9.FATEMI USCIRE DI QUI!

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L'intruso era appena comparso in una cella SCP. Probabilmente ce lo aveva portato il dottore,non appena era sparito al di fuori della pocket. L'SCP era ancora a petto nudo e in quella cella c'era una telecamera ma non gli importava. Al momento,non gli importava di nulla. Probabilmente era nel suo laboratorio,dato che non avvertiva più nessun dolore ne fatica a stare in piedi,ma non gliene importava. Una rabbia ceca l'aveva assalito nel vedere quella stanza. Tre metri per tre di ferro,era come la prima cella in cui l'avevano rinchiuso,nell'inutile tentativo di contenerlo. Troppi ricordi,troppo dolore tra quelle mura così simili. Talmente tanto che avrebbe voluto dimenticare venne a galla affollandogli la mente e offuscandogli la vista. Una furia incontrollabile gli montò nell'anima, facendogli dimenticare tutti i suoi poteri,tutte le sue abilità,la sua classificazione apolleon e la sua fame di mondi. Ora c'era solo lui. E voleva uscire. Si scagliò con tutta la forza che aveva in corpo contro la fredda parete,sentendosi come un animale in gabbia. Doveva uscire di lì. Fece qualche passo indietro,stringendo i pugni. Se gli sguardi avessero potuto uccidere, la parete sarebbe diventata polvere in quello stesso istante. La caricò di nuovo,ruggendo furente quando colpì il ferro. La parete tremò,ma rimase in piedi,senza neppure un segno di cedimento. L'intruso la guardò ancora. Doveva andarsene di li. Doveva andarsene! SUBITO!
...
Passarono le ore,senza che l'SCP smettesse di cercare di fuggire. Un ultimo colpo e l'intruso scivolò a terra,a corto di fiato ed energie,con le spalle che gli facevano un male cane per i tremendi colpi che aveva ricevuto colpendo la parete:"FAMMI USCIRE DI QUI!"ruggì un'ultima volta,sicuro che Gaster l'avrebbe sentito. Posò la testa sulla parete, stanco. Doveva uscire di lì...Sbuffò, sentendo il suo respiro bruciare come fuoco nei suoi polmoni. Si rialzo a stento e barcollò fino alla parete di fondo,appoggiandosi con la schiena sul ferro. Non era stabile sulle gambe,ma doveva uscire a ogni costo. Non ne poteva più di sentirsi così oppresso da quelle mura così strette. In quella cella c'era troppo poco spazio per lui. Troppo troppo troppo stretto. Era soffocato, quasi non riusciva a respirare. Per questo doveva uscire. Doveva essere libero. Voleva essere libero.
Prese di nuovo la rincorsa,ma un portale gli si aprì sotto i piedi,dove lui finì senza potersi fermare. Ci cadde di testa,sbucando nella stanza di osservazione della cella in cui era chiuso. Si tirò in piedi di colpo,trovandosi con le spalle al muro. Davanti a lui,qualche metro più in la,Gaster lo guardava senza alcun espressione in volto. L'SCP gli rivolse un ringhio spaventoso, provando a nascondere il petto nudo con le braccia:"Cosa vuoi da me?"domandò. Gaster mise via la replica della portal gun,serio:"Non voleva uscire?"
L'intruso fece un verso di scherno:" Tu non fai mai nulla senza il tuo tornaconto. Cosa vuoi?"
:"Bene,vuole davvero saperlo? La accontento subito. Voglio distruggere questo insulso mondo e tutti gli altri insulsi mondi di questo creato. Ma non posso farlo da solo. Ho bisogno del distruttore di mondi per farlo e qui entra in gioco lei"
:"Non posso più farlo,Gaster"
:"Cosa? È per quella stupida promessa fatta ai WGF? La rispetterà davvero?"
:"È vincolante. Le mie promesse sono infrangibili"
:"Davvero?"
:"Si. Non posso più distruggere mondi,ne fare del male ai WGF. Quindi vai a trovare qualcun'altro che ti aiuti".
:"Va bene. Non vuole aiutarmi. Allora mi è totalmente inutile".
Il portale si riaprì sotto di lui,riportandolo nella cella.
....
I WGF si trovavano nel laboratorio dell'intruso,in cerca di quest'ultimo.
Si guardarono intorno. Non sapevano dove cercare,erano ore che giravano a vuoto:"E adesso?"domandò Stefano.
:"Non lo so"rispose Lyon, stringendosi nelle spalle. Passò qualche altro minuto,in cui  osservarono ancora e ancora indecisi i vari corridoi che avevano intorno.Una porta si aprì e loro sguainarono le spade, pronti ad affrontare la potenziale minaccia. Evil Lyon mise la testa fuori dalla stanza,facendosi stupito quando vide i quattro. Uscì, fissandoli sorpreso:"Vi stavo cercando".
Il Lyon reale per poco non svenne a sentire la voce del suo alterego malvagio:"Scusa!?"
:"Vi cercavo"ripeté la copia.
:"Parli anche tu?!"
:"L'ho sempre fatto,ma voi non mi sentivate. Ora si,ma non è la cosa più strana che mi è successa oggi"
:"Cosa?"
:"Ultimamente tutto il laboratorio fa il pazzo. Gli SCP sono irrequieti e i class d sono nervosi,l'esercito è più feroce e attacca anche se non dovrebbe. Sarà perché il loro padrone non sta bene."
:"Oh...e perché ci cercavi?"
:"So dov'è lui"
:"Lui c-chi?"
:"L'intruso,chi altro se no. E non borbottare mi infastidisci"
L'originale sorrise:"Mi sa che mi assomigli più di quanto non credevo"
:"Sono per metà te,genio"
:"E questo è il lato intruso,fantastico. Allora,dove lo troviamo?"
:"Seguitemi."
...

