🌙 ʜᴏʟʟʏᴡᴏᴏᴅ ᴡʜᴏʀᴇ 🌙

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🔴 Attenzione: viene usato un linguaggio particolarmente specifico. Se siete persone facilmente suscettibili o che si possono scandalizzare facilmente vi consiglio di non leggere.

"I still smile but feel so fake
It's no sun the clouds are opaque
So much shade I read on one page
I can't even look at your name without getting the shakes"
-Hollywood whore

Erano passate due settimane, mi mancava da morire.
Stavo uno straccio, era sabato sera e io stavo sdraiata a letto, abbracciata dall'orso gigantesco che sapeva di lui e che mi aveva regalato al mio compleanno.
Guardavo Netflix, sulla scrivania avevo una pizza pronta da mangiare nel caso in cui fossi entrata in chimica dato l'ennesimo joint che stavo fumando.
Niente poteva calmare il vuoto che sentivo dentro, non mi aveva mollato lui, l'avevo fatto io quando una domenica mattina entrai in casa sua (avevo una copia delle chiavi) per fargli una sorpresa e lo trovai a letto con una puttana.

Girai la chiave nella serratura della porta non sapendo in cosa mi sarei imbattuta pochi secondi dopo.
Sapevo che la notte precedente aveva avuto un party e che probabilmente sarebbe stato affamato da morire (anche che sarebbe stato in hangover) così mi misi ai fornelli per preparargli i pancakes.
Purtroppo non andai al party con lui dato che avevo un esame da sostenere due giorni dopo (alla fine non mi presentai nemmeno all'esame, chiesi di rimandarlo).
Misi il piatto su un vassoio e versai del succo alla pesca in un bicchiere, era il suo preferito.
Salii le scale, entrai nella sua camera per vederlo coperto solo da delle lenzuola bianchissime, ci avevamo speso intere notti insieme tra quelle...

Persi qualche battito quando vidi una ragazza dai capelli rosa, nuda, accanto a lui.
Il suo vestito bianco per terra e l'intimo rosa in pizzo ai piedi del letto mentre i vestiti di Colson erano ammucchiati da una parte.
Sbiancai, gli occhi mi si sbarrarono e mi sentii talmente debole da non poter reggere il vassoio che cadde facendo rompere in mille pezzi il bicchiere e il piatto.

Si svegliò stropicciandosi gli occhi, mentre i miei si riempirono di lacrime, guardò nella mia direzione.
Si guardò attorno, vide la ragazza nuda accanto a lui.

"Oh cazzo, no, no, no!"
Prima che riuscisse ad alzarsi completamente dal letto uscii dalla stanza mentre sentivo lui saltellare cercando di mettersi i boxer.

"Aspetta! Posso spiegare cazzo!"
Corsi giú dalle scale mentre lui mi seguiva, maledico il giorno in cui dio gli diede due metri di gambe perchè riusci a raggiungermi in pochi passi.
Mi afferrò per il polso e mi guardò dritto negli occhi che non riuscivano a smettere di lacrimare.

"M-Mi disp-"
Indossava ancora i denti di metallo, li indossava sempre per i party.

"Colson Baker tu per me sei morto!"
Urlai lanciandogli le chiavi di casa sua addosso, mi liberai dalla presa ed entrai in macchina guidando sino a casa mia.
Quasi rischiai di fare un incidente dalle troppe lacrime.

Non una chiamata persa da quel giorno, neanche un messaggio...
Mi aveva sicuramente già sostituita, non ero poi così tanto importante per lui.
Riscoppiai a piangere dopo 3 giorni che non lo facevo.
Non dico che non ci ho sofferto, la prima settimana ho versato talmente tante lacrime da poter battere le cascate del Niagara ma dopo qualche giorno sentivo un semplice senso di vuoto.
Non dolore, non rabbia, non sofferenza, solo vuoto...
Continuavo ad ascoltare le sue canzoni piú tristi in ripetizione e forse mi stavo, anche se molto lentamente, riprendendo.
Ormai era tardi, a illuminare la città c'erano solo le luci dei lampioni, niente di piú niente di meno.
Iniziò a vibrarmi il cellulare insistentemente.

Babe💞: mi manchi
Babe💞: mi manchi da morire
Babe💞: nessuna di queste puttane può rimpiazzarti
Babe💞: ci sei piccola?
Babe💞: non ho mai smesso di pensarti
Babe💞: ti amo
Babe💞: ti amoo
Babe💞: ti amooo
Babe💞: scusa è che sono un po' ubriaco

In quel momento mi rivenne in mente la serata in cui feci l'amore con lui per la prima volta...
Sospirai.

Eravamo ad un party, lo ammetto, eravamo entrambi particolarmente ubriachi e fatti, forse io un po' di piú.

Al tempo non ci frequentavamo, eravamo solo amici che si volevano molto bene, ci eravamo conosciuti sul set di un film e da lì è stata pura amicizia.
Abbiamo chattato per mesi, senza parlare delle telefonate sino alle 4 del mattino quando eravamo entrambi distrutti ma nessuno aveva il coraggio di riattaccare quindi rimanevamo a fissarci negli occhi per poi addormentarci entrambi.

Ma tornando a quella serata...
Eravamo sul terrazzo di una casa a Hollywood, io volevo rimanere a guardare il tramonto mentre ero seduta sulle sue gambe e lui mi abbracciava dolcemente tenendomi per la vita e appoggiando la sua testa alla mia spalla mentre ogni tanto annusava il mio profumo.
Ogni tanto mi scappava un bacino sulla guancia e lui sorrideva ma solo io sapevo quanta voglia avevo di baciarlo sulle labbra.
Così dopo ore e ore di coccole e risate creai un contatto visivo molto intenso, mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai a stampo, senza aggiungere la lingua o cose simili dato che avevo paura mi rifiutasse.
Poi lui mi baciò ancora.

"Ti amo"
Sussurrai, forse un po' avventato ma non avevo mai provato nulla di simile per nessuno.

"Ti amo anch'io"
Così iniziammo a baciarci a lungo mentre stavo a cavalcioni su di lui.

"Mhh scusa è che sono un po' ubriaca"
"Un ubriaco non dice mai di essere un po' ubriaco"
Così andammo a casa sua e passammo il resto delle ore a fare l'amore.

Me: un ubriaco non dice mai
di essere un po' ubriaco

E dopo pochi minuti sentii suonare il campanello, sapevo già chi fosse.
Aprii la porta, mi si fiondò tra le braccia e mi baciò dolcemente, non sapeva per niente di alcool, solo un po' d'erba.

"Ti amo"
"Ti amo da morire"
"Perdonami"
Continuava a ripetere frasi sdolcinate tenendo il mio viso tra le sue mani.

"Ti amo anch'io"
E passammo la notte insieme proprio come quella volta, a fare l'amore.

ᴏɴᴇ-ꜱʜᴏᴛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora