sono come impazzito

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Finalmente arrivarono a casa. Erano passati soltanto 15 minuti, ma jk pensava di aver dormito per ore. Non appena la loro macchina si fermò Jimin chiamò delicatamente jk, affinché si svegliasse.
-jk, svegliati siamo a casa- disse Jimin,con voce dolce e rilassata. Jk si tirò su lentamente con la faccia di uno che non dormiva da anni, capelli stropicciati e occhi semi chiusi. Jimin appena lo vide fece un sorriso, trovandolo molto carino. Appoggiò il mento sulla mano e lo osservò per un attimo
-che c'è perché mi fissi?-chiese jk
-uuuuuh qualcuno non ha dormito abbastanza ed è un scorbutico-disse ironicamente Jimin
-scendiamo hyung-disse jk per poi aprire lo sportello ed uscire. Jimin lo fissò un attimo uscire e poi lo seguì. Entrarono in casa e subito tutti arrivarono da loro
-jk come stai?jimin ci ha detto che ti sei fatto male...vieni, vieni a sederti ti porto il banana milk, tu riposati-disse jin super preoccupato, proprio come farebbe una mamma.
-come è successo?-chiese Nam a Jimin
-vidi Hyung stava colpendo il sacco come fa sempre, ad un certo punto mi sono girato perché il personal trainer lo stava chiamando e non aveva più i guanti. Ho guardato le sue mani e sanguinava. Così mi sono avvicinato e....ho dovuto toccarlo per farlo tornare alla realtà e farlo rendere conto di ciò che stava succedendo-disse jimin con un velo di preoccupazione
-capisco...quindi era in una specie di trans e non sentiva ciò che gli accadeva intorno...-disse Nam iniziando a pensare
-non preoccuparti ci penso io a scoprire cosa gli è successo-disse Jimin per cercare di rassicurare Nam
-va bene, poi fammi sapere che cosa dice-disse Nam, mettendogli una mano sulla spalla e jimin annuì.

Era ormai quasi l'alba, tutti stavano dormendo tranne Jk. Quest'ultimo non riusciva più a dormire oltre, così decise di mettersi sul portico ed aspettare l'alba. Si diresse al piano di sotto e lentamente,con passo felpato, si diresse alla porta d'ingresso. L'aprí e notò che non era l'unico ad aver avuto quell'idea. Infatti appena uscí vide Jimin seduto sulle scale davanti alla porta d'ingresso,con una coperta addosso. Era una mattina molto fredda, più che comprensibile
-hyung-disse jk
-hey kokkie, che ci fai sveglio?-rispose Jimin incuriosito
-non riuscivo a dormire ed allora ho deciso di venire a vedere l'alba - rispose jk un po'imbarazzato
-anche io....se vuoi possiamo vederla insieme...vieni qui che fa freddo-disse Jimin dicendogli di andare sotto la coperta con lui, così jk fece.
-allora....vuoi dirmi cosa ti è successo ieri?eri come in uno stato di trans-chiese jimin, girandosi verso di lui ad un centimetro di distanza dal suo viso
-vedi...ero arrabbiato e non ho capito più niente-disse jk, abbassando la testa come un bimbo bastonato
-arrabbiato per cosa?-chiese Jimin, mettendogli un braccio dietro il collo ed accarezzandogli la testa
-io....niente di importante-disse jk, deviando poi lo sguardo. Jimin lo strinse di più a sé, cercando di fargli capire di essere al sicuro con lui
-jk, puoi stare tranquillo....io voglio solo aiutarmi-rispose jimin facendogli un sorriso di conforto
-io...io....non posso-disse jk
-jk fidati di me-disse Jimin
-ok...ero arrabbiato perché....perché...-disse jk, guardando Jimin ma il suo sguardo gli stava mandando il cervello in pappa
-perché?-disse Jimin
-perché tu parlavi con Mihno e la cosa mi ha fatto arrabbiare-disse jk,quasi urlandolo e jimin fece una faccia sorpresa. Non capiva dove volesse arrivare o meglio lo capiva ma non credeva che fosse quello il punto
-jk che intendi?-chiese Jimin
-jimin, vedi ti ho visto parlare con lui e....e...non lo so....sono come impazzito...ho cominciato a colpire il sacco come se fosse la faccia di Mihno...mi faceva andare in bestia il fatto che lui ti facesse ridere in quel modo e che tu lo toccassi in quel modo...io...-jk non finí di parlare, che jimin lo baciò. Jk sbarrò gli occhi, non aspettandosi una cosa così. All'inizio rimase fermo, poi iniziò a ricambiare quel bacio. Dopo qualche minuto i due si staccarono e si guardarono negli occhi.
-era questo che volevi dire vero?-chiese Jimin, mettendogli un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, in modo dolce. Jk lo guardò per un attimo, finché non riuscí a mantenere il contatto visivo e si lanciò sul suo petto. Jimin sorrise e poi lo abbracciò accarezzandogli la testa.
-il mio piccolo coniglietto è imbarazzato-disse arruffandogli i capelli ed avvicinandosi al suo orecchio-ora il mio coniglietto ha un ragazzo-sussurrò al suo orecchio

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