Capitolo uno

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Feitan's pov:

Sentivo in lontananza la brigata fantasma chiacchierare come a loro solito; silenziosamente, tenendo le mani in tasca, li raggiunsi sedendomi poi su un gradino capendo subito dopo di cosa parlassero, sempre di lei.

Da qualche settimana in televisione non si parla d'altro che di questa ragazza che uccide con un semplice schiocco di dita.

A quanto ho capito, il nostro leader la vuole con noi, ma ogni volta che cercano di parlarle, o fugge via o è intenzionata ad uno scontro.

Per ora io non l'ho ancora vista, il capo mi tiene qui per far parlare un nostro ostaggio facendogli qualche tortura, non a caso ha scelto me per questo compito, visto che qui io sono l'unico a far parlare la gente con la forza.

<Sicuramente lei verrà anche oggi>

Rispose Phinks, alludendo alla ragazza

<Non illudetevi, vi scapperà anche oggi>

Risposi assumendo un espressione leggermente divertita guardando Phinks, uno dei pochi che mi sta particolarmente simpatico

<Ripeti? Perchè non ci vai tu? Al tuo ostaggio ci penserò io, gli faró fare gli incubi>

Rispose fiero indicandosi con l'indice

<Stai seriamente pensando che tortureresti meglio tu di Feitan?>

Rispose Shizuku in tranquillità lasciando il ragazzo non fiero come prima ma lasciando me divertito.

<Feitan oggi andrai anche tu, vediamo cosa succede, vi do un ultima possibilità, se dovesse rifiutare nuovamente fatela fuori>

Rispose il nostro capo alzandosi dal suo solito posto lasciando poi la stanza.
Se la ragazza dovesse attaccarci schioccando le dita subiremmo dei danni si, ma non moriremo come gli umani, o almeno non subito; comunque sia, almeno un po' di tempo lo abbiamo.

<Perfetto, io direi di andare, ormai siamo giunti all'ora esatta>

Rispose Nobunaga battendosi una volta le mani

Ormai la ragazza colpisce sempre nello stesso quartiere alla stessa ora, dovremmo solo seguire le urla della gente, speriamo non mi crei troppi problemi, non ne ho voglia di sforzarmi.

Lamya's pov:

E con questo fanno 7 vittime, odio quando cercano di fare gli eroi inutilmente.

Sbucherà fuori prima o poi, non può starsene qui a guardare tutta questa gente morire inutilmente, lo sa che lo sto cercando.

Stavo tenendo per il colletto un uomo, avrà avuto sulla ventina.

<Lo conosci si o no?>

Gli chiesi freddamente guardandolo con odio, e dopo una sua risposta negativa lo scaraventai per terra.

<Allora sei completamente inutile>

Affermai con tono basso schioccando poi le dita facendo girare il collo del ragazzo provocandogli la morte.

<Non cambi mai eh?>

Chiese un ragazzo sbucando da una finestra seguito da altre persone, penso siano gli stessi degli altri giorni, che noia che mi danno.

<Non avete nient'altro da fare?>

Chiesi raccogliendo il mio coltellino che avevo lanciato poco fa ad una persona che stava scappando da me.

<Tu piuttosto? Ti diverti con così poco?>

Chiese un ragazzo dai capelli lunghi e neri e con addosso una spada

<Come biasimarla, noi facciamo lo stesso Nobunaga>

Rispose una ragazza dai capelli rosa; tutto ciò mi aveva stancato, so che loro mi vogliono nel loro gruppo, ma non hanno ancora capito che io lavoro da sola.

Mi voltai per andarmene ma quel ragazzo di prima, quello che aveva con se una spada mi bloccò il polso, voleva colpirmi con l'altro braccio, così istintivamente avvicinai le mie dita pronte per uno schiocco, ma venni interrotta da un altro ragazzo poco più alto di me stringendomi la mano impedendomi di attaccare.

<Nobunaga, vuoi forse farti ammazzare?>

Chiese il ragazzo guardandomi, non lo avevo mai visto fino ad ora, indossava un lungo abito nero con un colletto abbastanza alto da potergli coprire metà volto; possedeva con se un ombrello, e "conoscendo" ormai questi soggetti, sapevo perfettamente che quello non era un semplice ombrello.

<Un secondo in più e forse sarei morto>

Rispose il ragazzo quasi impaurito, dopodiché mollò la presa; l'altro ragazzo invece, non aveva nessuna intenzione di lasciarmi, forse perché pensava che li avrei attaccati comunque, cosa che forse avrei fatto visto i fastidi che mi stanno procurando ultimamente.

<Il nostro capo ti vuole con noi, ti conviene accettare o ti dovrò uccidere>

Rispose il ragazzo tenendomi ancora bloccata la mano; guardai poi l'altra mia mano libera ma egli mi bloccò anche quella.

Era veloce, anzi, forse piú di me.

<Sei così debole da dover ricorrere a quel trucchetto? Non riesci a fare un combattimento senza ricorrere a scorciatoie?>

Chiese il ragazzo con tono basso e tranquillo, assottigliai lo sguardo e dopodiché il ragazzo mi liberò i polsi lasciando gli altri allarmati.

Con uno scatto raggiunsi il ragazzo che si era allontanato da me di poco, presi la mia spada rossa per colpirlo; lui prevedendo la mia mossa prese quella sottospecie di ombrello per difendersi per poi attaccarmi su un fianco facendomi uscire qualche goccia di sangue, non era niente di grave.

Mi ributtai verso di lui cercando di colpirlo aggressivamente, ma lui si difese piuttosto bene ed infine, con una mossa mi buttò la spada lontana da me puntandomi il suo ombrello tra le mie clavicole.

<Non serve essere così aggressivi sai?>

Lo bruciai con lo sguardo (è un modo di dire giuro) dopodiché presi velocemente due dei miei coltelli dalle caviglie lasciandogli due tagli sulle braccia facendolo indietreggiare di poco ma abbastanza per rialzarmi e attaccare poi il ragazzo che comunque continuò a schivare i miei colpi.

<Adesso basta>

Rispose con tono infastidito, muovendo leggermente il suo ombrello facendo in modo che la punta diventasse come una pistola, subito dopo mi sparò da un fianco lasciandomi a terra reggendomi con un solo ginocchio.

<Unisciti a noi o morirai>

Spazio Autrice:

Ehii, spero che vi stia piacendo la storia, soprattutto spero capiate i movimenti eccetera ahah, fatemi sapere comunque!

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