Dopo la scuola Calum andò a casa di Ashley. Suonò al campanello.
Sentiva dei passi avvicinarsi alla porta di legno. La maniglia d'oro si abbassò leggermente.
'Calum Hood? Che ci fai qui?'.
Il cuore di Calum perse un battito.
Quella voce,quegli occhi che tempo fa lo guardavano con disprezzo.
'Bella bandana, Irwin'.
La tensione che c'era tra quei due era palpabile ma l'allegria di Ashley migliorò la situazione.
'Hey Calum'.
La ragazza si precipitò tra le braccia del corvino che ricambiò la stretta.
'Tu esci con lui?'.
Ashton era sconvolto.
Calum sorrise compiaciuto.
'Sì,ci vediamo più tardi Ash'.
Ashley salutò il fratello maggiore con un bacio sulla guancia poi uscì fuori accompagnata da Calum.
' Calum,vieni qui'.
Il moro si avvicinò all'orecchio di Ashley.
'Aspettami qui. Torno subito'.
La ragazza annuì poco convinta.
Calum si avvicinò di nuovo alla porta.
'Ti ho chiesto scusa per quello che ti ho fatto'.
'Non mi bastano le scuse'.
Ashton si strofinò una mano sul viso.
Era frustrato.
'Devi lasciarla in pace'.
'Oppure?'
'Mi stai sfidando?Ti devo forse ricordare che al secondo anno di superiori ti ho massacrato di botte?'
Un ghigno di disgusto si era formato tra le labbra del moro.
Ashley si avvicinò.
'Che sta succedendo?'
'Niente'
Calum aveva ancora gli occhi puntati su Ashton.
'Andiamo'.
Calum afferrò la mano di Ashley portandola via da quella casa.
Dopo pochi minuti erano arrivati alla piazza accanto alla scuola.
'Mi piace questo vestito'.
Indossava un vestito nero con spalline.
Una cintura nera e sottile divideva la parte superiore dalla gonna di velo che arrivava sulle ginocchia di Ashley.
Calum guardò le sue gambe snelle.
'Non sono un esperto di moda. Ma di solito le ragazze sotto i vestitini mettono in paio di tacchi non delle converse'.
Ashley sorrise,sedendosi su una delle panchine.
'Chi dice che non posso mettere delle converse sotto al mio vestito?'.
Calum sorrise.
Una leggera brezza soffiò sui suoi riccioli castani. Ashley rabbrividii a quel freddo improvviso.
'Tieni'.
Appoggiò la sua giacca di pelle sulle spalle di Ashley.
'Grazie'.
Calum osservava come il mondo intorno a lui cambiava.
Andava avanti.
Mutava.
Mentre lui era lì in disparte.
'Calum. Devo chiederti una cosa ma devi essere sincero con me'.
'Ci provo'.
'Cosa è successo prima?'
'Niente di importante. Ashton è tuo fratello è ovvio che vuole sapere con chi esce la sua sorellina'.
'Sicuro che è solo questo?'.
Calum prese il suo pacchetto di Marlboro dalla tasca dei jeans. Prese una sigaretta a caso e mise il filtro tra le sue labbra. Prese l'accendino e diede vita alla sigaretta.
Ashley osservava il fumo andare sempre più in alto e poi scomparire dal nulla.
'Sai al secondo anno di superiori ho sofferto di bullismo. Quei libri non sono caduti per caso. Vero?'.
Ashley abbassò la testa e si mangiucchiava le unghie.
'Quei ragazzi ti danno fastidio?'.
'Sono solo degli idioti'.
'Ashley devi parlarne con tuo fratello. Sono sicuro che lui sistemerà le cose'.
'Non voglio che lo prendano a pugni per colpa mia'.
Calum sorrise.
'Ashton non è quello che credi tu. Lui è abituato a sistemare le cose con la violenza'.
'Ashton non ha mai fatto male a nessuno'.
'Evidentemente l'Ashton che conoscono io è diverso dall'Ashton che conosci tu'.
Disse prima di calpestare il mozzicone.
'Senti non so per quale motivo odi mio fratello. Ma io sono certa che lui non c'entra niente con te'.
Calum la guardò.
Le mani di Ashley erano strette in due pugni.
Tremava.
Forse per il freddo o forse per la rabbia che non riusciva a controllare.
Il rossore delle sue guance era più evidente.
'Anche quando sei incazzata sei adorabile'.
La sua ingenuità.
La sua dolcezza.
La sua fragilità.
Lo facevano impazzire.
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'V' Per Vendetta || 5SOS.
RandomLui era diverso. Diverso da tutti gli altri. Era fragile ma allo stesso tempo forte. Era distrutto dentro ma nessuno se ne era accorto. Lui era tutto e niente. Lui era ovunque e da nessuna parte. Lui c'era ma nessuno lo vedeva. O meglio, nessuno vol...