Ci sono storie che nascondono segreti e Luke Hemmings aveva un segreto troppo grande da nascondere.
Si girava e rigirava nel letto. Era sudato e affaticato. I suoi incubi lo perseguitavano ogni notte. Erano sempre più spaventosi,sempre più angosciati,sempre più reali.
Si alzò di scatto.
Il suo respiro era affannato.
Il buio governava la sua camera.
A differenza di Calum, Luke ha sempre amato il nero. Era particolare,misterioso e per qualche strano motivo era affascinato da quel colore.
Intrufolò le dita affusolate tra i capelli biondi. Avvicinò la stessa mano davanti alla bocca per coprire lo sbadiglio. Era decisamente stanco.
Era già la terza volta di seguito che sognava lui steso a terra sotto una pozza di sangue.
Prese l'iPhone tra le mani.
Guardò l'orario erano appena le 6:30 del mattino.
Decise di fare una doccia calda e di prepararsi.
Non aveva voglia di andare a scuola ma era sempre meglio che restare lì con i suoi genitori che urlavano in continuazione. E poi a scuola non aveva tempo per pensare ai drammi familiari o a quelli incubi che lo tormentavano.
L'acqua calda della doccia scendeva su tutto il suo corpo.
Improvvisamente l'acqua si trasformò in sangue.
Luke era spaventato.
Strofinó gli occhi e li riaprì immediatamente.
Non gli bastavano gli incubi adesso aveva anche le allucinazioni.
Uscì dalla doccia e coprì il suo corpo con un accappatoio grigio.
Dopo venti minuti era pronto.
Si guardò un ultima volta allo specchio.
Gli skinny jeans scuri evidenziavano le sue gambe snelle mentre una camicetta scozzese rossa copriva il suo petto e le sue braccia.
Allacciò i lacci delle sue amate vans nere e sistemò per l'ennesima volta il piercing che perforava il suo labbro inferiore.
Prese la giacca di jeans e lo zaino a tracolla e uscì di casa.
Estrasse l'iPhone dalla tasca dei suoi jeans.
Un messaggio perso da: Calum.
'Dobbiamo parlare. Ti aspetto sul muretto del cortile fuori alla scuola. Sbrigati'.
Luke avanzò il passo.
E dopo pochi minuti era già fuori al cortile dell'istituto.
Vide Calum con la schiena appoggiata sul muretto. Aveva le braccia incrociate e strette al petto. Era intento a guardare le converse nere.
Luke sì avvicinò.
Calum lo salutò con un gesto del capo.
'Hemmings'.
'Che mi devi dire?'.
'Buon giorno anche a te'.
'Ricordi la sorella di Ashton? '-Luke innarcò le sopracciglia.
'Sì,sono stato qualche volta nella sua classe. Ma non capisco cosa c'entra lei adesso'.
'Invece c'entra eccome. Lei è la chiave per arrivare ad Ashton. Per ferirlo. Tutti sanno che Ashton è molto possessivo nei confronti di Ashley. Ricordi quando ci invitava a casa sua e ci vietava di parlare con lei?'
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'V' Per Vendetta || 5SOS.
De TodoLui era diverso. Diverso da tutti gli altri. Era fragile ma allo stesso tempo forte. Era distrutto dentro ma nessuno se ne era accorto. Lui era tutto e niente. Lui era ovunque e da nessuna parte. Lui c'era ma nessuno lo vedeva. O meglio, nessuno vol...