Nico

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Entro in casa sbattendo la porta
"SONO TORNATO!!" urlo, guardando se c'è qualcuno. Vado in cucina e trovo un biglietto:
"Ciao Nico, sono Hazel. Ti volevo dire che oggi ho equitazione prima quindi non credo che mi vedrai a casa quando torni da scuola. La mamma è andata a lavoro e tornerà stanotte, se hai fame ci sono le lasagne di ieri. Un bacio." Hazel, la mia sorellastra. Da quando mio padre se n'è andato, è l'unica famigliare che mi resta a cui voglio bene e a cui mi apro.
Non ho molta fame, perciò vado direttamente in camera mia. Mi butto sul letto, prendo i miei auricolari preferiti e avvio la canzone su Spotify. Dopo un po', mi addormento.
Due ore dopo
"Nico? Nico, ci sei?" una voce familiare mi sveglia. Apro lentamente gli occhi e mi trovo davanti ad una chioma di capelli color cannella.
"Che ore sono Haz?" chiedo sbadigliando.
"Le 16:15. Nico, ti devo ricordare che domani hai l'interrogazione di greco e non hai ancora studiato?"
"Va bene, scusa mamma."
"Ah ah molto divertente. Su, almeno apri una pagina di quel libro."
"Ma è noioso.."
"Hai scelto tu di fare il classico, non io."
"Mmm" Hazel incrocia le braccia. Mi fissa torvo.
"Ok ok vado a fare i compiti" dico alzando le mani in alto in segno di resa. Hazel sembra soddisfatta dalla mia risposta e torna in salotto. Mi alzo di malavoglia e fisso lo zaino,  appeso su un attaccapanni vicini alla porta. Lo prendo e lo apro. Fisso il libro di greco e sibilo un: "Ti odio". Lo apro e inizio a scontare la pena più snervante in assoluto (anche detta studio).

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