8.Una svolta inaspettata

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L'SCP provò a vedere aldilà degli arazzi,ma non vide nulla. Sbuffò infastidito. Odiava non sapere cosa succedeva,lui che poi era sempre stato al centro di tutti i piani della distruzione dei mondi. E poi,non ne poteva più di stare lì seduto,fermo. Non riusciva più a stare lì. Era nato per muoversi,per distruggere tutto,non per rimanere immobile su un letto. Questo per lui equivaleva a una tortura. Mise i piedi a terra e sospirò. Non sapeva se aveva già la forza di stare in piedi ma ne valeva la pena se doveva scoprire che cosa stava accadendo. Si alzò,dovendo appoggiarsi al bastone di uno stendardo per non cadere. Gemette quando una fitta gli attraversò il fianco,ma provò a ignorarla. Strinse i pugni,facendosi forza. Decisamente,non aveva più la pazienza di aspettare. Fece qualche incerto passo,finché non cedette e ricadde sul letto,gemendo ancora. Scoprì i denti,innervosito da quel fallimento così umiliante. No. Non voleva arrendersi,voleva sapere che succedeva,a costo di star male di nuovo. Si tirò di nuovo in piedi,stavolta di scatto. Gemette di nuovo,più forte, e si strinse il fianco. Guardò l'entrata a meno di due metri da lì. Erano pochi passi,poteva farcela. Camminò lentamente fino a lì e si appoggiò al banner,ansante. Si chiese come avesse fatto a ridursi così. Prima che potesse anche solo alzare lo sguardo,due mani gli si posarono sul suo petto,spingendolo indietro:"Cosa ci fai in piedi?!"ringhiò una voce. L'SCP barcollò per qualche passo, inciampando sul letto e finendoci di nuovo seduto. Mario lo guardò dall'alto,accigliato:"Cosa credevi di fare?!"
L'intruso lo guardò negli occhi:"Mi sono rotto di stare seduto-"
:"Ma se non riesci nemmeno a tenerti in piedi!"
:"Ci sarei riuscito se non mi avessi spinto di nuovo giù..."
:"Non dovevi alzarti! Cosa volevi scoprire!?"
:"Cosa sta succedendo"
:"Non sono affari tuoi"disse una voce da dietro. Lyon si fece avanti, spingendo via il compagno:"Adesso ci penso io". Il WGF tirò fuori il martello e glielo mollò su un piede. L'SCP ringhiò di dolore cadendo sul materasso. Ovviamente il suo piede non si ruppe,ci sarebbe voluto molto più di quello,ma gli faceva male comunque. E molto. Lyon sorrise un po':"Ecco,adesso non si alza più. Dai andiamo,dobbiamo scoprire che è successo". Uscì insieme all'amico e sparì dalla vista dall'intruso. L'SCP afferrò il manico del martello,ma quello gli diede la scossa,costringendolo a lasciarlo andare. Provò a spostare il piede, ma l'arma lo tenne inchiodato dov'era. A quel punto l'intruso si arrese. Era inutile provare a spostarlo. Si ridistese sul letto e tentò di pensare ad altro,ignorando il dolore.
                            ...
Erano passate più di due ore e anche i WGF avevano deciso di aspettare e vedere che succedeva. A quel punto,il martello di Lyon si alzò da solo dal piede dell'SCP, tornando al suo padrone. L'intruso si sedette,sentendo del frastuono venire da fuori. Prima che potesse anche solo pensare si alzarsi per vedere che stava succedendo, vide un viso conosciuto affacciarsi alla tenda. L'SCP non era affatto contento di chi gli si era parato davanti. Gaster si voltò verso di lui, sorridendo sadico. Cacciò la sua risata metallica e lo afferrò per una spalla,tirandolo in piedi di cattiveria. L'intruso gemette, attraversato da una profonda fitta, senza però riuscire a ribellarsi al dottore. Gaster lo trascinò fuori dalla stanza,dandogli a malapena il tempo di guardarsi intorno. L'SCP vide i WGF in un angolo,storditi probabilmente da qualche espediente del dottore. Gaster toccò il muro violetto e sparì insieme all'intruso.
                            ...

[Ciao raga, scusate,so che questi capitolo è corto,ma non riuscivo a trovare un motivo per farlo più lungo...bé, ci vediamo al prossimo
  _Hellborn_ saluta]

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