(Capitolo Extra) 2.Chissà Perché Ti Amo...

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Quando io e Umberto varchiamo la soglia della gelateria nella quale ci siamo dati appuntamento con gli altri, la prima cosa che mi salta all'occhio è la chioma rossa della mia migliore amica Ilaria, che si sbraccia per farci segno di avvicinarci e sederci.

«Giuro che questa volta, non è mia la colpa del ritardo!» esordisco così una volta vicina ai ragazzi, e prevedendo già quella che sarebbe potuta essere la lamentela di una persona a caso: Daniele Faina.

«Come se ti credessimo, Marchesi...» Ha comunque da ridire il suddetto deficiente.

«Mi permetto di spezzare una lancia nei riguardi della mia bella.» Interviene Umberto al mio fianco. E già il solo fatto che mi abbia elogiata in modo così naturale, senza curarsi degli altri mi fa rabbrividire. Poi quando mi poggia una mano sul fianco, circondandomi la vita e tirandomi più vicino a sé, sono quasi sicura di poter perdere i sensi. Umberto Loffredi smetterà mai di farmi questo effetto? «C'era un traffico assurdo per strada.» Aggiunge, poi. E ancora, sempre rivolto a Daniele «Mi ricordi perché hai deciso di vederci proprio ad Ostia Lido, per festeggiare la fine degli esami?»

«Hai davvero associato l'aggettivo "bella" a Marchesi?» chiede piuttosto Daniele, ignorando completamente - e forse anche volutamente - la domanda del mio ragazzo.

Io mi aspetto che Umberto si faccia una risata per la battuta stupida del suo migliore amico, tanto è vero che alzo gli occhi al cielo quasi automaticamente. Il ragazzo al mio fianco, però - stupendo tutti - dà uno schiaffo sulla nuca di Faina e poi contesta: «Attento a quello che dici. Ora è la mia ragazza quella che ti diverti sempre a prendere in giro!»

Daniele si massaggia la parte lesa, in un gesto quasi melodrammatico e teatrale, ma onestamente io sono troppo concentrata a guardare Umberto sorridendo come una deficiente, per prestare attenzione a qualsiasi altra cosa.

Poi, come se non fosse mai accaduto nulla, lui si sposta da me e pretende che Ilaria scali di un posto, per potersi sedere di fianco al suo migliore amico. Ora alzo di nuovo gli occhi al cielo, anche se divertita. Umberto dopotutto, non può eliminare la sua parte da troglodita in un sol colpo.

Quindi, ignorando lui e il suo amichetto del cuore, che si mettono a parlare di non so quale partita di calcio imperdibile, io affianco Ilaria e di conseguenza capito seduta anche di fianco all'ormai ragazzo di Marco.

Sorrido amichevolmente e amorevolmente a lui e al mio amico gay, felice e intenerita nel constatare come si tengano per mano senza curarsi minimamente degli sguardi indiscreti di due persone anziane poco distanti.

Marco ha totalmente cambiato aura, da quando ha iniziato a frequentare Fabio. Una volta, alla fine della prima prova d'esame, mi ha raccontato che in realtà Fabio non ha capito di essere omosessuale, fin quando non ha conosciuto lui. Che per anni è stato dietro ad una ragazza - mi pare si chiamasse Esse - che poi lo ha sempre snobbato perché persa del fratello della sua migliore amica: un pittore. Deve essere il fascino degli artisti dannati a far breccia nei nostri poveri cuori.

Chissà perché Umberto ha fatto breccia nel mio?

Comunque tornando a Marco, l'amore sembra fargli davvero bene. Ed io sono felice per lui.

Sono un po' meno felice e più preoccupata per Ilaria invece, che sembra viversi male questa fine della tortura scolastica da quando i nostri rispettivi ragazzi ci hanno detto di aver organizzato una vacanza per solo uomini in Spagna, per questa estate.

«Perché dovresti sprizzare felicità da tutti i pori per aver concluso la maturità e invece sembri impersonificare Mercoledì Addams?» le chiedo infatti, prendendomi anche un po' gioco di lei.

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