Sbaglio

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"Na Company dici..." disse Jaemin abbassando sempre di più la voce.

Sooyun annuì e Jaemin cercò di recuperare l'ossigeno, dallo shock precedente.
Jaemin preferì non dirle nulla, aveva prima due cose da chiarire con suo padre.

"Mi dispiace." disse solamente abbassando la testa e grattandosi la nuca.

"Comunque, tornando al discorso di prima, capisco che ci sei rimasto male quando non ti ho avvisato.
Non so che intenzioni tu abbia, ma, mi dispiace, non sono interessata e non avrei tempo per una relazione.
Però posso comunque vedere se riesco ad organizzare un'uscita come compagni di classe." disse Sooyun, cambiando argomento.

All'inizio Jaemin aveva intenzione di intervenire e dirle che neanche lui era interessato, e che lei aveva solo frainteso, ma dopo l'ultima frase gli venne in mente che nel fine settimana ci sarebbe stato lo street food a Myeongdong. Aveva intenzione di andarci con Mark, ma lui doveva occuparsi del minimarket e i suoi amici erano impegnati con altro. Non voleva andarci da solo, così pensò bene di approfittarne e accettare l'uscita.

"Questo fine settimana c'è lo street food a Myeongdong. Andiamo?" disse con l'acquolina in bocca pensando alla quantità di cibo che avrebbe mangiato.

"Oh, va bene." rispose stranita dalla scelta insolita del ragazzo.

"Ci vediamo alle 18 davanti la stazione allora."

Sooyun annuì solamente.

Il giorno seguente Sooyun camminò sulla strada per andare a scuola con un unico pensiero: la Na Company.
Era rimasta sveglia il resto della serata a continuare la ricerca su questa famosa agenzia.
Purtroppo non trovò nulla, neanche tra i vari dossier degli studenti.
Nonostante fosse solo l'inizio si sentì un po' abbattuta, poiché non sapeva dove sbattere la testa.

Prese posto al suo banco e aprì il suo quaderno degli appunti.
Dentro conservava ancora il contratto, e si rese conto di averlo praticamente rubato dal cassetto del padre.
Avrebbe dovuto rimetterlo al suo posto, prima che il signor Lee scoprisse tutto.

A quell'ora il preside doveva ancora entrare a scuola e le lezioni sarebbero iniziate tra venti minuti, quindi ebbe tutto il tempo per riporre al suo posto quel pezzo di carta.
Ma prima di alzarsi e dirigersi verso la presidenza, andò dal suo amico Renjun, poiché era il più affidabile tra i tre.

"Ehi Renjun, potresti prestarmi il telefono?" chiese.

"Certo, che devi fare?" disse prendendo l'oggetto dalla tasca.

"Delle foto, assicurati di non perderle, sono importanti."

Renjun annuì e porse il telefono alla ragazza, che fece la foto del davanti e del retro del foglio.
Infine ridiede il telefono a Renjun e lo ringraziò.
Ora finalmente poteva rimettere al posto quel contratto.

Uscì dall'aula e si diresse verso la presidenza.






"Ehi, Minah, secondo te dovrei lasciar perdere con Sooyun?" chiese Jeno sospirando abbattuto.
Non voleva pensarlo, ma dopo tutto questo tempo passato a correrle dietro non è servito a nulla.

"Dai! Non ti scoraggiare!" rispose dandogli una pacca sulla spalla.

"Come posso pensare positivo quando neanche mi calcola?
Secondo me non partecipa più alle uscite o al gruppo di studi perché ci sono io." continuò a testa bassa.

A quel punto Minah non sapeva davvero cosa rispondere, fu rimasta senza parole dai suoi pensieri.
"Certo che no!
Seriamente non devi pensare questo.
Sooyun sta subendo parecchi problemi a causa del padre, è stato lui a vietarla di uscire! Le ha anche tolto il cellulare."

School representative || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora