🔴 Attenzione: viene usato un linguaggio particolarmente specifico. Se siete persone facilmente suscettibili o che si possono scandalizzare facilmente vi consiglio di non leggere.
"Everything turned to
a nightmare from a dream"
-Glass HouseMi bloccai dal nulla, sentii il pavimento crollarmi sotto ai piedi, la testa pesante, sentivo di star per scoppiare a piangere, proprio nel bel mezzo di una conversazione.
Mi fissò per qualche secondo, si morse il labbro in modo preoccupato."Piccola-"
Si bloccò da solo, aveva già capito cosa stava succedendo ma voleva la conferma."Va tutto bene?"
Scossi piano la testa tenendo gli occhi incollati al muro.
Corse in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua, tornò mettendosi vicino a me.
Mi prese la mano non appena mi vide impallidire, mise l'altra mano sulla mia spalla facendomi appoggiare allo schienale del divano."Piccola va tutto bene"
Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso, iniziai a sentirmi inghiottita dalla tristezza, come se non ci fosse alcuna via d'uscita.
Il fatto che ormai Colson si fosse abituato a tutto questo e che sapeva perfettamente come gestirmi mi faceva ancora più male: fidanzandomi con lui l'avevo condannato ad una vita schifosa in cui non faceva altro che cercare di calmarmi.
Ricordo ancora quando dopo mesi gli dissi che avevo questi attacchi spesso, mi sgridò dicendomi che avrei dovuto parlargliene prima.
Si preoccupò molto, tanto che si documentò sull'argomento leggendo libri da cima a fondo, visitando forum su internet e facendo molte ricerche.Mi guardò dritto negli occhi, mi accarezzò il viso.
"Respira con me"
Gli strinsi molto forte la mano, iniziò a farmi respirare lentamente."Dentro"
Respirai e lo stesso fece lui."Fuori"
Espirai e lo stesso fece lui.
Continuammo così per un po', riuscì a farmi mandare giù alcuni sorsi d'acqua ma con molta, molta calma e pazienza."Sei al sicuro"
Mi asciugò alcune lacrime che scorrevano a velocità lentissima sulle mie guance.
Mi ordinò di guardarlo negli occhi.
Cercò di spostarmi i capelli dal viso, poi tornò a guardarmi negli occhi."Dimmi una cosa che riesci a vedere"
Cercò di spostarmi i capelli dal viso, poi tornò a guardarmi negli occhi."I-I..."
"Va tutto bene, sei al sicuro, respira"
Continuammo a fare qualche esercizio di respirazione sino a quando non mi fece la stessa domanda."I-I tuoi occhi..."
Sorrise."Dimmi due cose di cui riesci a sentire l'odore"
Strizzai gli occhi e respirai ancora, molto più velocemente."La maglia che ho addosso, ha il tuo profumo"
"E poi?"
Presi un grosso respiro, strinsi la sua mano ancora più forte."Le rose, le bellissime rose che mi hai regalato"
"Bravissima piccola"
Aveva un sorriso smagliante, vederlo così mi fece leggermente calmare."Dimmi due suoni che riesci a sentire in questa stanza"
"La tua voce"
Dissi senza esitazione."Bravissima, poi?"
"La televisione, però il volume è molto basso"
Sorrise ancora, lentamente uscii da quello stato di trance, non appena se ne rese conto mi prese in braccio appoggiandomi come una bambina sulle sue gambe.
Mi strinse forte in un abbraccio e lo stesso feci io, mi riempì il viso di bacini facendomi calmare completamente."Ti amo tantissimo piccola"
"Ti amo tanto anch'io"