L'SCP vide la parete davanti a lui creparsi e si preparò a colpire. Strinse i pugni. Il ferro stava per rompersi. Tre. Due. Uno:"AAAAAAAAH!!"esclamò caricando senza guardare chiunque stesse per entrare. Venne bloccato a mezz'aria da una specie di campo di forza,che gli impedì ogni movimento. Riuscì ad aprire gli occhi per vedere chi l'aveva bloccato. Lyon lo guardò alzando le sopracciglia scure. L'intruso liberò il fiato,sollevato che non fosse Gaster:"Mollami"intimò riuscendo a mantenere un certo contegno.
:"Come si dice?"fece il ragazzo.
:"Non ho intenzione di chiedertelo per favore".
Il WGF spense la portal gun con un sospiro e l'SCP rimise i piedi sul pavimento, coprendosi il petto con le braccia:" Bene,come fuggiamo di qui?".
:"Non puoi teletrasportati?" domandò il ragazzo.
:"Uno,non funziona così. Due,non insieme a voi. Tre,ho passato le ultime ore a dare spallate a un muro di ferro e non ho più abbastanza forze per arrivare nemmeno dall'altra parte del laboratorio,figurarsi in un altro mondo"
:"E quindi?"
:"Dobbiamo trovare un pilastro di teleport"
:"Ne hai uno qui?!"
:"Si. Questo posto è enorme,non l'avete mai visto tutto. Però dobbiamo muoverci,o Gaster ci troverà"fece cominciando a camminare.
:"Who,who,who,chi sei tu per dirci cosa fare?!"
:"Vuoi sfidare la mia pazienza, umano?"
Evil Lyon si mise in mezzo ai due, già stufo di quella discussione:" Adesso basta. So cosa passa per la testa di entrambi e non mi piace. Dobbiamo andarcene. E presto."
Chiarito questo,il gruppo cominciò a camminare,seguendo i passi decisi dell'intruso davanti a loro.

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