivi per cui amo tanto Duncan!

Rimaniamo qualche minuto a coccolarci sul bordo del letto. Io sto ancora morendo di freddo, in quel parco soffiava un vento gelido e non avevo neanche la giacca. Spero solo di non prendere l'influenza...

Duncan:"Gwen stai bene? Stai tremando."
Gwen:"si... ehm... fuori faceva un po' freschino... ma sto bene, non ti preoccupare."

Lui mi ascolta attentamente e poi si alza e prende dalla sua valigia una felpa. Per me è enorme. Me la porge molto dolcemente e senza esitare me la metto.
Poi mi riaccoccolo tra le sue braccia calde.

Mi si chiudono gli occhi ma non voglio addormentarmi, voglio essere presente in ogni minimo secondo in questo momento con il mio ragazzo. Mi sento troppo rilassata e felice. Tutto quello che era successo prima sembra che non essere mai accaduto.

Dopo poco chiudo gli occhi, non riesco a resistere al sonno, e mi addormento.

La mattina mi sveglio arrotolata nelle coperte. Apro gli occhi per vedere Duncan sdraiato accanto a me... ma non c'è!
Dove è finito?! Cosa gli è successo?!
Iniziò ad agitarmi non vedendolo, mi alzo buttando via le coperte e mi guardo attorno.

Non lo vedo da nessuna parte. Okey Gwen tranquillizzati. In preda al panico inizio a girare ansiosamente per la camera quando sento la porta del bagno in camera aprirsi.

𝒯𝒽𝑒 𝑅𝑒𝓊𝓃𝒾𝑜𝓃 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora