Capitolo quattordici

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Lamya's pov

Erano passate ben due ore da quando Feitan mi aveva chiesto che voleva vedersi con Dabi per restituirgli il ciondolo, chissà perché lo avesse fatto, conoscendolo se ne sarebbe altamente fregato, deduco lo abbia fatto per me, ma perché?

Perché fare una cosa simile per me?

Fui interrotta dai miei pensieri da Dabi, era entrato nel covo correndo, era visibilmente agitato e si poteva vedere che era anche leggermente stanco dai suoi occhi;

Notai tra l'altro che aveva anche qualche ferita.

Che sia stato Feitan?

Si saranno messi a discutere di nuovo?

<Dabi, che ti è successo? Stai bene?>

Chiesi io preoccupata avvicinandomi a lui che cercava di riprendere fiato.

<Fe-Feitan...Lo ha preso...Kurapika...>

Sgranai gli occhi sentendo il suo nome, è mai possibile che c'entri sempre lui?!

Dove lo aveva portato?

Sicuramente dove avevano torturato me mesi fa, maledetti bastardi.

Se li trovo, giuro che lo faccio fuori.

<Che diavolo è successo?!>

Chiesi io mostrandomi forse un po' troppo arrabbiata.

<Era spuntato all'improvviso, voleva prendere me ma lui si era messo in mezzo e mi ha...e mi ha salvato>

Cosa?

Feitan si era fatto catturare per salvare Dabi?

Non ci capisco più niente.

Perché lo avrebbe fatto?

Perché mi sento così in colpa?

Ti prego fai che non lo abbia fatto per me.

Certo che lo aveva fatto per me, salvava a malapena i suoi compagni durante le missioni.

Feitan, sei un idiota.

Pensai così velocemente che non mi accorsi che ero già uscita dal covo cercando di raggiungere il più velocemente possibile il luogo dove tenevano Feitan prigioniero, pregando dio che fosse ancora vivo.

Non so cosa avrei fatto altrimenti.

Notai con la coda dell'occhio che Dabi era dietro di me.

Finiva sempre così.

Io che mi precipitavo sempre nei guai e lui sempre pronto ad aiutarmi e ad andare con me nonostante tutto.

Per me lui era come un fratello che non ho mai avuto.

La mia unica famiglia è lui.

Dopo una decina di minuti arrivammo di fronte all'edificio, eravamo entrambi sopra ad un palazzo di fronte intenti ad osservare e cercare di capire quante persone ci fossero all'interno.

Dalle finestre si capiva benissimo che erano molto più di una ventina.

Non mi interessava più di tanto, avrei fatto qualsiasi cosa per salvare Feitan.

In un attimo scesi giù dal palazzo seguita da Dabi; entrammo attraverso una finestra che si ruppe in mille pezzi creando quel fastidioso rumore che rieccheggiò per tutto l'edificio.

Potevamo fare un entrata più silenziosa in effetti.

Dopo neanche due secondi ecco che comparvero le prime guardie, inutile dire che le eliminai subito schioccando le dita.

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