🔴 Attenzione: viene utilizzato un linguaggio particolarmente specifico.
Se siete persone facilmente suscettibili o che si possono scandalizzare facilmente vi consiglio di non leggere."I told her I won't be here long
I can't hold it in"
-Sick and tired"Buongiorno ragazzi"
"Buongiorno professore"
Appoggiò la sua valigetta sulla cattedra, da una delle tasche tirò fuori un pacco di caramelle miste."E come promesso..."
Fece una risatina appena tutti iniziarono ad esultare, mi guardò con la coda dell'occhio, abbassai lo sguardo."I test sono andati quasi tutti bene, mi fa più che piacere onestamente"
Passò in ogni banco, distribuí i fogli e le caramelle, fui l'unica a ricevere un lecca lecca."Prego, mangiate, non mi provoca fastidio"
Avevo preso il voto massimo, sorrisi leggermente e iniziai a leccare la mia ricompensa.
Mi fissò per qualche secondo con gli occhi pieni di lussuria, lo guardai dritto negli occhi sino a quando non abbassò lo sguardo e si sistemò i pantaloni cercando di non dare nell'occhio.
Poi diede il permesso di parlare ad alcuni miei compagni, così iniziò a spiegare alcuni errori banali fatti nella verifica, sentii il tempo volare.Corremmo tutti fuori al suono della campanella, ci recammo ai nostri armadietti ma avevo talmente la testa tra le nuvole che rimasi a fissare il libro della lezione successiva senza prenderlo.
In pochissimo tempo la campanella suonò e il corridoio si svuotò completamente, presi il mio libro e feci una corsetta imbarazzante verso la classe 127C.Mentre facevo del mio meglio per non cadere vicino al pavimento bagnato sentii una mano dalla presa forte trascinarmi dentro al bagno delle ragazze.
La porta venne chiusa a chiave, alzai lo sguardo per trovarmi davanti al signor Baker."Hei"
"S-Salve"
Sorrise abbassando la testa."Da vicino sei ancora meglio"
Si avvicinò lentamente, arrossii e lesse velocemente il titolo del libro che avevo in mano."Avevi lezione di chimica?"
Annuii."Sei proprio carina..."
Fece una breve pausa."In classe ci comportiamo come completi sconosciuti, spesso mi dai addirittura del lei ma qualche giorno fa ti stavi strusciando sul cavallo dei miei pantaloni"
Sentii la punta delle orecchie andarmi a fuoco, mise le mani sui miei fianchi, si avvicinò a me, lo guardai dritto negli occhi.
Lasciai cadere il libro a terra, presi il colletto della sua camicia e lo baciai, lo sentii sorridere contro le mie labbra.
Abbassò le mani verso le mie natiche, le strinse con forza e mi lasciai scappare un ansimo.
Accarezzò con un dito la mia intimità da sopra le mutandine."M-Mhh..."
"Shhh"
Iniziai a sbottonargli la camicia nera, accarezzai il suo corpo paragonabile a quello degli antichi greci, mi soffermai in modo particolare sul petto.
Mi portò all'interno di una delle cabine, mi spinse al muro e iniziò a sbottonarmi la camicetta mentre lasciava baci umidi dall'altezza della mia mascella sino alla mia clavicola.
Sbottonai i suoi pantaloni e li abbassai insieme ai boxer, mi prese in braccio facendomi legare le gambe al suo bacino, scostò le mie mutandine e fece entrare il suo membro in me con una spinta decisa.Mandai gli occhi al cielo cercando di trattenermi, mi ritrovai sul punto di urlare e non per il dolore.
Mi baciò iniziando a spingersi in me velocemente, senza sosta, con le mani attaccate al muro per sorreggersi.
Gli baciai il collo mentre lo sentivo ansimare accanto al mio orecchio, ci lasciai sopra alcuni succhiotti quando diede alcune spinte più forti.
Mi aggrappai alla sua schiena graffiandola, mi baciò e mi morse il labbro, mi staccai lasciandomi sfuggire un gemito.
Ci ritrovammo in poco tempo grondanti di sudore, con i nostri petti a contatto, proprio come le nostre labbra che non riuscivano a separarsi se non per cercare dell'aria nei momenti in cui riuscivamo a trattenerci dal gemere.
Iniziò a spingersi ripetutamente contro il mio punto debole facendomi venire, non riuscii a trattenermi facendomi sfuggire un gemito acuto.
Uscì dalla mia intimità, mi inginocchiai nonostante le gambe tremolanti, mi tenne i capelli mentre appoggiò la schiena al muro. Accolsi il suo membro nella mia bocca leccandone lentamente la punta per sentirlo raggiungere l'apice accompagnando l'orgasmo a un gemito roco.Nessuno dei due tornò ai propri compiti, finimmo per rimanere seduti per lungo tempo sul pavimento del bagno, fortunatamente pulito da poco.
Eravamo entrambi in delle condizioni assurde: parlando di me avevo i capelli spettinati, la camicetta completamente stropicciata e riuscivo a malapena a camminare. Anche lui aveva i capelli scompigliati, il collo pieno di succhiotti e la sua camicia era praticamente inutilizzabile.
Per non parlare delle non poco evidenti labbra gonfie di entrambi.
Appoggiai la schiena al suo petto mentre stavo seduta sulle sue gambe, mise un braccio attorno al mio bacino per stringermi più a sè, con l'altra mano continuò ad accarezzarmi i capelli.*qualche mese dopo*
Entrai nel suo ufficio, mandai giú un nodo in gola appena lo vidi raccogliere le sue cose in uno scatolone.
Mi chiusi la porta alle spalle."Colson..."
Non alzò nemmeno la testa per guardarmi."Ti avevo parlato del fatto che ho cambiato idea, preferisco dei toni più formali"
"Ma siamo solo io e te..."
Sospirai."Mi devi chiamare Colson solo quando lo dico io..."
Rimasi in silenzio per qualche secondo, non sopportavo più quella situazione, era diventato improvvisamente freddo da un giorno all'altro."Quando pensavi di dirmelo?"
Aprì la porta recandosi verso l'uscita della scuola, lo seguii."Si può sapere quando pensavi di dirmelo? Perchè non mi hai detto che i pettegolezzi erano veri?! Lasci la scuola?"
"Ma a te che importa?"
"Abbiamo parlato spesso dei sentimenti reciproci che proviamo l'uno per l'altra, o mi sbaglio?"
"Beh dimenticati di me, semplice no?"
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime."Mi sono distaccato da te per non farti del male, vado via.
Mi hanno fatto una proposta migliore, sono giovane e sono a parere di molti un ragazzo prodigio, sai quanto pagherebbero per avermi nella loro scuola?"
Mi asciugai alcune lacrime che mi rigavano il viso."E poi prima o poi avremmo dovuto smettere con quegli strani incontri, ci avrebbero scoperti e mi avrebbero potuto denunciare"
"Strani incontri?! Avevi detto di amarmi!"
Urlai col cuore spezzato.
Distolse lo sguardo, soffriva anche lui quanto me.
Caricò velocemente le sue cose nel cofano della sua macchina di lusso, mi guardò aprendo lo sportello del guidatore."Sei proprio uno stronzo!"
Si tolse gli occhiali da sole mostrandomi i suoi occhi lucidi, si sforzò di sorridere."Mhmh..."
Fece una breve pausa, prese dai sedili posteriori la camicia che indossava la prima volta che ci eravamo visti un discoteca."Ti prometto solo che non ti dimenticherò così facilmente"
Mi passò la camicia lasciandomi un bacuo sulla fronte, mise gli occhiali da sole e si mise alla guida abbassando subito il finestrino."See you around"
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Perdonate alcuni errori ma sono le 3:41 e capisco ben poco
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ᴏɴᴇ-ꜱʜᴏᴛ
Historia Corta"ɴᴏ ᴍᴀᴛᴛᴇʀ ʜᴏᴡ ɪ'ᴍ ʀᴇᴍᴇᴍʙᴇʀᴇᴅ, ᴊᴜꜱᴛ ʟᴇᴛ ᴍᴇ ʙᴇ ʀᴇᴍᴇᴍʙᴇʀᴇᴅ" -ᴋᴇʟʟꜱ