Capitolo 13

1.8K 44 13
                                    

Era l'una di notte quando Cheryl tornò a casa. Non si era fatta sentire per tutto il giorno.

«Cheryl?»

«Ehi» disse semplicemente. Barcollava e aveva le guance arrossate. Si tolse la camicia e la gonna e si sedette a tavola. Accese una sigaretta ignorando completamente la mia presenza. Non mi degnò nemmeno di uno sguardo.

«Cheryl?» Mi ignorò ancora. Poi spense la sigaretta e si fece strada verso di me.

Si sedette accanto a me e poi mi spinse verso il basso, mi ritrovai con le ginocchia sul pavimento tra le sue gambe.

«Cher?!»

«Ti ho vista parlare con Jessie per tutto il giorno» si limitò a dire. Fu allora che realizzai che fosse ubriaca. Mi manteneva come se fossi un cane. Odorava di tequila e sigarette.

«Cher, sei ubriaca.»

«Che cazzo avevate da dirvi per tutto il giorno?»

Aveva la sua solita espressione di sempre ma il suo tono di voce era tremolante.

«Cheryl, parlavamo di scuola!»

«Mh. Apri la bocca.»

Posò un dito sulle mie labbra forzandole ad aprirsi e poi spinse due dita all'interno.

«Avanti, succhia» mi ordinò.

Iniziava a spaventarmi, quindi decisi di fare come mi aveva detto.

Iniziai a succhiare le sue dita senza interrompere il contatto visivo. Intravidi i suoi capezzoli diventare duri attraverso il reggiseno di pizzo.

«Di più.» Le sue pupille si dilatarono. Iniziai ad emettere piccoli gemiti mentre succhiavo più intensamente.

«Di più, Toni.» Disse digrignando un po' i denti.

Lentamente portai la mano nei miei slip e cominciai a toccarmi mentre continuavo a succhiarle le dita.

Non potevo fare a meno di godermi il momento. Tutto quello, mi stava letteralmente facendo eccitare da matti.

«Di più» continuava a ripetermi mentre con una mano mi stringeva forte la mascella e con l'altra spingeva le dita nella mia bocca. Stavo gemendo come non mai.

«Ferma» disse all'improvviso.

Allontanai lentamente le dita dalla mia intimità e lei tolse le sue dalla mia bocca.

La guardai incuriosita, ansiosa di scoprire cosa avrebbe fatto in seguito.

Mi spinse brutalmente sul letto e cominciò ad assaggiarmi senza preavviso. Non l'aveva mai fatto perciò era la prima volta che provavo una sensazione simile. Sentivo che non sarei riuscita a gestire tutto quel piacere. Sarei potuta esplodere da un momento all'altro. Era un piacere indescrivibile. Riuscivo solo ad ansimare. Non ero nemmeno in grado di dire qualcosa. Gridavo solamente. Probabilmente non sarei durata nemmeno 5 minuti.

Stavo per raggiungere l'apice quando lei mi strinse più forte.

«Dimmi che mi ami, Toni» disse contro il mio centro, il che mi procurò vibrazioni lungo tutto il corpo.

«T-t-t-ti amo, Cheryl» sussurrai.

«Ancora.»

«T-ti amo, p-piccola! Oh cazzo, non fermarti. Sto venendo.»

«Ti amo, Toni.»

Mi aggrappai a lei e lasciai che il piacere mi attraversasse. Non mi ero mai sentita così bene.

«Sei mia, Toni» disse guardandomi dritta negli occhi.

Mi baciò con passione lasciandomi assaggiare il mio sapore.

«S-sono tua, Cheryl.»

E con quello collassò sul mio petto e si addormentò immediatamente.

Quanto la desidero (TRADUZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora